capitolo 15

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*Pov Rodrigo*

Sin da quando era arrivato il mio cuore era impazzito dall' angoscia e da un senso di malessere che albergava dentro di me e mi distruggeva.

Avevo indetto quel banchetto per togliermi dalla testa ogni traccia di distruzione, per scollegare la spina e per dimenticare un pò. Per far tornare in vita il vecchio Rodrigo senza scrupoli ma non ci sono riuscito.

Adesso sto uscendo da questa sala e sono diretto in una stanza un pò più piccola per far si che il sacerdote mi dica ciò che ha bisogno di dirmi e se ne vada. 

Rodrigo: In che modo posso ubbidirla? *chiesi fingendomi cortese anche se non vedevo l'ora che se ne andasse*

Era arrivato come un simbolo di castigo divino e tutto ciò stava iniziando a farmi male, infondo a nessuno piace capire chi si è davvero.

Il parroco mi guardò, in mano il rosario come se stesse cercando di mantenere la calma mentre io rimasi alzato

Padre Cristoforo: Vengo a proporle un atto di giustizia e a pregarla d'una carità. Degli uomini di mal affare hanno messo innanzi il vostro nome  per far paura a un povero curato, e impedirgli di compire il suo dovere, e per soverchiare due innocenti. Lei può, con una parola, rimettere tutto apposto. Lo può; e potendolo... la coscienza, l'onore... *mi disse guardandomi e con tono supplichevole*

Rodrigo: Lei mi parlerà della mia coscienza, quando verrò a confessarmi da lei. In quanto al mio onore, ha da sapere che il custode ne son io e solo io *dissi, le sue parole non mi avevano minimamente offeso, credevo che l'onore, specialmente il mio, fosse già sfumato da tempo ma ciò non potevo lasciare che si vedesse*

Padre Cristoforo: Se ho detto cosa che le dispiaccia, è stato certamente contro la mia intenzione. Mi corregga pure, mi riprenda, se non so parlare come si conviene; ma si degni di ascoltarmi *mi disse*

Rodrigo: Insomma, padre,  io non so quel che lei voglia dire: non capisco altro se non che ci dev'essere qualche fanciulla che le preme molto. Vada a far le sue confidenze a chi le piace; e non si prenda la libertà d'infastidir più a lungo un gentiluomo *dissi mentre la mia pazienza stava per finire*

Padre Cristoforo: La mi preme, è vero, ma non più di lei; son due anime che, l'una e l'altra, mi premon più del mio sangue. Don Rodrigo! io non posso far altro per lei, che pregar Dio; ma lo farò ben di cuore. Non mi dica di no: non voglia tener nell'angoscia e nel terrore una povera innocente. Una parola di lei può far tutto *disse mentre l'ultima frase mi distrusse completamente e sentì la rabbia esplodere*

Lei era spaventata da me? Io l'avevo terrorizzata..? Certo non mi aspettavo di essere il miglior uomo del mondo ma..non volevo farle questo effetto. L'unica cosa che avrei voluto davvero era amarla ma non potevo far nulla, non potevo neanche urlarlo al mondo intero perchè sarebbe stato uno scandalo se mi avessero sentito ed io non avevo intenzione di rovinarla ancora.

Rodrigo: Ebbene, la consigli di venire a mettersi sotto la mia protezione. Non le mancherà più nulla, e nessuno le farà più del male *dissi per poi accorgermi di aver sbagliato a parlare*

Padre Cristoforo: La vostra protezione?! E' meglio che l'abbiate detto a me. Se lei si mettesse davvero sotto la sua protezione sarebbe rovinata! *disse il prete mentre i suoi occhi bruciavano di rabbia*

Rodrigo: Come parli, frate?... *dissi mentre una faccia sconcertata si dipingeva sul mio volto*

Padre Cristoforo: Parlo come si parla a chi è abbandonato da Dio, e non può più far paura. La vostra protezione! Sapevo bene che quella innocente è sotto la protezione di Dio; ma voi, voi me lo fate sentire ora, con tanta certezza, che non ho più bisogno di riguardi a parlarvene. Lucia è sicura da voi: ve lo dico io povero frate; e in quanto a voi, sentite bene quel ch'io vi prometto. Verrà un giorno... *disse quasi urlando, mi indicò col dito e con furia lo puntò nella mia direzione mentre continuava ad inveire contro di me*

Aveva detto il suo nome...quel suo bellissimo nome che come uno spillo si conficcava nel cuore. Dovetti ricacciare indietro delle piccole gocce di cristallo per non far capire nulla a nessuno e lasciai al vecchio Rodrigo di riemergere.

Rodrigo:  Esca da questa casa! Ora! Non le permetto di parlarmi così! *urlai più per liberarmi che per difendermi, lo interruppi ma non mi interessava*

Gli presi il braccio che furiosamente puntava davanti a me e lo strinsi forte nella mia mano mentre lo spingevo verso l'uscita con l'anima in fiamme e il cuore sanguinante.

Obsessed with you/ Lucia x Don Rodrigo FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora