8. They Know

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Abbey's Pov

«Ti dai da fare eh.» arrivo in spiaggia, vedendo che Road prepara l'allestimento della gara come tutti gli altri su questa spiaggia.

Oggi è il fortunato giorno di Road. Il giorno in cui quasi tutti i surfisti teenager di Malibu si riuniscono in sfide che ne valgono la reputazione e, forse, un giorno, anche la carriera.

Road si volta verso di me e non posso non notare i lividi e i tagli sulla faccia. La mia espressione cambia rapidamente.

«Che cazzo ti hanno fatto, Road?»

«Niente che ci può servire in questo momento. Ora, parliamo della tua assenza di oggi.» incrocia le braccia al petto.

Assumo un'espressione confusa, cercando di nascondere la verità.

Non c'è nulla di male nel dire che la sveglia non mi è suonata e che ho bruciato un uovo, ma la conversazione andrà a finire a ieri sera, quindi di conseguenza parlare della mia finta serata a casa a scrollare i tiktok.

«Bè, non vedo come anche questo possa essere di nostro aiuto, adesso.» dico, aiutandolo a montare delle bandierine. «E poi, era un assenza come tutte le altre quarantamila che ho fatto. Che ha questa di così speciale?»

Non lo guardo, mi scapperebbe da ridere.

Scommetto che in questo momento starà facendo mille facce per cercare di capire se sto dicendo la verità o no.

«Sei un mistero Abbey Rooney.» sorride Road, preso però a creare bandierine.

Sorrido di rimando. Non perché lui mi faccia sorridere, ma perché non vedo una bandierina che monta nel verso giusto.

«Posso aiutarvi in qualche modo?» una ragazza si avvicina a noi. Ha i capelli castani e un cappellino verde militare sulla testa.

«Non c'è ne è bisogno.» dice Road, ma io non lo assecondo.

«Io invece credo proprio di sì.»

Road mi guarda di traverso, cercando di assumere un sorriso davanti alla ragazza.

«Bene. Che bisogna fare?» chiede, mettendosi già all'opera.

«Ti sembra strano se ti dicessi che dobbiamo solamente montare delle bandierine per i tramezzini?» vorrei chiudermi nelle spalle dall'imbarazzo.

La ragazza scuote la testa, sorridendo. «Bè, a dir la verità mi aspettavo allestire chissà che o ripulire le tavole da surf, ma se bisogna fare questo, tocca farlo.»

Mh, mi piace.

«Sono Abbey, comunque.» dico, porgendole il cestino con dentro gli stuzzichini su cui poi andrà messa una bandierina ciascuno.

«Ah, si scusa. Non mi sono presentata, sono Brooke.» 

Forse è nuova o forse semplicemente fa parte di un gruppo che, come quello di me, Road e Kyle, non è molto conosciuto.

«Piacere di conoscerti Brooke. Lui è Road.» dò una piccola spinta a Road che fin'ora non ha voluto aprire bocca.

Brooke lo saluta e si sistema il cappellino quando vede che Road si limita ad annuire. La ragazza sospira, cercando di mantenere un sorriso.

«Cominciamo?» chiede, piena di energia.

Ci mettiamo all'opera, come se montare questi stupidi bastoncini fosse la cosa più difficile sulla faccia della terra. Brooke se la cava, mentre io e Road continuiamo a lanciarci occhiate e chiederci se le stiamo montando bene.

Brooke fortunatamente non si accorge di nulla, perciò ce ne freghiamo e proseguiamo nel nostro -fallito- intento.

«Lo so che aspettavate solo me!» urla un ragazzo, che arriva da un'altra parte della spiaggia con due casse grandi per la musica. 

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