𝗠𝗶 𝗣𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗼̀ 𝗖𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗧𝗲 ¹

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⚠️QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE DI SANGUE E ALLUSIONI ALLA MORTE.⚠️

⚠️NON COPIATE ASSOLUTAMENTE LE TECNICHE "MEDICHE" CHE VERRANNO MENZIONATE.⚠️

Nonostante fossi sfiancata, riuscii ugualmente a mantenermi in piedi e a sorreggergli lo sguardo

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Nonostante fossi sfiancata, riuscii ugualmente a mantenermi in piedi e a sorreggergli lo sguardo. Non avevo la minima idea di chi fosse, ma sapevo di per certo che non doveva essere qualcuno da sottovalutare. Lanciai un'occhiata fugace a Rengoku – pur sapendo che non potevo fare movimenti bruschi con il capo – e lo vidi a terra, vicino alla fredda parete di quella umida grotta che tanto desideravo disintegrare in un istante. Gli occhi cominciarono a pizzicarmi alla realizzazione che se, forse, gli avessi dato ascolto sin dall'inizio, ora non si ritroverebbe con probabili ossa rotte e un possibile trauma cranico. Anche io avevo ricevuto una stalattite dritta in testa, allora perché me la sono cavata meglio di lui?  Volevo andare da lui, chiedergli perdono, controllare come stesse.

«Ora ascoltami.» la sua mano mi strinse il viso, facendo pressione sulle guance. «Se proprio non ti va di diventare un demone, allora curati. Sei sul punto di svenire.» ordinò innervosito, lasciandomi finalmente andare.

Caddi sulle ginocchia, gli occhi fissi sul suolo. Lo stomaco cominciava a giocarmi brutti scherzi, peggio di quanto già facesse la mia testa. Avevo la sensazione di dover vomitare e poi chiudere gli occhi, addormentarmi e sperare che fosse solo un brutto sogno. Il sangue dalla ferita gocciolava insistentemente e – grazie al suo colore vivace – fui in grado di distrarmi da quella sensazione sgradevole.

«S-si ...» risposi in un sussurro, gattonando sino al mio zaino, su cui mi buttai di peso nel tentativo di cercare conforto.

«Ottimo. Mentre tu ti curi, vuoi che ti racconti come ho fatto a trovarti?» sogghignò, sedendosi indisturbato su una roccia lì vicino. «Dunque, è tutto iniziato qualche giorno fa. Non amo fare le cose all'ultimo minuto ma, sai, a volte sono proprio quelle che più riescono meglio.»

Le sue parole risuonavano nelle mie orecchie come un suono fastidioso perché, in quelle condizioni, avrei preferito buttarmi con la testa nel fiume vicino e lasciarmi morire asfissiata. Tuttavia ero motivata a non mollare, non potevo starmene con le mani in mano.

«Quando ho iniziato ad accorgermi che i miei demoni minori, soprattutto coloro a cui ho rinnegato il titolo di Lune Calanti, si radunavano pressoché tutti negli stessi posti, ho fatto indagare Nakime a riguardo. Mi pento di non averlo fatto prima, perché sono certo che a quest'ora saresti già un'incantevole Luna Crescente. Ma meglio tardi che mai, no?»

Il corvino continuava a parlare, ma la mia mente era già al lavoro su un piano. Sentii il sangue pulsare nelle orecchie, cercando di rimanere concentrata nonostante la nausea e il dolore. Dovevo agire e dovevo farlo in fretta. Il mio respiro si fece più regolare e, lentamente, mi alzai da terra, stringendo qualcosa nella mano.

𝐈'𝐋𝐋 𝐋𝐎𝐎𝐊 𝐀𝐅𝐓𝐄𝐑 𝐘𝐎𝐔┊ℝ𝕖𝕟𝕘𝕠𝕜𝕦 𝕂𝕪𝕠𝕛𝕦𝕣𝕠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora