Avevo appena finito di cenare, e il mio unico pensiero era scrivere a Victor.
Margaret
Ho una notizia stupenda,
guarda qui.Gli mandai degli screenshots su quello che avevo scritto a Morgan.
Victor
Margaret, sei stata bravissima.
Sono sicuro che dopo questa
nessuno ti metterà i piedi in testa.
E se così fosse verrei fino da te,
solo per dargli una lezione.Margaret
Non devi fare a me i complimenti.
La maggior parte delle cose le hai fatte tu, ricordi quello che mi hai detto?Victor
Si, ricordo bene cosa ti ho detto,
ma io ho fatto un quarto del lavoro.
Tu hai fatto il resto.
Ora nessuno potrà più dirti nulla,
sei perfetta così come sei, ed hai mostrato
il vero lato di te, non quello intimorito e insicuro, quello più forte, hai mostrato che se solo provasse a dirti altro, tu con una sola frase avresti potuto umiliarla davanti a tutti.Margaret
Grazie Victor, sei sempre il migliore
Non potrei mai sostituirti, nemmeno se
non ci sentissimo più.La porta si spalancò, e mostrò il volto oscuro e preoccupato di mia madre.
<<Tesoro, mi dispiace, ma dovrai stare tutta la notte, fino a domani pomeriggio con tuo padre, è urgente, devo andare a lavoro di fretta.>>
La mia testa si riempì di paranoie.
E se mi facesse più male questa volta?
<<Va bene mamma...Stà tranquilla se è per lavoro.>>
Lei se ne andò e io presi il telefono, solo per avvisare Victor.
Margaret
Arriva mio padre, ci sentiamo dopo.Uscii fuori da camera mia, lasciai il mio telefono sul telefono e mi misi un paio di guanti.
Sentii la porta aprirsi, quindi presi subito una spugna e mi misi a lavare lo specchio.
Cosa stavo facendo? Stavo davvero fingendo di pulire il bagno per non farmi insultare da mio padre?
Non sono così, posso affrontare le sue parole,
Sono una ragazza forte.
Mollai la spugna a terra e mi girai mentre mi sfilavo i guanti.
<<Cosa fai?>>
<<Nulla, a dire il vero non ho più voglia di pulire.>>
<<Stavi facendo una cosa buona, e nemmeno quella hai portato a termine, sei una buona a nulla.>>
<<E tu? Tu cos'è che fai oltre a bere e poltrire tutto il giorno?>>
<<Io vado a lavoro!>>
Le lacrime mi bussavano agli occhi, ma non le feci passare.
<<Beh, da quanto il tuo lavoro è bere, papà?
O dovrei definirti sconosciuto, dato che non ti prendi cura di me, vieni solo quando serve?>><<Non verrei se non mi prendessi cura di te.>>
<<Non riesci nemmeno a fare un ragionamento giusto, dovresti smettere di bere così tanto!>>
<<E tu dovresti iniziare a capirmi!>>
Cosa dovrei capire? Che sei un padre incoerente a cui interessa solo l'alcool?
Lui si girò e tornò dietro, ma si fermò a guardare lo schermo del mio telefono, dove c'era il pop up di una notifica.
<<Cosa c'è ora?>>
Non spicciò una parola, ma prese il mio telefono e lo sbloccò.
<<Chi è questo Victor? Ti fidanzi, e non dici nulla al tuo amato paparino?>>
<<Sai, con il tempo ho imparato che non porta a buon termine fidarsi di tutti, papà.>>
<<Avresti dovuto dirmelo invece!>>
Prese il mio telefono e lo scaraventò con forza a terra, per poi alzare il braccio e darmi uno dei suoi schiaffi violenti.
<<Papà! Non si può continuare così. Io non ti sopporto!>>
Gli diedi le spalle, e andai in camera mia.
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I promise.
Romance|• TRAMA •| Margaret si conosce con Victor da quando è molto piccola. Iniziarono a parlasi un un piccolo parco, molto nascosto, e da lì nacque un legame fortissimo tra loro, che nemmeno anni di distanza sono riusciti rompere. Ci sono state molte dif...