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Bordeaux.
Inizio primavera.

Jungkook era arrivato in Francia da quasi un anno, la vita era proseguita lenta, quieta e tranquilla.
Stava salendo le scale che dal seminterrato, dove aveva fatto installare il suo studio di registrazione, portavano al portico. Era tornato a scrivere canzoni, ne aveva scritte una marea! Quelle pubblicate avevo riscosso molto successo, i fan avevano notato tutti il cambio di rotta e, come immaginava, chi lo amava veramente, era rimasto.
Arrivato in cima alle scale si volto verso il giardino, sotto il glicine in fiore Haruko era seduta in un divanetto di vimini, il vento leggero le faceva svolazzare il vestito lasciando intravede le cosce. Si ravvivó i capelli con una mano, lasciando scoperto il viso. Quel viso che era rimasto il viso di Tae.
Finalmente Jungkook sapeva che sapore avesse la felicità. Sapeva di sigarette francesi.

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