17. IL MARE

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Juliette

-Occhi chiusi-

-Non mi troverò in qualche situazione imbarazzante, vero?- il cuore mi batteva all'impazzata. Allungai le mani e tastai il nulla. Era una vera prova di fiducia Non ero abituata a porre la mia fiducia su qualcuno. Qualche volta lo avevo fatto con Nathan, certo, ma Nathan era parte della famiglia. Romeo era l'antitesi della famiglia. Era il nemico.

-Figurati-

Qualcosa aderì ai miei fianchi. Le sue mani. Il tessuto del vestito non era abbastanza spesso da impedirmi di sentirne il calore. Di apprezzarne la stretta. Di assaporarne la consistenza. Avrei voluto essere stretta così fino alla fine dei tempi, nonostante il respiro mi si fratturasse. Troppe emozioni tutte insieme. -Quanto manca?-

-Impaziente?-

-Non illuderti-

Una risata caustica. -E tu non muoverti-

-Posso aprire gli occhi?

-Mmm, se proprio non puoi farne a meno

La prima cosa che pensai, quando sollevai le palpebre, fu che ero sul nulla. In bilico su un dirupo. Una sensazione a metà tra la paura e l'eccitazione si fece strada dentro di me. Ero su uno scoglio. Il mare ruggiva. La salsedine mi baciava. Inspirai, i polmoni che si allargavano a quel contatto. Quella scena dava l'impressione che tutto fosse possibile. Allargai le braccia e assaporai il senso di libertà.

-Vieni- Romeo mi prese per mano e mi aiutò a scendere dallo scoglio per arrivare al bagnasciuga, dove una barca capovolta svettava contro il cielo scuro. Mi lasciò, si abbassò, scivolò sotto.

-È un rifugio, vuoi venire qua?

Sbagliavo o c'era una punta d'incertezza nella sua voce? Aveva paura di me? Temeva un rifiuto? O ero io che percepivo quello che non c'era?

-Ne sarei felice- un sussurro che si perdeva nell'aria notturna.

-Ehm, okay

Che mi veniva in mente di rifugiarmi là sotto? Mi piegai, le ginocchia che affondavano nella sabbia. Gli occhi di Romeo ci furono addosso. Pungenti come spilli.

Scivolai sotto la barca, al riparo di quel tetto di legno. Vicina a Romeo. Pericolosamente vicina a lui.

-Ti nascondevi qua?- mi sforzai di avere un tono leggero, il cuore impazzito.

-Da piccolo, in effetti il rifugio mi sta un po' stretto... hai qualcosa tra i capelli

Si allungò su di me. Ne percepii il calore e un fuoco s'appiccò dentro di me. Scintille che mi divoravano l'anima. Bruciavo. Romeo mi guardava da sopra. Avevo la sensazione che nei suoi occhi ci fosse qualcosa che mi completava.

Scivolò avanti fino a quando il suo respiro non mi accarezzò. Vicino, troppo vicino. Nessun ragazzo si era mai avvicinato tanto. Avevo la certezza che nessuno lo avrebbe mai fatto. Perché ero rotta. Una bambola a pezzi. La sua mano s'infilò tra i miei capelli. Delicata e calda. I ragazzi avevano paura della mia famiglia. Avevano paura di me.

-Ro...

Un fruscio. Ci bloccammo, l'attimo incastonato nel ghiaccio. Noi due vicinissimi.

-Stai ferma

-Romeo- un richiamo graffiante.

-Non uscire per nessuna ragione- appena un bisbiglio nel mio orecchio.

-Okay

Romeo mi scivolò via dalle braccia. -Torno il prima possibile- un ultimo sorriso e si allontanò.

Me ne rimasi ferma, il cuore che galoppava.

-Mi cercavi?- la voce di Romeo invase l'aria.

-Non mi sembra di averti dato la serata libera

-Infatti me la sono preso da solo, Peter

Il respiro mi mancò. Avevo sentito parlare di Peter Montayne. Nulla di buono. Erano storie intrise di lacrime e sangue. Blake non usava termini lusinghieri nei suoi confronti. Peter era a capo dei Montayne ed era spietato. Capace di qualsiasi cosa pur di ottenere ciò che voleva. In che guaio mi ero messa?

-Per spassartela con una sgualdrina

Le vene mi si riempirono di ghiaccio.

-Sono da solo

-Credi che le farò del male? Sono qui per darti una notizia, non per aggredirti... se non mi costringi

-Quale notizie?

-Hanno trovato tracce di Ellen, a New York

Ellen. Quindi c'era una possibilità che Nathan fosse a New York?

-Ne sei sicuro?

-Ho le mie fonti... sembra che abbia acceso il cellulare per qualche secondo

-E se non fosse lei?

Un colpo secco. Carne che veniva colpita. Uno scricchiolino. Un grugnito. Mi raggomitolai, il terrore che mi afferrava la gola.

-Metti in dubbio la mia parola e prendo la tua sgualdrina, intesi?

Quelle parole mi risucchiarono l'aria dai polmoni.

-Non mi piace essere preso in giro, lo dovresti sapere, ci conosciamo bene noi due, no?

Un bisbiglio. Mi morsi le labbra, l'impulso di uscire, di difendere Romeo, nonostante fosse la scelta più sbagliata.

-Ricorda, Romeo, posso distruggere tutto quello che ti è più caro

Passi che si allontanarono. Attesi, il cuore che accelerava, fio a quando non rimase solo il ruggito del mare.

Romeo mi aveva detto di non uscire, ma non potevo starmene nascosta. Dovevo rischiare. Scivolai fuori da sotto la barca.

Lo trovai rannicchiato su un fianco, una mano sul lato del volto. Tra le dita scorreva qualcosa di rosso. Sangue. Sentii la rabbia montare.

-Stai bene?

-Ti avevo detto di non uscire

Gli andai accanto. -Avrai già capito che non sono molto ubbidiente

-Se Peter dovesse tornare ti potrebbe fare del male- teneva gli occhi socchiusi.

-So difendermi

Non si sarebbe detto. -Lo fa spesso?- mi sedetti vicina, la sabbia che mi si appiccicava addosso. Avrei voluto stringerlo, ma non sapevo se era la cosa giusta da fare.

-Credo che dovremmo andare- lasciò cadere le braccia. Un taglio rosso gli attraversava lo zigomo. Mi mancò il respiro al pensiero che era stato Peter a procurarglielo. Un fratello non dovrebbe essere un appiglio in mezzo alla tempesta? -Siamo stati fuori troppo- mi prese il braccio. Lo stomaco sobbalzò. Avevo creduto...

-Adesso?-

-Sta per mettersi a piovere... e poi dovresti tornare a casa- si alzò e mi trascinò con sé. Di peso.

-Dove?-

-A casa-

A casa. Alla famiglia. Alla mia vita insulsa. A un Blake furioso.  Un Blake che sapeva della mia fuga. E lui sarebbe tornato da Peter. Non volli pensare al resto. -Non voglio tornarci- le parole mi uscirono roche, rotte, spezzate.

-Tutti dobbiamo tornare a casa- e compresi che si riferiva a qualcos'altro. Non a me. Non a lui. Era una sorta di ritorno alle origini. Ogni cosa alla fine torna al punto di partenza.

Laddove s'incontrano gli amanti (a Romeo and Juliette story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora