(31) nessuna interruzione

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A distanza di sei anni, T/n Kageyama si sveglia nel suo piccolo appartamento, si stiracchia scrocchiandosi la schiena.
Sì, aveva abbastanza soldi per prendersi la sua casa, ma non aveva né il tempo né la voglia.
Si alza lentamente, mette i suoi pantaloni enormi per cui tutti la scambiavano per una fattona e la sua solita maglietta tagliata, quella dove le si vedevano le spalle.
Va in bagno, si lava il viso e mette le sue creme, sieri eccetera.
Era ora di fare colazione, non voleva cucinare nulla.
Con la sua poca voglia da appena svegliata, si mette le scarpe e scende giù, per raggiungere il solito konbini davanti al palazzo.
Appena entrata si fa un giretto per le corsie, poi va verso un piccolo frigo simile a quelli del supermercato dove si vende lo yogurt, il latte ed altro; solo che lì c'erano degli onigiri freschi, appena fatti, i preferiti di T/n.

Lo studente di università Tsukishima Kei entra nel suo konbini di fiducia, come ogni mercoledì. Saluta con un cenno il cassiere e poggia gli avambracci sul bancone, mettendosi davanti a lui. Sopra c'era il giornale di oggi.
"Quadro dell'artista T/n Kageyama venduto per 320 milioni di yen a gran nobile americano." Era scritto in prima pagina.
Il biondo si sistema gli occhiali e sorride di poco mentre legge l'articolo sulla sua ex compagna di scuola.
"Davvero una grande ragazza, è così giovane e può già andare in pensione!" Esclama il cassiere.
"Concordo, era una mia compagna di classe, i suoi disegni erano pazzeschi" risponde lui alzando i gomiti dal bancone, per dirigersi a comprare il suo solito onigiri fresco.
Passando per la corsia che lo dirigeva al piccolo frigo in fondo al negozio, nota la figura di una ragazzina bassa, con dei pantaloni neri larghissimi, una maglietta che mostrava le spalle, tuttavia coperte da una chioma bruna acconciata con delle ondine tutte spettinate. Questa ragazza stava in punta di piedi, cercava di prendere l'onigiri più in alto, il preferito di Kei.
Lui si mette vicino a questa, allunga una mano verso il ripiano più alto e prende due onigiri, uno per lui e l'altro per lei. Glielo passa silenziosamente.
"Grazie" borbotta lei.
Tsukishima spalanca gli occhi, riconoscendo la voce familiarissima.

T/n alza la testa verso colui che le aveva passato l'onigiri che non riusciva a raggiungere, è lì che lo riconosce.
"Oh, ciao, ne è passato di tempo..." sussulta tenendo un'espressione indifferente.
"T/n" dice Kei, tenendo gli occhi spalancati. "He-hey, che bello vederti"
I due si guardano negli occhi, lui è davvero sorpreso di vederla, lei lo guarda negli occhi tenendo la stessa espressione, non sembra essere nemmeno un po' interdetta.
"Che ci fai qui?" Domanda Tsukishima.
"Abito qua davanti, tu?"
"Vengo qui ogni mercoledì..." il ragazzo sospira "è tanto che non ci parliamo eh?" Sembra essersi ricomposto un po'.
"Già, è bello vederti dopo così tanto tempo" T/n sorride di poco e il cuore di Kei salta un battito. I suoi occhi si illuminano.
"Ho visto che sei diventata un'artista e che hai venduto un quadro recentemente, congratulazioni." Continua cercando di conversare con lei il più possibile.
"Grazie... tu invece che fai ora?"
"Studio-"
"Come sempre." Lo interrompe la ragazza sorridendogli.
Di nuovo, il cuore di Tsukishima salta un battito. Lui ridacchia alla provocazione e continua dicendo che sta studiando in università, ma che al momento gioca come centrale nella squadra di pallavolo Sendai Frogs.
"Figo, alla fine anche tu non te la cavi male"
"Già... ti intervistano tanto?" Domanda Kei dal nulla.
"Direi, ormai sono considerata un'artista di fama mondiale, però preferirei non essere intervistata sempre, soprattutto se è un mio amico a farlo" risponde lei scherzosamente. Il biondo ridacchia, divertito dalla piega che la conversazione stava prendendo.
Cala un silenzio imbarazzante tra i due.

"Senti..." dice T/n timidamente. Sospira, leggermente imbarazzata "per caso, un giorno, non è che ti andrebbe di prendere qualcosa in caffetteria e fare due chiacchiere?"
Lo sguardo di Kei si illumina. "Sì, sì assolutamente, anche adesso se vuoi." È contentissimo al solo pensiero di riallacciare i rapporti con lei.
"Tra poco devo andare in studio, vado a preparare altri quadri per una galleria. Non disturberesti affatto se tu venissi con me, ma magari tu oggi devi studiare o andare a lezione..."
"Oggi non ho nulla da fare, a dire il vero, il mercoledì è il mio giorno libero."
T/n sorride di poco, sollevata nel sentire le parole del biondo.
"Quindi... vuoi prendere qualcosa in caffetteria adesso o..." borbotta Kei confuso.
"Ah ma chissene frega... sì, certo, ma prendiamo da asporto, devo essere in studio tra un'oretta e ci tengo ad arrivare in anticipo."
"Come sempre" le sorride lui.
Tsukishima sorride contento e, dopo aver pagato, si avvia con la ragazza verso una caffetteria a pochi minuti dal palazzo dove lei abita.

Lo studio di T/n è enorme, c'è tutto il materiale da disegno che si possa immaginare, tele da disegno grandi anche il doppio dello spilungone, scorte di matite ovunque... un paradiso per artisti.
"Oggi ti vedrò in azione?" Domanda Kei sogghignando. È seduto su uno sgabello dietro alla sua ex compagna di classe.
"Certo, ma prima dovrò fare un'oretta di brainstorming, non dipingo senza le giuste emozioni." Lei si gira e si siede davanti al biondino, sorseggiando un tè caldo alla menta.
"Perché non mi parli un po' di come ti senti ultimamente?" continua rannicchiandosi sullo sgabello in posizione a pallina.
"Di... come mi sento?"
"Sempre se vuoi, ma devo concentrarmi sulle emozioni"
Tsukishima fa una smorfia confuso abbassando la testa. Non sa proprio cosa dire riguardo a come si sentiva. Era sicuro solo su una cosa.
"Bè, ovviamente sono contento di passare del tempo con te"
"Bene, approfondisci la tua contentezza."
"Approfondire... la mia contentezza?" Domanda Kei nella confusione più totale. Non aveva idea di quello che T/n stesse dicendo.
"Sei contento, no? Perché sei contento di passare del tempo assieme a me? Ci sono cose che ti facevano stare male prima di vedermi? Tira fuori quello che vuoi"
Si vedeva che la ragazza era molto poetica, come al liceo.
"Ecco... a dire il vero sono contento di passare del tempo con te perché mi è mancata la tua compagnia. Dopo la nostra ultima conversazione al liceo ho sentito una specie di vuoto dentro di me. Ricordo che mi hai detto di come saresti riuscita ad accettare le mie scuse solamente da adulta e sono contento che tu mi parli ancora nonostante le orribili parole che ho fatto uscire dalla mia bocca, solo perché volevi avere degli amici."
T/n sorride serenamente. Dentro allo stomaco di Kei si creano delle farfalle che lo fanno arrossire.
"Lascia uscire tutto, non ti interromperò questa volta." Dice lei ancora sorridente.
Tsukishima sussulta, finalmente era il momento giusto per lui, ma soprattutto per lei.

"Ti chiedo scusa per aver preso la questione di tuo nonno così leggermente, contraddirti su quello a cui credi tutt'ora è stato davvero qualcosa di orribile da parte mia. So quanto tuo nonno ti stia a cuore e lo sapevo anche al liceo, nulla può giustificare le mie azioni. Sono stato stupido e infantile ad arrabbiarmi con te solo perché volevi un amico in più e perciò ti eri sforzata a ricordarti il nome di Kenma. Il fatto che tu sapessi il suo nome subito rispetto al mio mi ha davvero fatto esplodere di gelosia, tuttavia ciò non giustifica le mie parole. Dovevo pensarci due volte prima di contraddirti sulla cosa a cui credi e speri di più, mi dispiace tantissimo. Io voglio ancora provarci, ricordo che l'ultima volta che ci siam parlati al liceo mi hai detto:"non voglio arrendermi con te". Bè, neanch'io voglio arrendermi con te, T/n."
La ragazza ha un sorriso più ampio del solito, questo fa andare in palla il cervello di Kei.
T/n si alza e va verso una piccola tela poggiata a un cavalletto. Si siede sullo sgabello di fronte alla tela bianca, prende la sua tavolozza, sporca di colori, un pennello e inizia a dipingere ciò che le passa per la testa.
"Vedi? Alla fine sei riuscito ad approfondire"
Tsukishima poggia la guancia destra sulla sua mano e la osserva mentre lascia scorrere il pennello su tutta la tela.
"Ancora non capisco cosa tu intenda per "approfondire"..."
"Ogni cosa ha il proprio tempo, capirai cosa intendo." La ragazza si alza e corre a prendere un tubetto di acrilico bianco. Lo apre e lo schiaccia, disegnando scie bianche attorno a quello sfondo nero.
"Finito" esclama T/n.
Kei si alza velocemente. "Hai già realizzato un'opera?" Domanda scioccato.
"Che parole usi? "Opera", non sono mica Vincent van Gogh..."
Il biondo osserva il quadro: un paio di occhiali... rosa e pelosi? Con dei petali attorno?
"Sono i miei occhiali...?"
"Sì, ma sono i tuoi occhiali fatti con dei petali di fiore, vuoi indovinare quale fiore è? Dovrebbe esserti facile"
Tsukishima spalanca gli occhi.
"La bocca di leone?"
"Bravo" gli sorride T/n dandogli una pacca sulla spalla

Desk mates -Tsukishima Kei x Reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora