Capitolo 17

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«Alla grande, ieri sera» dice Frido.

Mark lo guarda completamente disinteressato e fa un sorriso di circostanza. L'altro continua imperterrito: «Non l'avevo mai vista prima. Così mi sono avvicinato e le ho chiesto se voleva ballare. Quella ha visto il tipo – cioè io – e mi ha detto: «Siiiiii» passandosi la lingua sulle labbra. Giuro. Ha fatto proprio così» e fa un'imitazione. Mark ride e scuote la testa.

«Vuoi sapere com'è andata a finire? Ho battuto un record. Un quarto d'ora dopo ero a letto con lei. Che notte, Mark che notte!»

Mark è distante. Su un altro pianeta. E prova, per la prima volta, commiserazione per Frido.

«Mi sembra tutto così... stupido» dice.

Frido lo fissa astioso: «Non fare il moralista» lo ammonisce.

Mark scuote ancora una volta il capo e poi si siede sulla panchina del Giardino Zarzi. Frido si mette vicino a lui.

«Non riesci a capire Frido» gli dice d'un tratto Mark «Che cosa hai fatto davvero ieri?»

«Che domande. Ho trombato come un ossesso»

«Appunto e stasera?»

«Cercherò di fare lo stesso. Sono nel pieno della mia deliziosa ossessione sessuale. Devo fare esperienza.» gli sussurra all'orecchio.

«Rifletti: la conoscevi quella con cui sei stato? No.»

«Ma è stato divertente» protesta Frido.

«Anche per lei?» chiede Mark.

«Ohhh....» risponde Frido malizioso «Credo proprio di sì....»

«Dal tuo punto di vista» obietta Mark «Se io fossi stato al suo posto mi sarei sentita sfruttata. È questo che non va secondo me.»

«Beh, anche io potrei sentirmi sfruttato da lei che ha usato le mie incredibili capacità per godere...» replica Frido.

Mark gli dà una pacca sulla spalla: «Non si può discutere con te» dice corrucciato.

«Mark, davvero non ti capisco» scuote la testa sconsolato l'amico.

In quel momento compare nel viale di corsa, Dora.

Frido si sbraccia per salutarla, mentre Mark vorrebbe sprofondare.

«Ehilà, Dora» fa Frido.

Quella si avvicina senza smettere di fare una corsetta sul posto e fa un sorriso a Mark che la saluta freddamente.

«Ciao Mark. Ciao Frido. Che cosa ci fate qui? Non dovreste essere a studiare?»

«Riposo. Anche gli stakanovisti più duri – come noi – hanno diritto a qualche momento di meritato relax» fa Frido, teatrale.

«In effetti dovremmo proprio studiare» fa Mark.

«Oh, Mark... sei diventato più diligente di un bambino delle elementari» storce la bocca Dora. Mark la ignora.

«Anche tu però...» comincia Frido.

«Oh, io mi prendo i miei momenti. Correre mi aiuta a rilassarmi e in più mi fa rimanere in forma...»

«Maaa tu... studi mai qualche volta?» insinua Frido ironico.

«Oh, beh» fa lei con intenzione guardando fisso Mark «tra una cosa e l'altra, ogni tanto apro i libri... anche se preferisco fare altro»

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