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Dopo la loro cena improvvisata, Niccolò prese la mano di Isabella e insieme iniziarono a camminare verso Trastevere. Le strade di Roma, immerse nella penombra della sera, erano ancora vive e vibranti, con la gente che riempiva i vicoli stretti e le piazze.

«Ti va di fare una passeggiata?» chiese Niccolò, stringendole la mano un po' più forte.

Isabella annuì, il cuore ancora battente per l'emozione del loro primo bacio. «Sì, mi piacerebbe molto.»

Camminarono senza fretta, lasciandosi trasportare dall'atmosfera unica di Trastevere. Il quartiere era un labirinto di vicoli acciottolati e luci soffuse che creavano un'atmosfera intima e accogliente. Ogni angolo aveva una storia da raccontare.

Arrivati sulla visione del LungoTevere, si fermarono davanti a un lungo ponte costellato di lucchetti. Isabella si avvicinò, osservando con meraviglia i piccoli simboli d'amore che altre coppie avevano lasciato. «Quanti ce ne sono…», mormorò.

Niccolò le si avvicinò, osservando insieme a lei il luccichio dei lucchetti sotto la luce della luna. «Un giorno, ne metteremo uno anche noi», disse a bassa voce, con una promessa implicita nelle sue parole.

Isabella si voltò verso di lui, gli occhi scintillanti di emozione. «Davvero lo pensi?»

«Sì, lo penso davvero», rispose Niccolò, guardandola con serietà. «E sarà il lucchetto più bello e luccicante di tutti.»

Si scambiarono un sorriso, e in quel momento Isabella sentì una connessione profonda con lui. Non era solo un gesto simbolico, era la promessa di un futuro insieme, qualcosa di cui non era mai stata così sicura prima di allora.

Dopo aver passato qualche minuto a osservare il Tevere che scorreva lento sotto di loro, ripresero la loro passeggiata, immergendosi nei vicoli stretti e pittoreschi di Trastevere. Le luci calde delle osterie si riflettevano sulle strade, e il suono della musica dal vivo proveniva da qualche bar nascosto.

«Sai che non sono mai stata qui prima?» disse Isabella, guardandosi intorno meravigliata.

«Davvero? Trastevere è un posto magico», rispose Niccolò, fermandosi un attimo per guardarla negli occhi. «Sono contento di essere io a fartelo scoprire.»

Continuarono a camminare, parlando di tutto e di niente, godendosi la compagnia reciproca. Arrivarono infine in una piccola piazza, dove si fermarono davanti a un bar all'aperto.

«Ti va uno spritz?» chiese Niccolò, indicando i tavolini pieni di gente che sorseggiava il famoso aperitivo.

Isabella fece una smorfia curiosa. «Non l'ho mai assaggiato, ma c'è sempre una prima volta.»

Si sedettero e ordinarono due spritz. Quando i bicchieri arrivarono, Isabella osservò il liquido arancione con interesse. «Sembra forte», commentò, portando il bicchiere alle labbra.

Niccolò la osservò con un sorriso mentre lei prendeva un piccolo sorso. Isabella aggrottò la fronte per un attimo, poi si lasciò sfuggire una risata. «È strano, ma mi piace!»

«È un po' come questa serata», disse Niccolò, sollevando il bicchiere per un brindisi. «Inaspettata, ma perfetta.»

Isabella annuì, sollevando anche lei il bicchiere. «Alla nostra serata perfetta», brindò, sentendosi completamente libera e felice come non mai.

La serata si concluse con loro che camminavano lentamente verso casa, mano nella mano, senza bisogno di dire molto. Sapevano entrambi che quella notte sarebbe rimasta impressa nei loro cuori per sempre, un ricordo indelebile di una serata speciale sotto il cielo di Roma.

Tra due mondi|| UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora