Restarono per un tempo imprecisato così. Jungkook seduto con il viso tra le mani e Haruko in piedi di fronte a lui.
"Io ti amo Haruko. Ma non c'è l'ho fatta a lasciare tutto per seguirti. Volevo, avrei tanto voluto, ma qualcosa mi ha frenato. Non riesco ad avere la fermezza che hai avuto tu nel mollare tutto e partire. Non sono riuscito per mesi a guardarti anche solo in faccia figuriamoci chiamarti o vederti. Mi sento uno schifo, tu mi sei stata vicina negli anni da traineer, mi hai aiutato,ascoltato e la nostra amicizia è diventata amore. Ed era prezioso per me, era la cosa a cui tenevo di più al mondo!Ma il tuo desiderio che non fosse più un segreto mi ha spaventato. E te ne sei andata, ti ho perso. Scusami, scusami se non ho saputo capire il tuo desiderio di libertà.
"Eri troppo concentrato su di te: la carriera, la tua voglia di cantare su un palco, essere osannato dai fan e non ti accorgevi di quello che desideravo io. Volevo solo che il mio Jungkookie non si nascondesse dietro la maschera di Jk ma che fosse se stesso, il meraviglioso ragazzo dagli occhi grandi e neri come l'inchiostro",gli rispose Haruko accarezzandogli i capelli e poggiandosi la sua fronte in grembo.
Jungkook alzò lo la testa, i loro sguardi s'incrociarono. Haruko sorrise, jk vide il sorriso di Tae, le baciò teneramente le mani e la cinse in un abbraccio così stretto da non lasciare spazio a niente se non loro due."Ci sono voli domani per Parigi?"le chiese Jk senza guardarla ma restando appoggiato a lei, per poterne respirare ancora quel profumo antico inebriante, che sapeva di amore.