25. SALVAMI

11 3 0
                                    

Juliette

Le luci della città brillavano sotto di noi. Sembrava uno specchio del cielo, con stelle brillanti.

-Sembrano gioielli

Mark ridacchiò. Mi aveva portata su una collinetta da cui si vedeva tutta la città. -Un'idea molto romantica, ma Cloe mi ha detto che sei molto romantica

Mi sistemai meglio sul sedile. -Davvero?

-Davvero- mi passò un braccio intorno alla vita.

Un pizzico di fastidio. Non volevo essere toccata. Non da Mark. Mi spostai di lato.

-È un posto molto bello- mi tirò a sé.

Sentii il cuore battere più rapido. Mi spinsi verso la portiera.

-Eh dai, merito un bacio

Ma in che situazione mi ero messa? -Non è per te, ma non voglio baciare nessuno

Mark contrasse il volto e vidi un altro Mark. Non il ragazzo simpatico con cui avevo passato il pomeriggio. Sentii il cuore saltarmi in gola.

-Non voglio- mi spinsi indietro, le gambe molli. Dovevo andarmene.

-Eh dai, con quell'abito?- Mark si spinse avanti, le mani che artigliavano le mie cosce e mi tiravano a lui.

Scalciai, le lacrime che cadevano sulle guance tanto calde da bruciare.

Perché avevo accettato quell'invito?

-Lasciami- il terrore rese la mia voce roca.

Mark strinse più forte.

Quella stretta mi avrebbe lasciato una costellazione di lividi. Singhiozzai. Perché pensavo a una cosa così stupida? Rischiavo di avere ben più che qualche livido. Dita viscide e invisibili mi s'infilarono in gola. Stavo per vomitare. Non sarebbe stato male vomitargli addosso.

Mark mi lasciò. -Senti, ho capito, fai la difficile

Sbattei la schiena contro la portiera, il respiro che formava nuvolette nell'aria. In che guaio mi ero messa? Pensai, un brivido che mi graffiava la schiena, a che fine avrei fatto se Mark avesse deciso di...

Nessuno avrebbe saputo dove fossi finita. Boccheggiai, la mente annacquata dall'ansia.

-Sei una di quelle stupide ragazzine che si espongono e poi non vogliono dare nulla?

Le dita si mossero alla ricerca della maniglia. Forse non era attivata la chiusura centralizzata, così avrei avuto una possibilità di... l'afferrai tra le dita sudate.

-Almeno tua cugina non fa la difficile

Tirai, uno scricchiolio, la portiera si aprì e il mondo si capovolse. Mi ritrovai a terra, boccheggiante, un dolore sordo alla schiena, gli occhi incollati al cielo nero.

Cloe mi ammazza se le rovino il vestito.

Cercai di alzarmi, le suole degli anfibi che affondavano nell'erba e nelle foglie. Scricchiolii.

-Ma che cazzo stai facendo?- Mark mi comparve davanti, in ginocchio sul sedile. -Sei pazza?

Pazza. Deglutii, mi aggrappai alla macchina, le unghie che graffiavano la carrozzeria. Non volevo farlo arrabbiare, sapevo quanto poteva essere pericoloso.

Dovevo fuggire. Cercai di alzarmi, ma il panico mi rendeva scoordinata. E poi dove potevo andare? Non c'erano altro che boschi. Era...

Una voce esplose nella notte. -Non provare a toccarla

Laddove s'incontrano gli amanti (a Romeo and Juliette story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora