Desk mates -Tsukishima Kei x Reader-

(8) il re del campo

Appena Tsukki torna dal bagno, Tobio gli lancia un'occhiataccia.
T/n dà una gomitata a suo fratello. "Sii gentile e saluta almeno."
Il gemello sbuffa e borbotta:"Ciao, Tsukishima."
"Ma guarda chi si rivede. Buon pomeriggio, Re del campo." Il biondino sogghigna davanti al ragazzo. T/n spalanca gli occhi.
Aveva imparato dalle scuole medie che Tobio odia quel nome, non vuole essere chiamato così da nessuno, e Tsukishima l'aveva appena fatto, come molti altri dei suoi ex compagni del club di pallavolo delle medie.
"Tsukishima, chiudi quella cazzo di bocca." Sbotta la ragazza sedendosi davanti al suo computer portatile. Quattrocchi è sorpreso dalla rabbia nella voce e negli occhi della piccoletta. Prima era così spensierata e serena, dopo quel nome dato a suo fratello il suo umore era del tutto cambiato.
A causa dell'improvviso sbalzo di emozioni, Tsukki sta effettivamente zitto, è quasi spaventato da T/n.
Il gemello sale in camera sua e i compagni di banco rimangono da soli.
"Hey, sei arrabbiata perché ho chiamato Re del campo tuo fratello?" Il biondo le chiede. La ragazza si gira, ha uno sguardo che emana l'evidente rabbia.
"Secondo te?" Gli bisbiglia indietro, per poi continuare a lavorare alla presentazione. Tsukishima non sa come rispondere, è molto sopreso dalla reazione di T/n.
"Pensavo non ti importasse di lui, dato che tuo fratello riceve molte più attenzioni di te." Borbotta sostenendosi la testa col palmo della mano destra. La ragazza si gira, ancora più infastidita. "Per quanto la cosa mi faccia stare male, io voglio tanto bene a mio fratello e se..." si ferma per lasciar uscire un sospiro dalla sua bocca. "Se avessi saputo che anche a te piace chiamare Tobio con quel nome non avrei mai pensato di baciarti."
Tsukki apre gli occhi di poco, è ancora più sorpreso. Poi guarda in giro per la casa imbarazzato, non voleva che la ragazza fosse arrabbiata con lui. "Scusa, non pensavo fosse un tasto così sensibile anche per te, di solito lo chiamo così solo per puro divertimento."
T/n non risponde, rimane imbronciata a guardare il computer. Il biondino inclina la testa e cerca gli occhi della sua compagna di banco.
"Piccoletta... dai rispondi." Le bisbiglia con un tono di voce giocoso. "E dai, mi dispiace, non volevo far arrabbiare la mia piccoletta." Tsukki si avvicina al viso T/n, che in quel momento stava trattenendo un sorrisetto.
"Sai anche tu che non puoi rimanere arrabbiata per sempre con me, non puoi resistermi." Le sussurra.
Tsukishima improvvisamente posa dolcemente un bacio sulla guancia destra della ragazza, poi un altro e un altro ancora. Nel mentre il biondino fa scorrere il suo braccio attorno ai fianchi di T/n. La mano di quattrocchi accarezza delicatamente il fianco sinistro della sua compagna di banco, che inizia a ridacchiare dal leggero solletico che sentiva.
La piccoletta prende con entrambe le mani il viso di Tsukki e posa le sue labbra su quelle del ragazzo.
"Ok, hai vinto. Ma adesso andiamo avanti con la presentazione, va bene?" Gli dice dopo il loro bacio. Tsukishima emette un mugolìo per cercare di esprimere il suo disaccordo, ma poi dà retta alla ragazza un po' riluttante.

Il giorno della presentazione, quando è il turno dei due compagni di banco, tutto va alla perfezione; T/n aveva anche stampato le foto fatte in quel posto che lei riteneva speciale, così che le potesse passare in giro per la classe.
E quando arriva il momento di dare queste fotocopie e farle girare per l'aula, improvvisamente la ragazza si chiede se per sbaglio anche la foto di Tsukishima fosse andata in stampa. Allora inizia a cercare quella fatidica foto e la trova.
"Hey" bisbiglia lei al biondino. "Per sbaglio ho stampato la tua foto, facci quel che vuoi, buttala, non so." Gli dà la fotocopia in mano.
Tsukki guarda la sua compagna di banco e poi sussurra:"Buttarla? Sono uscito troppo bene in questa foto, sarebbe un peccato buttarla." Quattrocchi si ferma un attimo e scruta la ragazza dall'alto al basso. "Inoltre hai scattato tu questa foto, come potrei mai buttarla?"
T/n arrossisce e sorride leggermente al ragazzo. La voglia di baciarlo in quel momento era incontrollabile, ma i due erano in classe, non potevano mica baciarsi lì davanti a tutti, dovevano resistere.