Il cielo è ricoperto di nuvole che riflettono i tenui colori del tramonto, sfumature dal rosa all'arancio. Pochi raggi del sole sembrano bucare le nubi, illuminano il dolce viso di Enea, con i ricci d'oro che che si muovono disordinatamente sul suo volto mentre corre, salta e prova a colpire la palla in volo.
Daniel rimane in disparte a fumare mentre Emanuele va dagli altri per giocare a 'sette si schiaccia'.
Ripensa alle parole di quest'ultimo, non si è mai realmente fermato a riflettere su ciò che Enea sia per lui, lo vive giorno per giorno ma non vuole attribuire un etichetta al loro rapporto.
Guardandolo semplicemente si rende conto di quanto sia egoistico da parte sua privarlo di ciò che merita, un amore libero e genuino che lui non può dargli con tutti i suoi problemi.
- Dai Dan! Vieni a giocare con noi!!
Daniel si limita a scuotere la testa alla richiesta di Edoardo.
Quando arriva il momento di tornare a casa, Giulia va via con Greta e Daniel ne approfitta per offrire un passaggio con il motorino ad Enea.
Enea sembra impacciato col casco, lo mette al contrario e poi non riesce ad abbottonarlo. - Ma come si allaccia 'sto coso? -
Daniel guardandolo ride.
- Ehi! Non mi prendere in giro, aiutami piuttosto! - Enea si impegna con un espressione concentrata.
Daniel continua a ridere di gusto. - Ma amore lo hai messo al contrario. - Gli dice avvicinandosi a lui, glielo aggiusta e lo allaccia.
Solo guardando la sorpresa negli occhi di Enea, Daniel si rende conto di averlo chiamato "amore". È una parola che con la quale si è riferito a lui un milione di volte, nella sua testa, ora però l'ha detta e se ne imbarazza solo adesso che lo realizza.
Enea tuttavia non dice nulla.
Salgono sul motorino, Enea non lo sfiora nemmeno, si tiene con le mani alla sella. Daniel si volta, vorrebbe chiedergli si stringersi a lui ma poi ci ripensa. Enea si comporta in maniera fredda e Daniel già prevede il motivo. L'unico contatto fisico è dato dalle ginocchia di Enea che sfiorano l'esterno delle cosce di Daniel. Il vento li investe assieme alla freddezza che entrambi si trasmettono.
Arrivati a casa Daniel toglie il casco e poi aiuta lui a slacciarlo. - Senti... - Inizia Daniel. - Mi dispiace... mi dispiace per quello che ti ha detto prima Giulia. - Gli mette una mano sulla guancia per accarezzarla. - Ti ho visto che ci sei rimasto male, e non ti vorrei mai vedere così. -
- Mi ha fatto male solo perché è la verità. - Risponde rassegnato Enea. - E io non vorrei fare lo stupido e l'immaturo però... Però cazzo! Io ti penso con lei e vorrei solo spaccare tutto! -
- Io penso solo a te Enè, te lo giuro ti penso sempre. A Giulia non la riesco nemmeno più a baciare, perché sentirei di tradire te, perché voglio solo te.-
- Sì, e vuoi farmi credere che a lei stia bene?! - Enea incrocia le braccia al petto.
- Non le sta bene. Litighiamo sempre, pensa che io abbia un amante.
- Ed eccolo qua. - Enea si indica addolorato.
- Tu non sei solo un amante, tu sei...
"L'amore della mia vita." Pensa Daniel ma non ci riesce proprio a dirlo.
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Metà della mia anima
Fanfiction[...] - Come stai? - chiede Enea. Silenzio, un silenzio che ferisce perché contiene in sé la risposta. - In classe mia siamo arrivati a Virgilio. - Esordisce. - Il tuo nome lo leggo e lo sento pronunciare in continuazione... capisci che tortura è...