15. Troveremo il modo

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Brooke's Pov

«Non mi scuso per il disordine. Se vuoi la porta è li.» dice Abbey, indicando l'ingresso.

«Non mi dà fastidio, tranquilla.» dico, orientandomi dentro casa sua.

Le stanze sono piccole, ma tante. In ogni singola stanza sembra che c'è stata una guerra. Cose sparse ovunque, lattine di coca cola per terra, mobili in disordine...

Come fanno a vivere qua?

«Non fare caso a tutto questo, di solito è peggio.» spiega.

«Mi ero convinta a mettere tutto apposto prima che rientrasse mamma, ma poi sei arrivata tu.»

«Che stronza.» spalanco la bocca, spingendola scherzosamente.

Abbey sorride, «Cogliona.» continua.

«Ma si, continua a prendermi per il culo. Poi non accetto scuse quando vedrai come ti vestirò per bene per la serata.» la scaccio via.

«Vedremo.»

Abbey sale le scale, così io la seguo. Arriviamo al piano di sopra, dove il casino che c'era al piano di sotto è raddoppiato.

In questo piano sono presenti solo tre stanze. La carta da parati è rovinata e noto anche delle colature sul soffitto. Tuttavia, l'arredamento, seppure travolto dal disordine, non è niente male.

«Non criticare la mia stanza» dice Abbey, aprendo l'unica porta isolata tra le altre.

Appena entro, noto subito un letto ad una piazza e mezzo, piazzato sotto la finestra. Sui comodini, ai lati del letto, una confusione tra fili per il carica batterie e fili delle cuffiette, intrecciati come un tutt'uno. Solo il colore a fare la differenza. Alcuni cassetti sono aperti, ma Abbey li richiude subito.

Non posso non notare i vestiti sparsi in ogni angolo della camera e il portatile posto per terra, pronto per essere calpestato.

«Interessante il tuo modo di mettere in ordine.» scherzo, sedendomi sul suo letto.

Mi aspettavo di sprofondarci dentro, ma il materasso risulta duro come una roccia.

«Che razza di letto è questo?» chiedo.

«Ci devo dormire io, non tu, Brooke.» mi ricorda, sedendosi per terra.

Bè mi aspettavo ci sedessimo su una sedia o sul letto, ma va benissimo anche per terra.

«Forza, fammi vedere quale schifo hai portato per convincermi.»

«Schifo, intanto, lo dici a qualcun altro. E non sono quel tipo di ragazza che si mette in bikini a delle cazzo di feste giusto per scoparsi tre persone contemporaneamente.»

Abbey fa una faccia disgustata, seguita da un volto maligno.

«Fammi vedere, allora.» ripete.

Prendo la borsa e da essa faccio uscire tre vestiti, di cui uno che metterò io.

«Dio, già non mi piacciono.» si copre le mani con il viso.

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