Era stato dimesso dall'ospedale, una visita che avrebbe volentieri evitato, ma in chissà quale prassi rientrava e per tale motivo aveva dovuto presentarsi al pronto soccorso. Negli anni aveva sviluppato un odio viscerale per gli odori nauseabondi degli ospedali, a partire dall'onnipresente olezzo di disinfettante.
Fuori dalla struttura trovò una piccola folla di gente ad attenderlo... e ne fu sorpreso, profondamente sorpreso, tanto che finì per dimenticare, quasi all'istante, il disprezzo che provava.
Venne subito assalito da Lucy e Drake, mentre Oscar abbaiava da lontano, tenuto al guinzaglio da Martha Morante in persona, la quale stava rivolgendo tutta una serie di insulti nei confronti del cane, tentando di rammentargli quanto delicata lei fosse. E ciò lo confuse ancora di più. Martha lasciò andare il guinzaglio e Oscar lo travolse con un balzo, leccandogli subito il volto, tra un sospiro stridulo generale di sgomento. Braccio e spalla protestarono, il respiro si mozzò.
«Gab?!»
«Sto bene, Lucy.» e si tirò a sedere, mentre Blaze lo liberava dal peso di Oscar.
Non aveva riportato ferite gravi né fratture, ma si sentiva interamente indolenzito e scricchiolante. Si accorse in quell'istante che Drake era rimasto incollato a lui. Ricambiò il suo abbraccio e la ragazza gli allungò una mano, aiutandolo a rialzarsi.
«Hai promesso.» sussurrò il bambino.
Gabriel sorrise e annuì. «Infatti, sono qui.» sollevò lo sguardo in cerca di Blaze, lo individuò a pochi passi di distanza, Oscar stretto saldamente al guinzaglio, Martha avvinghiata a un suo braccio – la sua smorfia si era sciolta e lo stava fissando con una dolcezza che non aveva mai scorto prima in lei.
E tutta quella dolcezza sembrava essere proprio rivolta a lui. Si sentì arrossire, riuscì a districarsi dalla presa ferrea di Drake, ma Lucy ne approfittò per infilarsi sotto un suo braccio, spalmandosi contro un fianco.
Martha batté le mani. «Ragazzi, suvvia! Abbiamo preparato la cena, no?»
«Nonna!» tuonò Lucy e alzò gli occhi al cielo, infastidita.
«Vorrete mica che diventi immangiabile raffreddandosi!»
«Doveva essere una sorpresa!» protestò Drake.
«Volete, forse, sfigurare davanti a Gabriel?» niente, Martha continuava a vivere su frequenze proprie, e continuava a non prestare granché ascolto agli altri.
Ormai, però, aveva capito che anche quella era una maschera, che tendeva a inasprirsi tutte le volte che era in imbarazzo – forse, le dispiaceva di essersi fatta sfuggire la notizia della cena a sorpresa?
«Non vedo l'ora di assaggiare che cosa avete cucinato.» disse piano e il malumore dei ragazzi parve placarsi.
Martha rivolse loro il cenno annoiato di una mano, invitandoli a salire in auto. Pure Blaze lo precedette e questo gli sembrò strano, ma poi lo vide invogliare Oscar a salire sul mezzo, chiudere la portiera dietro di lui e voltarsi di nuovo nella sua direzione, fissando un punto alle sue spalle.
Seguì la traiettoria del suo sguardo e sorprese Clare dietro di sé.
Incrociò le braccia sul petto, tentando di imbrigliare le strane emozioni che minacciavano di traboccare, incontrollate, all'esterno. Non sapeva bene come avrebbe dovuto reagire a questo loro nuovo incontro, ma si sentiva abbastanza confuso, travolto da una certa rabbia mista a insofferenza che lo spaventavano un po'.
Non voleva essere spiacevole con lei, non era arrabbiato con lei, però lo era, in qualche modo, e non sapeva spiegarsi il perché. Forse, perché, più per il fatto di non averla avuta al proprio fianco negli ultimi anni, per propria volontà, gli dispiaceva non averla avuta accanto durante le ultime settimane?
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FIREFLY ~ Una Luce Nel Buio
Chick-Lit«Mi piacerebbe riuscire a non farti sentire più solo. Mi piacerebbe che trovassi qui, con me, il tuo posto nel mondo.»