Chiusi la chiamata in faccia a Victor perchè sentii la porta aprirsi, era mio padre.
Il telefono era inondato di messaggi, ma io non li vidi, dovevo stare attenta a non fare rumore: non dovevo farmi sentire da mio padre.
<<Dov'è mia figlia?>>
Uscii lentamente dalla stanza per farmi vedere,ma lui non c'era.
Faceva sempre così, quindi lasciai stare e tornai in camera.
Sentivo i suoi passi pesanti andare avanti e indietro.
Ad un certo punto si fermò e aprì violentemente la porta di camera mia.
<<Ti ho chiamata prima.>>
<<Sono uscita...Non ti vedevo e quindi ho lasciato perdere.>>
<<Non ti sei preoccupata?>>
Fece un passo verso di me, tutto traballante, e mi mise una mano sulla guancia.
<<Non ti preoccupi, del tuo adorato papà?>>
<<S- si, scusa.>>
La sua mano si spostò per poi darmi uno schiaffo violento.
<<Non è questa la figlia che voglio, non voglio una figlia a cui non interessa l'uomo più importante della sua vita.>>
Crede che sia lui? Dopo tutto quello che mi ha fatto? Dopo che ha gettato me e la mamma nella merda?
<<Non avresti iniziato a bere ogni giorno se ci amassi, non credi?>>
<<Non parlare così a tuo padre! Sei solo una nullità, non servi a niente!>>
Mi sbattè la porta in faccia violentemente.
Una nullità? È tutto quello che sono?
Ho un passato difficile, sono riuscita a superare la morte di mio zio, gli insulti da tutti nella mia scuola, la relazione a distanza, e lui mi tratta così?
Capisco che sia ubriaco fradicio, ma il cuore lo ha ancora.
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I promise.
Romance|• TRAMA •| Margaret si conosce con Victor da quando è molto piccola. Iniziarono a parlasi un un piccolo parco, molto nascosto, e da lì nacque un legame fortissimo tra loro, che nemmeno anni di distanza sono riusciti rompere. Ci sono state molte dif...