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Kenma pov

Il vento della sera mi scompiglia i capelli e mi finisce negli occhi facendomi lacrimare leggermente.
Non so da quanto sto correndo, so solo che le mie gambe stanno per cedere.

Non mi é rimasto nulla.
Non mi é rimasto nessuno.
Se ne sono andati tutti.

Ma d'altronde, chi vorrebbe restare a fianco di un ragazzo come me?
Sempre triste, che non ha mai voglia di fare niente, sempre attaccato alla sua amata nintendo.

Nemmeno i miei genitori mi sopportano piú, tanto che mi hanno cacciato di casa.
I miei amici mi prendono costantemente in giro, facendomi sentire una merda, come se non lo fossi.

Se a nessuno importa di me, non importerà a nessuno che io muoia, no?
Che io scompaia, risucchiato dall'oscurià della sera e portato via dal vento.
A nessuno importerà, no?

Perché tanto, ho sempre pensato che non servo a niente, che se sparisco nessuno se ne accorgerebbe.
Io sono morto già da tempo, il mio cuore ha smesso di battere da anni, ora devo solo fermarlo del tutto.

Col fiato affannato arrivo davanti la ringhiera di un posto abbandonato.
Sotto di me sento il rumore dell'acqua che scorre e il suo odore mi invade le narici.

Guardo sotto di me.
Si, é abbastanza alto e stasera c'è anche molta corrente.

Metto un piede sulla ringhiera e mi siedo su di essa.
Guardo per l'ultima volta la città, illuminata dalla luna e in lontananza scorgo le piccole luci dei lampioni.

Chiudo gli occhi e respiro per l'ultima volta, abbandonando la testa all'indietro.

E penso, penso, penso.
Perché a me?
Forse nella mia vita passata ho fatto qualcosa di male?

Tutti pensano che io sia Kenma l'apatico, quello a cui non frega niente di nessuno, che non ha bisogno di affetto e amore, quello...menefreghista, ecco.
Ma che ne sanno loro di quanto cazzo ho voluto qualcuno al mio fianco.
Di tutte le notti passate a piangere e il giorno dopo fare finta di niente.

All'inizio, c'era qualcuno che mi chiedeva: "é tutto ok?".
E quanto avrei voluto rispondere che andava tutto una merda, che volevo un abbraccio o semplicemente che qualcuno mi guardasse negli occhi e capisse che stavo per crollare.

Ma non potevo.
E se l'avessi fatto, nessuno mi avrebbe creduto.
Kenma l'apatico che prova emozioni?
Impossibile.

Ma ho provato a farlo capire.
Ho provato, provato e provato.
Ho lottato, finché non ho capito che era tutto inutile.

Riapro gli occhi.
Le lacrime iniziano a scendere.
É il momento.

Mi alzo in piedi.
Chiudo gli occhi.
Mi asciugo le lacrime.

Ora finirà tutto.
Non dovrò piú soffrire.

Mi lascio cadere.
O almeno, lo speravo.
Sento una presa ferrea sul polso.
Non vedo nessuno, ho ancora gli occhi chiusi.

Ma che cazzo...






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Eccomi con una nuova storia.
Lo so, l'inizio é molto triste, ma tranquilli, col tempo si aggiusterà tutto.
Spero vi piaccia.

Insegnami a vivere ~kurokenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora