11. P1. You gonna run game, it don't ever run you, uh

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Holden's Pov

Il buongiorno non è mai presente in questa casa.

Tant'è che neanche il tempo di aprire occhio che qualcuno bussa forte alla porta di casa.

Kevin si sveglia insieme a me e notiamo che Barney non è più vicino a noi.

«Sarà Barney che si è dimenticato le chiavi?» ipotizza Kevin.

«Oppure la polizia ha finalmente capito dove vivo.» sparo.

Un minuto di silenzio basta a capire che nessuno dei due sa qualcosa.

«Vai tu ad aprire.» dico, prima che lui dica qualcosa.

«Cazzo, te lo stavo per chiedere a te.» sbuffa, alzandosi.

«No,no, devo andare a cercare un nascondiglio non si sa mai.» dico.

Kevin va verso la porta e la apre senza esitazione.

«Se sono loro, allora mandali a fanculo.»

«Peggio...» dice Kevin, prima di essere scansato da una spinta per liberare il passaggio.

Dalla porta esce Abbey, infuriata, che senza pensarci troppo viene verso di me.

Lei rispetto alla polizia ha impiegato due secondi a trovarmi.

«Cosa non hai capito della parola, v-a-f-f-a-n-c-u-l-o?» scandisce bene le parole.

«Bè, mi sembra che tu abbia detto, f-a-i-i-l-t-u-o-c-o-m-o-d-o.»

Abbey sospira, come se stesse per scoppiare in una risata nervosa.

«Stavo pensando...» si siede comodamente sul divano. «...forse il bambino qua sei tu, Holden.»

«Spiegati.»

«Sei un moccioso che non fa altro che fare scherzi alla gente, solo per cambiare la loro cazzo di vita da un giorno all'altro e rovinarla.» mi urla in faccia.

«Si calmi signorina.»

«Tu. Non ti devi più avvicinare ai miei amici.» sputa.

«Perchè, sennò che fai?»

Ora è lei a essere in vantaggio. Si avvicina sempre di più a me, solo che io resto fermo immobile. A braccia e gambe aperte sul divano. Comodo, finché non attira del tutto la mia attenzione.

«Che faccio? Cazzo, potrei fare di tutto, e comincio dai tuoi amichetti.» indica Kevin, l'unico presente in questa stanza.

«Divertente.» dice Kevin e come se nulla fosse alza Abbey con facilità e la trasporta alla porta per cacciarla di casa.

Ma lei, per quanto è una rompiscatole, tira un calcio alla gamba di Kevin, che quest'ultimo la lascia cadere.

«Qualunque passo voi facciate, lo faccio anche io. Dovunque voi arriviate con i vostri cazzo di progressi, ci arriverò anche io. E prima o poi rovinerò le vostre cazzo di vite.» puntualizza, prima di togliersi le mani di Kevin di dosso e uscire dalla porta di casa con la stessa naturalezza e cui è entrata.

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