Capitolo 22

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«Giù le mani» dice la ragazza biondo platino che siede in gelateria vicino a Frido.

«Dai, amore. Concedimi qualche possibilità. Non riesco a resistere...» Frido è più avvolgente di un polipo.

«Ma la pianti? E che sei, ninfomane?» chiede lei un poco seccata.

«Guarda che ninfomani sono solo le ragazze» corregge lui distaccato.

Non c'è quasi nessuno dentro, è un maggio caldo e tutti sono ai tavolini nel dehor in piazza.

«Non potevamo andare fuori anche noi?» chiede lei sbuffando.

Frido la guarda dall'alto in basso: «È per via di una certa piattola che da un po' di tempo mi perseguita... non voglio incontrarla»

«Che palle» fa lei imbronciata.

I due stanno in silenzio mentre aspettano il gelato. Lei tira fuori uno specchietto e si lucida le labbra. Frido la guarda seccato: «Che fai?»

«Che cosa sto facendo secondo te?» ribatte provocatoria.

«Naomi, guarda che mi sto rompendo le palle.» dice d'un tratto aggressivo Frido.

«Per quello anch'io» Lei lo guarda corrucciata.

«Ma tu non hai le palle, spero...» dice Frido ironico.

«Quanto sei pirla...» esclama Naomi indispettita.

Arriva la cameriera che posa sul tavolo due enormi bicchieroni pieni di frutta infilzata con cialde colorate e immersa in un liquido rosa.

Frido adesso ha perso la maschera del buonumore. Beve stizzito il suo bicchierone.

Lei continua a lucidarsi le labbra, ogni tanto guarda di sguincio Frido per vedere l'effetto.

«Te l'ho detto che detesto le ragazze che fanno make-up quando sono con me. Mi sembra... volgare. Non lo sopporto» sbotta d'un tratto Frido.

«Sai che ti dico?» attacca Naomi chiudendo di scatto lo specchietto «Mi hai rotto. Oltretutto a letto non sei neanche poi tutto quel che si dice...» gli sputa in faccia la ragazza.

Frido arrossisce violentemente e sbatte sul tavolino il bicchiere che si rompe e sparge bevanda dappertutto.

«Cazzo, ma sei stronzo?» strilla Naomi alzandosi. Il suo bel completino bianco è tutto macchiato di rosa.

Frido la guarda storto e si stampa un sorrisetto provocatorio in volto: «Bella dama, se non vi piace il vostro cavaliere potete anche andare in culo»

«Vacci tu» ribatte lei furiosa, afferra la borsetta e se ne va imprecando e tamponandosi le macchie con un fazzolettino.

«Caratterino, eh?» sente dire Frido dietro di sé. Si volta e vede Dora che ridacchia. Ha una tutina da ginnastica attillatissima «Posso sedermi?»

«Ah, sei tu?» fa Frido stancamente indicandogli la sedia.

«Che cosa mi offri?» gli chiede.

«Prendi quello che vuoi» dice lui stancamente.

«Sbaglio o le tue azioni sono in ribasso?» insinua lei.

«Ti sembrerà strano ma sono stanco. Ho un sacco di roba da studiare...» dice Frido «e quella scema non capisce un cazzo»

«Meglio evitare le ragazze troppo stupide quando è vicina la maturità» commenta Dora.

«Senti chi parla» dice Frido tra i denti dopo aver nuovamente ordinato due drink alla cameriera.

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