Capitolo 3

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Le parole di mio padre mi ferirono tanto, ma ne ero abituata.

Ero abituata ad essere trattata male, fin da piccola.

Già dall'asilo tutti mi prendevano di mira, e non riuscivo a proteggermi.

Ad oggi queste parole fanno ancora male, come un coltello dritto nel cuore.

Ogni volta mi sentivo diversa dagli altri per questo motivo.

Stavo sempre in disparte, perchè avevo paura che mi potesse succedere qualcosa.

Poi è arrivato Victor.

Lui mi ha salvata da tutto, mi ha sempre protetta, fin da subito.

È stata probabilmente una delle persone di cui mi sono fidata da subito.

Una notifica mi fece tornare alla realtà.

Era lui.

Victor
Margaret, Stai bene?

Margaret
A dire il vero va tutto
uno schifo.

Victor
Cosa è successo? Qualcuno
ti ha fatto del male?

Margaret
Victor lascia stare, me la cavo
da sola.

Victor
No Margaret, devi dirmi solo
cosa sta succedendo, io farò il resto.

Margaret
In questo periodo mi va tutto male Victor;
tutti mi prendono in giro a scuola, e non ho il coraggio di rispondere, di proteggermi, mio padre torna a casa sempre ubriaco, dice di andare a lavoro ma ormai sappiamo tutti che finge, e le parole che mi dice mi feriscono.

Victor
Margaret, sai che ci sono io al tuo fianco, la distanza non ci separerà. Ogni volta che ti insultano, o ti fanno sentire male, rispondigli, nel peggiore dei modi, devi far capire che non sei timida, tu sei forte, la ragazza più forte che io abbia mai conosciuto. Fatti valere, so che hai sempre la risposta pronta, devi solo farti passare il timore.

Margaret
Victor...Grazie, non so come farei senza te.

Victor
Sono qui per questo, sono qui per te.

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