(21) antirrhinum majus

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Nell'arco di quelle due settimane prima della seconda parte della trasferta, T/n e Kei iniziano a scriversi continuamente e un giorno il biondino inizia la conversazione in un modo molto diretto.

- quattrocchi -
-"Oggi pomeriggio c'è una mostra di quadri al museo vicino casa mia."
La piccoletta risponde subito.
-"Oh wow"
-"Te lo scrivo perché sto cercando di invitarti a vederla con me."
-"Ah, sì, vengo volentieri"
-"Bene, ci vediamo verso le 14:30 davanti a casa mia, prendo i biglietti online, hai ancora la mia posizione?"
-"Sì che la ho ancora, ci vediamo dopo"
-"A dopo."

T/n però, appena spegne il telefono, si rende conto delle sue condizioni attuali: non si lava da tre giorni, puzza, i suoi capelli sono tutti oliosi e spettinati, sono le 11:45.
Aveva solo due ore e quarantacinque minuti per lavarsi, vestirsi e truccarsi. Era poco per lei.
Tuttavia, verso le 14:07, la ragazza è pronta ad avviarsi verso casa del suo ragazzo.
Arrivata davanti alla porta, lei scrive un messaggio a Kei, ma lui non risponde. Molto probabilmente stava finendo di prepararsi.
Allora non ha altra scelta che bussare e sperare che venisse il suo compagno di banco ad aprire, perché non ricordava il nome di suo fratello maggiore.
Scelta sfortunata, perché è proprio Akiteru ad aprirle.
"T/n! Che piacere vederti, entra entra." Il ragazzo le sorride ampiamente. T/n mette piede in casa del suo ragazzo per la seconda volta. Il fratello di quattrocchi le offre un tè, la piccoletta accetta imbarazzata.
"Kei, è arrivata T/n!"
"Arrivo, arrivo. Non farle troppe domande." Risponde Tsukishima dal piano di sopra.
Il fratello maggiore mescola due cucchiai di zucchero nel suo tè e sospira.
"Allora, dimmi T/n, tu e Kei state insieme?"
La ragazza si acciglia invece di spalancare gli occhi, così quel ficcanaso non avrebbe sospettato nulla.
"Bè... no." Borbotta lei prendendo un primo sorso.
"Ma dai, speravo di sì."
"Eh? Perché speravi di sì?" Domanda curiosa.
Akiteru sorride sereno e fissa il suo piccolo riflesso nel suo tè.
"Sai T/n, la prima volta che sei entrata in casa stavo per tornare alla mia di casa, io non vivo più qui. Appena ti ho vista mi sono subito chiesto se Kei avesse finalmente trovato la ragazza e ho deciso di rimanere qualche minuto in più. Poi ho realizzato che i vostri stili vestiari erano molto differenti, quindi ho supposto che al mio fratellino non piacesse una ragazza che si veste così alternative."
T/n fa una smorfia leggermente offesa. "Ok..." farfuglia.
"Poi però quando Kei è sceso per salutarti, ho visto il suo sguardo cambiare, era come se fosse contento di vederti. Mio fratello non fa così con tutti a parte con Yamaguchi, e penso proprio che tu lo sappia, siete in classe insieme dopotutto."
Lei non si aspettava che Akiteru dicesse questo, era molto sorpresa, anche perché quando era andata a casa di Kei per la prima volta non aveva mica notato questo cambiamento di espressione da parte del suo ragazzo.
"Oh, wow."
"T/n, voglio chiederti un favore" il fratello maggiore le poggia una mano sulla spalla. "Se il caso sia che tu piaci al mio fratellino, per favore, non giocare con il suo cuore. Vedi, quando ero alle superiori-" il ragazzo viene interrotto da Tsukki, che aveva appena sceso la rampa di scale e stava dicendo che era pronto.
"Dai T/n, andiamo" Tsukishima si mette davanti alla porta di casa e fa cenno con la testa di uscire.
T/n ringrazia Akiteru per il tè e si avvia con quattrocchi verso il museo.
Appena lontani di qualche metro dall'uscio, Kei inarca la schiena in basso, verso la sua compagna di banco, le prende la guancia sinistra con la mano e le posa un bacio a stampo sulle labbra.
"Wow, quattrocchi. Sei proprio emozionato di uscire con me." Lo provoca la piccoletta.
"È solo che mi sei mancata" borbotta io biondino guardando altrove.

Dalla finestra di casa Tsukishima c'è Akiteru, che osserva i due piccioncini uscire fuori, fermarsi dopo qualche passo e, infine, baciarsi a stampo.
"Lo sapevo!"
"Avrò una splendida cognata" dice a sé stesso soddisfatto mentre va a sedersi sul divano.

I compagni di banco entrano nel museo, validano i biglietti e da lì parte una serie di ore e ore a camminare. Innanzitutto, osservano le solite sale, dove T/n non era mai stata.
Kei prova a dire qualcosa sulle varie armature usate dai samurai o sui meravigliosi pezzi di pittura giapponese, ma la ragazza sapeva già tutto, dato che anche lei era una secchiona.
Tuttavia, arrivati davanti ai fossili di dinosauro, Tsukki sa dire di tutto, anche cose che la sua ragazza non conosceva. Lei rimane sorpresa, quello che aveva pensato di lui sui suoi hobby era vero: a Tsukishima piacciono molto i dinosauri.

I due arrivano al momento clue, il vero motivo per cui erano andati al museo: la mostra di quadri, ma non una qualunque.
Quattrocchi non aveva detto a T/n che i quadri importati da tutto il mondo si sarebbero concentrati sul tema dei fiori.
Entrati nell'ampissima sala d'esposizione, la ragazza spalanca gli occhi e si volta verso il biondino, che guarda dritto davanti a sé imbarazzato.
"Non mi avevi detto che la mostra sarebbe stata sui fiori." Bisbiglia emozionata.
"Ecco, ho notato sul sito del museo che oggi era l'ultimo giorno per vedere questa mostra e, bè, so che ti piacciono a morte i fiori, quindi pensavo sarebbe stato un bel gesto... stai davvero per piangere?"
Kei guarda T/n: ha gli occhi lucidi e sta guardando il soffitto. Il fatto che avesse reso il tutto una sorpresa la faceva commuovere, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per lei.
"No." La ragazza si copre gli occhi con la mano sinistra. Tsukishima, alla sua destra, sorride divertito.
All'improvviso la piccoletta inizia a fare dei piccoli saltelli e, impaziente, prende per mano il suo ragazzo e lo trascina in giro per la sala.
Ora toccava a lei fare l'insegnante, spiegando ogni fiore presente su ogni tela filo per segno.
Kei osserva la sua compagna di banco, quasi incantato dal suo entusiasmo. Il suo cuore batteva più forte quando vedeva la ragazza sorridere e le sue guance diventavano di un rosa più accesso, come anche le sue orecchie.
Arrivati in fondo alla sala, è appeso il piccolo quadro di un fiore, ma non uno qualunque.
T/n si siede sul divanetto davanti e fissa la tela instancabilmente, le mani stringono le sue ginocchia dall'emozione.
Quattrocchi, ancora in piedi a guardare un altro quadro, si gira verso la sua ragazza e le chiede cos'avesse visto di così sorprendente.
"Kei, ricordi quando mi avevi "sfidata" per la prima volta a fare un disegno? Ricordi che fiore mi avevi chiesto di fare?" Domanda lei mentre Kei si siede alla sua destra.
"l'Antirrhinum majus."
"Sì, la bocca di leone." La piccoletta punta il dito verso il quadro davanti a sé. "Non sapevo che agli occidentali interessasse di un fiore così "banale" per loro..."
"E invece evidentemente a qualcuno interessa" risponde Kei. Non era disinteressato anzi, era davvero contento di vedere la sua ragazza così sorpresa ed entusiasta. Sapere che per la ragazza il ricordo di una stupida sfida di disegno lanciata da lui stesso le stesse così tanto a cuore, faceva realizzare al biondino che a lei interessava davvero di lui e questo lo sollevava dai rari dubbi che gli entravano nella mente.
T/n appoggia la testa sulla spalla sinistra del ragazzo, poi intreccia il suo braccio con quello di Tsukki e, la ciliegina sulla torta, stringe forte la sua mano.
Kei ricambia il gesto poggiando a sua volta il capo su quello della piccoletta.
"Sai Kei, non pensavo che un fiore così poco conosciuto potesse avere un posto speciale nel mio cuore; e invece lo ha questo posto speciale, vicino a te."
Quattrocchi sorride.
"Ti voglio bene, T/n."

Desk mates -Tsukishima Kei x Reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora