22. COS'È SUCCESSO A ROMEO

11 2 0
                                    

Romeo

Non capivo cosa fosse andato storto. Per quanto m'impegnassi non riuscivo proprio a capirlo. Eppure mi trovavo fermo nel vialetto di casa mia, a soffio da Juliette, con Blake Capulet che mi fissava, i pugni stretti e lo sguardo furioso. Indossava una camicia, all'apparenza fin troppo leggera per il clima autunnale, e un paio di jeans strappati. Sembrava fuori posto. Oppure ero io a essere fuori posto. Dietro di lui Brian sorrideva, un ghigno folle, le braccia conserte.

Blake strinse i pugni. -Devi starle lontano

Lo stomaco mi si capovolse. Sapeva di Juliette. Peggio, sapeva del nostro incontro. Chi gliel'aveva detto? Non Juliette. Non poteva avermi tradirmi così. -Spostati, ho un appuntamento

-Non ce lo hai più, ti ho detto di starle lontano, ma tu non capisci, non vuoi capire

-Sei tu che non capisci, tu non tieni a lei, non capisci quanto sia speciale- le parole mi spaventarono. Non ero consapevole di quello che provavo. Non fino a quel momento. La rividi, con quel suo viso tondo, da bambina. Tanto bella da lasciarmi senza fiato.

-Per fortuna ho saputo che le stai dietro- Blake storse la bocca. Sembrava deluso, quasi fossi un bambino sotto la sua responsabilità che aveva appena combinato una marachella.

-Non è affar tuo, è una donna adulta

-I fatti della famiglia sono sempre affar mio

A un primo sguardo Blake non era terribile come Peter. Non aveva la sua aurea di crudeltà. Non che ci si potesse fidare delle apparenze.

-Tu non capisci che le fai del male?

-Io non voglio farle male

-Eppure standole vicino glielo fai e io non posso permetterlo, non dopo quello che è già successo

-Nathan, giusto?

Una crepa attraversò il volto di Blake. Sofferenza? Oppure fingeva? Forse era coinvolto.

-Ti ho avvertito

Blake si voltò.

-Ehi, abbi almeno il coraggio di affrontarmi

-Non preoccuparti, se qualcuno vuole affrontarmi, beh, ci pensa Brian- e Blake uscì di scena, la sagoma nera che percorreva la strada illuminata dai lampioni.

Lo stomaco mi si chiuse.

-Penso io a te, Montayne- Brian mi sorrise. Il sorriso del lupo. Lo stomaco mi si strinse. Era mostruoso. -E credimi, dopo che avrò pensato a te non importunerai più nessuna

-Toccalo e ti faccio diventare un colino, Brian

Non dovetti girarmi per sapere che Benny era dietro di me, probabilmente con una pistola in mano.

Brian non si mostrò spaventato. Quell'uomo poteva fare concorrenza a Peter tanto era temibile. -Sono arrivati i rinforzi, non che la cosa mi stupisca, non sai proprio difenderti da solo

Qualcosa mi pulsò dentro. Rabbia. Come si permetteva di parlarmi così? Se gli avessi dato retta sarebbe andata peggio. Mi allontanai, attento a non dargli le spalle.

Avevo la sensazione che quella brutta storia fosse solo all'inizio.

Ci rifuggiammo in casa. Il salone era buio, ma non accendemmo la luce.

-Vuoi il mio consiglio?- Benny avanzò fino a quando non mi fu accanto, la giacca nera e i jeans che frusciavano, e allargò le labbra in un sorriso. -Dimenticala

-Fosse così semplice... devo andare da lei- guardai l'orologio. Ero in ritardo, ma potevo ancora raggiungerla.

-Ehi, aspetta, prima di fare danni- Benny mi afferrò per il braccio. -Su una cosa quei pazzi hanno ragione: devi dimenticarla

-Non puoi chiedermi questo

-Non te lo sto chiedendo, ti supplico, non fare casini

Strinsi i pugni.

-Sono tuo amico, non voglio dei casini, non che tu ti faccia del male e quella ragazza ti fa del male

-Non voglio rinunciare- ho già rinunciato a troppo.

-Non ha importanza cosa vuoi, a meno che tu non voglia rinunciare a ogni cosa... e far rinunciare lei... credi che non le faranno del male?

-La proteggerò- e seppi che era una bugia. Non avrei potuto proteggerla. Né ora né mai. A meno che...

No, non potevo pensare alla fuga. Non con lei. Non insieme. Non come Ellen.

-Ci sarà modo in futuro- Benny era pallido. -Non rischiare adesso, perché è pericoloso anche per lei

La consapevolezza mi fece male. -Lei...

-A volte bisogna far male alle persone che amiamo per il loro bene- Benny contrasse le palpebre. Era dimagrito negli ultimi tempi. Aveva i capelli spettinati. Mi chiesi se ci fosse una parte della vita di Benny che non conoscevo. Se nascondesse dei segreti. -Pensaci almeno questa sera, lei non merita di avere dei guai a causa tua- e mi lasciò nel salone vuoto e buio, carico di dubbi.

Laddove s'incontrano gli amanti (a Romeo and Juliette story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora