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Isabella si preparò per la giornata, indossando uno degli abiti scelti dalla madre. Si guardò allo specchio e vide riflessa l'immagine di una ragazza che sembrava appartenere a quel mondo, ma che dentro di sé sentiva una ribellione crescente. Decise di fare una passeggiata nel parco vicino, un piccolo rifugio dove poteva almeno fingere di essere libera, anche se solo per qualche ora.

Camminando tra gli alberi, Isabella si perse nei suoi pensieri. Desiderava qualcosa di più, qualcosa di autentico. Sognava un amore che le facesse battere il cuore, che la facesse sentire viva. Ma come poteva sperare di trovare qualcosa del genere in un mondo che sembrava aver deciso ogni aspetto della sua vita?

Mentre passeggiava, vide in lontananza un gruppo di ragazzi della sua età. Ridevano e scherzavano, apparentemente ignari delle preoccupazioni che affliggevano Isabella. Uno di loro catturò la sua attenzione. Era diverso dagli altri, non tanto per l'aspetto, ma per l'atteggiamento. Sembrava libero, spontaneo, come se non fosse legato alle stesse aspettative che gravavano su di lei.

Per un attimo, Isabella si chiese cosa significasse veramente essere liberi. Forse, pensò, la libertà non era una questione di luoghi o circostanze, ma di scelte. Forse doveva trovare il coraggio di seguire il suo cuore, di cercare la sua strada, anche se ciò significava allontanarsi dalla vita che le era stata preparata.

Con questo pensiero, Isabella decise che avrebbe fatto tutto il possibile per scoprire chi era veramente e cosa desiderava dalla vita. Tornò a casa con una nuova determinazione. Sapeva che la strada sarebbe stata difficile, ma per la prima volta, si sentiva pronta a lottare per ciò che voleva davvero.

Tra due mondi|| UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora