15.

66 7 4
                                    

Le giornate di Isabella erano ormai scandite da una routine in cui la finzione si era radicata così profondamente da sembrare quasi reale. Davanti alle loro famiglie, con pa complicità di Andrea sorridevano, si scambiavano sguardi complici e gesti affettuosi, ma appena si trovavano soli, lei volava da Niccolò.

Niccolò.
Ogni volta che lo vedeva il suo cuore si riempiva di gioia. Il loro legame si era fatto sempre più intenso, e con ogni momento trascorso insieme, Isabella sentiva che il suo cuore apparteneva completamente a lui. La casa di Niccolò era piccola, ma accogliente, e i colori caldi delle pareti contribuivano a creare un senso di intimità che li avvolgeva ogni volta che si incontravano.

Stesi sul divano, si coccolavano ridendo piano mentre il sole tramontava oltre la finestra. Le loro mani erano intrecciate, e ogni tanto Niccolò le sfiorava il viso con delicatezza, come per assicurarsi che fosse davvero lì con lui. Il tempo sembrava fermarsi quando erano insieme, e i problemi del mondo esterno svanivano come neve al sole.

"Piccola" sussurrò Niccolò, interrompendo il silenzio che li avvolgeva dolcemente.

"mh?" rispose lei, girandosi verso di lui mentre continuava ad accarezzarlo

Lui la guardò intensamente per un momento, come se stesse cercando le parole giuste. "Sai quanto sei importante per me, vero?" iniziò, la voce seria, ma carica di emozione. "Ogni volta che siamo insieme, tutto il resto sparisce, e in quei momenti mi rendo conto che non voglio più vivere senza di te."

Isabella sentì il cuore battere più forte.

"Per questo" continuò lui, si prese un attimo per raccogliere il coraggio, poi proseguì: "Vuoi diventare ufficialmente la mia Wendy? La mia compagna, la mia fidanzata?"

Isabella lo guardò sorpresa, gli occhi che brillavano di commozione. Wendy era il soprannome che Niccolò le aveva dato dopo che, durante uno dei loro primi appuntamenti, avevano guardato insieme "Peter Pan". Niccolò l’aveva scherzosamente chiamata Wendy per la sua dolcezza e la sua capacità di mantenere tutti uniti, come faceva il personaggio con i Bambini Sperduti. Da allora, quel nome era diventato un simbolo del loro legame speciale, un ricordo che li univa in un modo profondo e unico.

"Niccolò..." sussurrò lei, emozionata. "È davvero quello che vuoi?"

"Più di qualsiasi altra cosa," rispose lui con convinzione. "Voglio che siamo ufficialmente noi due, senza più finzioni o segreti. Voglio che tu sia la mia Wendy, non solo nei nostri momenti insieme, ma anche davanti al mondo"

"Lo voglio anch'io, Niccolò,"

Tra due mondi|| UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora