capitolo 39

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*Pov Lucia*

I miei occhi balzarono dall'Innominato a Rodrigo per qualche secondo per poi vedere gli abiti dell'Innominato impregnarsi di sangue.

Rodrigo si guardò intorno e mi prese la mano, guardandomi.

Rodrigo: Corri ok? *mi disse*

Rodrigo: Presto arriveranno qui tutti i suoi uomini e non devono trovarci *aggiunse*

Lucia: Va bene...*dissi*

Sentì l adrenalina scorrermi addosso, strinsi la mano di Rodrigo e al suo via iniziammo a correre.

Aveva iniziato a piovere da poco ma noi ci bagnammo lo stesso.

Corremmo il più velocemente possibile senza voltarci come due amanti durante una fuga d'amore.

In una mano tenevo il vestito mentre nell altra stringevo la sua mano.

Atteversammo il bosco sotto quelle nuvole che, dall alto volevano giudicarci, e in men che non si dica ci ritrovammo nella sua carrozza.

Rodrigo: Partite, veloce *disse al cocchiere per poi battere la mano sulla carrozza*

Mi guardai intorno per poi posare lo sguardo su di lui, i nostri petti si alzavano e abbassavo all unisono, un sorriso si stampò sui nostri volti.

Lo guardai mentre lui si tolse il cappello e mi guardò, si avvicinò a me e portò la sua mano alla mia guancia per togliere i capelli che si erano appicicati ad essa.

Arrossì per quel gesto e lo guardai

Lucia: Grazie...per avermi salvato..*dissi piano*

Rodrigo: Non devi ringraziarmi Lucia..io lo rifarei ancora...tante altre volte ancora *disse lui*

Mi guardò con sguardo perso e pervaso dal desiderio.

Portò la sua mano sul mio petto e si avvicinò piano ad esso

Avvicinò le labbra al mio collo e ci lasciò dei baci mentre la mano finì sulla chiusura del mio vestito, la sciolse con delicatezza, filo dopo filo mentre la sua bocca diventava un veleno per la mia mente.

Mi sentì stordita e reclinai la testa all indietro per poi incontrare il suo sguardo appena lui risalì sulla mia figura

Rodrigo: Se non lo vuoi fermami *mi sussurrò*

Eppure io non volevo che lui si fermasse.

Mi tolse il vestito e mi lasciò completamente nuda e alla sua mercè

Vidi i suoi occhi illuminarsi mentre i miei si riempirono di una leggera vergogna per ciò che sarei potuta sembrare ai suoi occhi.

Rodrigo: Sei spendida, non capisco come io abbia fatto a privarmi di tutta questa bellezza fino ad adesso *mi sussurrò con dolcezza come se avesse sentito il mio pensiero e mi lasciò un bacio leggero sulle labbra per poi scendere sul seno*

Lo baciò con dolcezza e lo chiuse fra le sue mani stringendolo forte.

Ansimai a quel contatto e reclinai la testa all indietro mentre sentì la sua lingua a contatto coi miei capezzoli.

Tutto il mio corpo diventò bollente per via della passione e una scarica di adrenalina si avviò verso un unico centro, in mezzo alle mie gambe.

Lui parve capirlo, I miei occhi si incatenarono ai suoi mentre lo vidi scendere, le sue mani sulle mie gambe pronte a dividerle.

In un attimo lo avvertì fra le mie gambe, la sua lingua si posizionò sul mio clitoride, la stuzzicò piano e velocemente, alternò questi due movimenti mentre io, sotto di lui, ero a corto del mio respiro.

Se n'era andato nell esatto momento che aveva aperto le mie gambe per lui.

Sentì la sua lingua andare sempre più velocemente sul mio punto sensibile e cercai di trattenere le mie grida

Rodrigo: Non trattenerti, voglio sentire tutto di te Lucia *mi sussurrò*

Quella frase aumentò l eccitazione che avevo dentro di me e a cui ero sottoposta ogni volta che incontravo i suoi occhi.

Ansimai per lui mentre la carrozza continuava a muoversi nella pioggia, le mie mani si posizionarono sua testa e continuai ad ansimare e lui continuò ad andare più veloce, mi prese le gambe e le mise sulle sue spalle continuando a rendermi schiava di quel piacere che si stava espandendo in tutto il mio corpo finché non si fermò

Lucia: Cosa...? Perché..? *chiesi stordita e lui mi baciò con passione e prepotenza*

Mi baciò come se pretendesse che quelle labbra fossero sue e nel mentre si spogliò e mi tirò su di sé.

Rodrigo: Mi permetti di essere completamente tuo stanotte? *mi chiese e mi accarezzò il corpo dolcemente mentre le nostre figure venivano illuminate dal chiaro di luna*

Annuì piano e sorrisi. Lui fece lo stesso e mi baciò di nuovo.

Avrei voluto dirgli di più, ma dentro di me si avviò la sensazione che avremmo avuto un altro giorno insieme per dirci ciò che non ci siamo mai detti e che quella notte io sarei stata sua e lui mio.

Mi ritrovai sotto di lui, le sue mani sui miei fianchi, stringevano su di essi per indicare tutta l appartenenza che la voce non poteva rivendicare.

Ed in un attimo lo sentì. Entrò dentro di me con tutta la sua potenza e un grido fuggì dalla mia bocca.

I nostri occhi si cercarono e lui mi rese schiava anche del suo sguardo.

Uscì piano e rientrò con più forza mentre continuava a guardarmi negli occhi.

Più mi guardava più le sue spinte si facevano veloci e rude, più mi eccitavo al suo tocco, più ansimavo per lui, più diventavo sua.

Per tutta la notte, su quella carrozza, diventammo una proprietà dell altro, ci marchiammo in un modo impossibile da togliere sulle nostre pelli, ci nascondemmo lontani dagli sguardi degli indignati che ci avrebbero guardado con disgusto negli occhi e smettemmo di resistere ad una passione a cui sapevamo già che non avremmo mai saputo resistere.

Obsessed with you/ Lucia x Don Rodrigo FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora