Isabella era seduta sul bordo del letto, lo sguardo fisso sul pavimento. Il silenzio riempiva l'aria, rotto solo dal lieve fruscio delle lenzuola quando Andrea si avvicinò, sedendosi accanto a lei.
Con un gesto delicato, Andrea allungò la mano, accarezzando la guancia di Isabella. "Ehi, tutto bene?" le chiese con voce dolce, ma preoccupata. I suoi occhi cercavano i suoi, ma Isabella sembrava evitargli lo sguardo.
"Sto bene," rispose lei, quasi sottovoce, senza la solita vivacità nella voce. Andrea, però, non era convinto. Conosceva troppo bene Isabella per credere a quelle parole. Sapeva che dietro quel "niente" si nascondeva qualcosa di più profondo.
"Andiamo, lo sai che con me puoi parlare di tutto" disse lui, cercando di mantenere un tono rassicurante. Le sue dita si fermarono sul mento di Isabella, sollevandole delicatamente il viso per incrociare i suoi occhi con i suoi. "Che c'è che non va?"
Isabella rimase in silenzio per qualche istante, la sua mente affollata da pensieri contrastanti. Sapeva che Andrea meritava la verità, ma temeva di ferirlo. Tuttavia, la sua insistenza, così dolce e paziente, la convinse ad aprirsi.
"Andrea..." cominciò, la voce tremante. "C'è... c'è un'altra persona. Sto iniziando a provare qualcosa per un altro ragazzo."
Per un attimo, il tempo sembrò fermarsi. Le parole di Isabella risuonarono nella testa di Andrea come un eco lontano, difficile da accettare. Il suo cuore sembrò fermarsi, e una sensazione di vuoto si diffuse nel suo petto. Non era preparato a una simile confessione. Si allontanò leggermente, come se cercasse di capire meglio quello che aveva appena sentito.
"Un altro ragazzo?" chiese incredulo, mentre Isabella abbassava di nuovo lo sguardo, incapace di sostenere i suoi occhi pieni di dolore.
"Sì... mi dispiace," sussurrò lei, le lacrime che cominciavano a riempirle gli occhi. " non volevo farti del male ma io questo futuro matrimonio non l'ho mai sentito mio, io non ti amo Andrea."
Andrea la guardò, sentendo il dolore mescolarsi a un senso di inevitabilità. Aveva sempre saputo che l'amore poteva essere fragile, che a volte le cose non andavano come sperato. Ma vederla così, sul punto di piangere, lo fece sentire piccolo, impotente di fronte alla forza dei sentimenti che lei provava per un altro.
Ma nonostante tutto, non poteva arrabbiarsi con lei. L'amava troppo per farle del male, anche solo con le parole. Invece, fece l'unica cosa che gli sembrava giusta in quel momento: l'abbracciò.
Le sue braccia si avvolsero attorno a Isabella con una tenerezza che le spezzò il cuore. Lui non la stava giudicando, non la stava respingendo. L'amore che provava per lei era ancora lì, intatto, nonostante tutto.
"Va tutto bene, Isa," sussurrò Andrea, la voce calma anche se dentro sentiva il cuore spezzarsi. "Se davvero ti piace questo ragazzo... allora devi seguire il tuo cuore. Io... io ti amo, e proprio per questo ti lascerò andare."
Isabella scoppiò in lacrime, stringendosi forte a lui. "Grazie... grazie Andrea. Sei una persona meravigliosa, e mi dispiace tantissimo."
"Dai, non dire così," rispose lui, accarezzandole i capelli. "Voglio solo che tu sia felice. E se lui è quello che può renderti felice, allora... allora ti accompagnerò io da lui."
La sorpresa si mescolò alla gratitudine negli occhi di Isabella. Non avrebbe mai immaginato che Andrea potesse reagire in questo modo, con così tanta generosità e amore. Lo abbracciò di nuovo, più forte, sentendo quanto sarebbe stato difficile lasciarlo andare, ma anche quanto fosse la cosa giusta da fare.
Andrea si alzò, prendendo le chiavi della sua moto. "Andiamo, ti porto da lui."
Isabella annuì, asciugandosi le lacrime. Uscirono dalla sua stanza, chiudendo la porta dietro di loro come a simboleggiare la fine di qualcosa, ma anche l'inizio di un nuovo capitolo.
Durante il viaggio in moto, il silenzio tra di loro era carico di emozioni non dette. Isabella si teneva stretta ad Andrea, consapevole che quello sarebbe stato l'ultimo momento in cui avrebbe sentito il calore del suo corpo così vicino al suo. Sentiva il vento sferzarle il viso, asciugandole le lacrime residue, mentre i pensieri si affollavano nella sua mente. Andrea, invece, era concentrato sulla strada, il cuore diviso tra il dolore della perdita e la consapevolezza di star facendo la cosa giusta.
Arrivarono a San Basilio, fermandosi sotto casa di Niccolò. Isabella scese dalla moto, il cuore che batteva all'impazzata. Andrea la seguì con lo sguardo mentre lei si avvicinava al portone. Dopo qualche istante, Niccolò apparve sull'uscio, sorpreso nel vederli lì insieme. I suoi occhi si spostarono da Isabella ad Andrea, il viso contratto in un'espressione confusa.
Andrea, che aveva osservato la scena a distanza, si avvicinò. "Niccolò, prenditi cura di lei," disse, la voce seria ma gentile. Non c'era rancore nelle sue parole, solo la sincera speranza che Isabella potesse essere felice, anche se non con lui.
Niccolò annuì, il viso che si illuminava. "Grazie, Andrea. Non so cosa dire... ma prometto che farò del mio meglio."
Andrea annuì a sua volta, accennando un sorriso triste. "Lo so. Lei merita il meglio."
Isabella si voltò verso Andrea, le lacrime che brillavano di nuovo nei suoi occhi, ma questa volta erano lacrime di gratitudine. Si avvicinò a lui e lo abbracciò ancora una volta, forte.
"Grazie di tutto," sussurrò lei.
Andrea accese il motore e si allontanò, lasciando Isabella e Niccolò da soli. Quando il rumore della moto si affievolì, Niccolò avvolse Isabella tra le sue braccia, stringendola forte contro di sé.
"Mi sei mancata così tanto," sussurrò lui, baciandole i capelli. Isabella chiuse gli occhi, sentendosi finalmente a casa.
"Anche tu mi sei mancato," rispose lei, mentre il loro abbraccio diventava ancora più stretto.
In quel momento, sotto il cielo di San Basilio, Isabella capì che aveva fatto la scelta giusta. E mentre si stringeva a Niccolò, sapeva che quella era solo l'inizio di un nuovo capitolo della sua vita che neanche la sua famiglia avrebbe potuto più separare.
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Tra due mondi|| Ultimo
FanfictionIsabella, una ragazza di 16 anni, è cresciuta tra i lussi e le aspettative della sua famiglia benestante dei Parioli. Fin da bambina, il suo destino sembra segnato: a 18 anni dovrà sposarsi con un uomo scelto dai suoi genitori. Niccolò, un ragazzo...