Chapter 2 - The footballer

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Calum Hood era un calciatore, da tre anni a questa parte aveva realizzato il sogno sogno di una vita, giocare nella A-League australiana.

Aveva debuttato nella A-League con la sua squadra a soli sedici anni, lasciando tutti i tifosi sorpresi già dalla prima partita svolta, dato che anche se era entrato solo per gli ultimi cinque minuti, fece un goal straordinario. Da quel giorno diventò un idolo per tutta la tifoseria.

Calum aveva tutto quello che un ragazzo di diciannove anni sognava: soldi, donne, poteva permettersi qualsiasi cosa. Tutti volevano essere come lui, tutti lo invidiavano, gli invidiavano soprattutto la ragazza, Victoria Evans, una modella di fama internazionale.

Che poi in realtà lui la detestava, non erano una vera coppia, si facevano vedere insieme insieme solo davanti ai riflettori per farsi pubblicità a vicenda, questo per volere dei manager. Di fatto lui poteva farsi chi voleva e lei anche, infatti quando erano lontano dai riflettori nessuno gli vietava di andare con altre ragazze, occasionalmente ovviamente e perchè no, anche con Victoria se era necessario, tanto sempre sesso occasionale era.

Il ragazzo però si sentiva vuoto, non era del tutto felice e non ne capiva il motivo... Insomma aveva tutto quello che si potesse mai desiderare, si tutto...tranne l'amore.

Ma Calum Hood non si innamora, diceva lui, e non lo farà mai. Però quando Rose era vicino a lui mentre si urlavano addosso dopo l'ennesima litigata si sentiva....strano, e no, non era rabbia, era qualcosa di strano, qualcosa che lo faceva continuare a tormentarla solo per avere l'attenzione della ragazza...ma cosa? Orgoglioso com'era non lo avrebbe mai detto a nessuno.

Già Rose... Ma dove caspita era finita? Non lo avrebbe mai ammesso però lui si sentiva un po' responsabile della fuga della ragazza, anche se in verità Luke non aveva mai detto a nessuno il motivo dell'abbandono.

Ma perché gli importava così tanto? Lei se ne era andata ormai da un anno e a lui non doveva importare un bel niente, anzi doveva esserne solo felice, niente più urla e litigi.

Quella mattina decise di uscire perché si stava annoiando.

"Ragazzi io esco"- annunciò

"Va bene ma torna in tempo per la cena, non ti aspetteremo come l'ultima volta "- gli urlò Ashton

Calum alzò gli occhi al cielo, l'altra volta era ritornato tardi perché era....occupato ecco, e provate a immaginare come.

Uscì per le strade di Sydney cercando di non farsi riconoscere, affollate com'erano, non gli risultò molto difficile, si qualche tifoso lo aveva fermato per fare foto, ma ormai era abituato.

Continuò a girare fin quando non vide un negozio di abbigliamento, notò che era lo stesso che gli aveva suggerito un suo compagno di squadra: 'C'è una commessa strafiga, se potessi me la porterei a letto' diceva.

Preso dalla curiosità entrò, infondo il fine settimana avrebbe avuto la festa della squadra, a cui doveva portare puntualmente Victoria, e gli serviva una camicia nuova, no?

***

Eccomi qua con il secondo capitolo, ditemi cosa ne pensate e se vi piace stellinate✨

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