Le strade erano affollate nonostante l'ora tarda, ma d'altronde a Seoul la notte è viva.
Sulla strada verso il convenience store la vide. Era seduta al tavolino di un locale che beveva una birra con un tipo. Un uomo distinto, vestito bene, in completo con un rolex al polso e probabilmente tanti quattrini nel portafoglio.
I loro sguardi s'incrociarono, non era ubriaca. Peggio. Era incazzata nera. Aveva quello sguardo di odio, disprezzo e delusione che in una donna possono solo portare a danni.
Haruko fece per alzarsi ma l'uomo con lei la bloccò per un polso, le disse qualcosa che Jungkook non riuscì a capire, ma gli basto la reazione di lei, che cercava di scollarselo di torno. Sentendosi rifiutato, l'uomo la spintonó facendola quasi cadere per terra. Haruko d'istinto pensò bene di sputargli dritto in faccia e di risposta ricevette un pugno che le spacco un labbro. Jk non se lo fece ripetere due volte, partendo e mollando un destro di tutto rispetto sul naso di quel uomo che lo fece cadere dritto in una fioriera.
"Vieni, andiamo via, non ti lascio qua".
Haruko rispose con voce bassa, piena di rancore, quasi impercettibile:"No io con te non vado proprio da nessuna parte"
" vieni almeno da me che ti medico quel taglio sul labbro, sarebbe un peccato ti restasse la cicatrice".
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Gauloises
Hayran KurguIl passato,il presente, l'amore, l'amicizia e le sigarette francesi.