«Ehi, Vizzardi. Hai saputo la notizia?» chiede Frido insinuante.
«Certo che l'ho saputa» fa lei.
«Quindi adesso ti puoi fare sotto»
«Puoi contarci» replica lei sorridendo «ho qualche argomento qui» e scuote il busto «irresistibile per uno come lui»
In quel momento Mark rientra in classe con il solito codazzo. Sbocconcella un Tromky e va ad appoggiarsi alla finestra aperta. Dora si avvicina con noncuranza: «Hai studiato latino?» chiede.
Mark alza le spalle: «Si capisce. Mica mi posso far fregare proprio adesso che siamo alla fine»
Lei si appoggia al davanzale molto vicina a lui: «Ieri sono andata a danza e non ho ripassato bene» fa lisciandosi l'enorme, curatissima massa di capelli rossi. Nel mentre fa scivolare in giù una spallina della maglietta a collo largo con noncuranza. Mark gliela tira su indugiando leggermente sul collo con le sue dita affusolate. Lei ridacchia e gli da uno scappellotto sulla mano: «Ondelli, che fai? Tocchi?» e tira un respirone gonfiando il petto.
Mark scuote il capo e si gira verso l'esterno.
«Che cosa guardi?» chiede lei.
«Niente. Cerco di concentrarmi per la versione» risponde lui fissandola dritto negli occhi.
Fuori dalla porta passa casualmente Renata che vede la scena e diventa viola: «Come si chiama quella lì?» chiede alla compagna paziente che l'ha accompagnata al piano delle quinte.
«E che ne so?» risponde l'altra «Ma francamente mi sembra un po' troia da come si veste».
Renata sta tormentando la sua merendina mentre vede i due alla finestra di spalle che ridono. Un mattoncino che non riesce più a mandare giù. La rimette in tasca. Vorrebbe avvicinarsi ma non osa entrare in una classe che non è sua, così si mette vicino allo stipite della porta in modo da poter controllare senza trovarsi troppo in evidenza.
«Come vai di latino, Vizzardi?» chiede Mark con una punta di noia nella voce.
«Non ho tempo di studiarlo. Abbiamo lo spettacolo di danza e devo andare tutti i pomeriggi a provare» dice Dora accostandosi ancora un poco e arrivando a sfiorare il fianco di Mark. Lui non si ritira e le regala un sorrisetto.
«Comunque spero che mi vada bene questa versione, ho già un voto basso e non vorrei andare alla maturità con un'insufficienza» conclude lei.
«Dove fai danza?»
«Alla palestra Gianotti.»
«Ma guarda. Vado anch'io lì ma non ti ho mai visto. Cioè ci vado ogni tanto»
«È possibile. Io mi sono iscritta da poco perché ho cambiato. Il maestro di prima era insopportabile e mi odiava. Ci ho resistito per un anno e mezzo e poi mi sono rotta. Questa nuova va abbastanza bene» nel dire questo si aggiusta nuovamente i capelli sfiorando il braccio di Mark.
Frido si avvicina: «Che cosa fai oggi Mark? Tommaso mi ha detto che non vai più alla gelateria...» insinua. Mark fa un gesto di insofferenza: «Mi ero rotto di andarci tutti i giorni»
«Non ti eri rotto solo di andare lì. Ti sei rotto anche di Giuly»
«Ah, sei single adesso?» chiede Dora con finta meraviglia.
«Può darsi» risponde lui enigmatico.
«Non ti ci vorrà molto per rimpiazzare Giuly...» commenta lei con intenzione.
«Dora vuole essere la tua prossima storia» butta lì Frido senza alcun tatto, guardandola con intenzione.
Lei stringe gli occhi e gli sputa in faccia per un piccolo istante una corrente di odio totale, poi si ricompone velocemente e fa, simulando, senza scostarsi da Mark: «Figurati. Io non sono mica una qualunque da prendere e buttare così. E poi IO ho il fidanzato»
Mark la guarda indirizzandole una smorfia che è solo un mezzo sorriso: «Tanto meglio. Adesso devo pensare alla maturità e non ho voglia di impegolarmi in una storia»
Frido scoppia a ridere. «Sentilo. Ma a chi credi di darla a bere? Se tu vedi una che ti piace, due ore dopo ci sei a letto insieme»
«Fatti i cazzi tuoi, Frido» gli risponde Mark con una punta di compiacimento.
Mentre i tre chiacchierano, Renata smania. Cercando di non farsi scorgere, dallo stipite della porta fissa tutto con rabbia crescente.
«Che cosa vuole quella troia da sbarco?» si chiede in continuazione e non riesce a capire se Mark ci stia o se non la consideri nemmeno.
«Stasera andiamo al Bulino?» chiede Frido.
«No. Devo studiare» risponde Mark.
«Si vede che non hai più la ragazza» ridacchia Frido.
«Andate al Bulino? Magari ci faccio un salto anch'io» dice Dora senza scomporsi.
«IO ci vado» Frido guarda Mark «Lui magari viene. Adesso dice che deve studiare ma sono sicuro che poi si rompe e viene»
«No, no. Stasera me ne sto a casa»
«Peccato» fa Dora con un sospiretto.
Frido scoppia a ridere e lei ci rimane male. Anche Mark ridacchia, con quel suo risolino insolente a cui è difficile resistere.
Renata è furente. L'amica tenta di riportarla di sotto: «Sta per suonare. Ritorniamo in classe»
«Ancora un minuto» dice mettendola a tacere.
«Senti, io ritorno. Non voglio arrivare in ritardo» e fa per andarsene.
«Solo più un minuto, ti prego» implora Renata. L'amica alza gli occhi al cielo: «Un minuto, poi me ne vado»
Improvvisamente voltandosi Dora incrocia gli occhi di Renata che si è sporta dal vano della porta.
«Chi è quella lì? Sembra che ci stia spiando» chiede a Frido.
«Boh?» fa Frido e si volta verso Mark che alza le palme delle mani.
«Ben racchia» fa Frido nelle orecchie di Mark che si apre in un sorriso mentre guarda Renata di sfuggita.
Renata interpreta quel sorriso come rivolto a lei e diventa ancora più rossa poi scappa nel corridoio.
«Mi ha sorriso, te ne rendi conto? Mi ha sorriso. Mi ha notata. Ho fatto bene a venire»
L'amica ascolta annuendo poi dice: «Ti ha appena guardata»
«Sì, ma come sa farlo lui. Magari non vuole far vedere che le piaccio»
«Non correre Adri» ma lei è già tuffata in elucubrazioni per cercare di incontrarlo di nuovo possibilmente da solo. Parlotta tra sé e sé: «Se riuscissi a parlargli, magari mi noterebbe ancora di più... Devo solo allontanarlo da quella...»
Suona la campanella.
«Sicuro che non vuoi venire stasera?» chiede Dora con un lievissimo tono di supplica a Mark. Quello si stringe nelle spalle mentre ritorna al suo banco.
Lei si avvicina a lui: «Se ci ripensi fammi uno squillo» mormora e gli accarezza la guancia.
Mark la fissa senza dire una parola poi si volta verso Frido e scoppia a ridere mentre lei si allontana sculettando vistosamente.
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Pensami un istante
ChickLitNon basta essere belli, popolari e desiderati per saper amare. Questo è quello che Mark imparerà a sue spese quando farà un incontro che gli sconvolge la vita...