4. Professionale e sincero

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«Tu devi essere Gabriel Wright, il nuovo baby-sitter.»

Ebbe, così, la conferma che tutti i presenti erano stati preventivamente avvisati dalla sua irruzione all'interno delle loro vite.

Nel puzzle che si stava costruendo di quella famiglia, tuttavia, la donna si incastrava poco: gli sembrava troppo avanti di età per essere la moglie di Morante – tenuto conto pure del fatto che Clare stava cercando di infilarglielo nel letto, quindi doveva dedurre che, quantomeno, il suo nuovo capo fosse single. «Piacere.» e allungò una mano nella sua direzione, con fare titubante.

La donna fissò la sua mano con evidente espressione di sdegno, scrollò la testa con eleganza, poi gli fu addosso e lo strinse in un abbraccio. «Tesoro! Sei delizioso!»

Gab rimase pietrificato, con le braccia rigide sospese in aria, il corpo di quella donna avvinghiato al proprio, mentre percepiva il sangue defluire da ogni vena, andando a concentrarsi nei piedi.

La donna lo allontanò un po' da sé, continuando a stringerlo per le spalle. «Mio figlio ha davvero buon gusto!» Ah, è la madre. Batté le palpebre. La madre?! «Ma questo era scontato, l'ha ereditato da me!» lo lasciò andare di colpo, in modo così repentino da farlo traballare; Gab finì per fare un passo indietro, pestò accidentalmente la coda di Oscar, che gli rispose con un minaccioso ringhio, al quale fece eco l'ennesima risatina di scherno da parte di Drake.

Non sapeva più a chi rivolgere occhiatacce per prima.

«Martha...» borbottò Lucy, riservandole uno sguardo di rimprovero, mentre la donna, ignorandola, si avvicinava, ancheggiando, al mobile bar, e si versava da bere del vino. La ragazza si era rivolta a lei chiamandola per nome, non “nonna”, questo doveva pur significare qualcosa.

«Tesoro dolce, sono solo obiettiva.»

«Come no...»

«Avete già fatto i compiti?»

«Siamo appena tornati a casa.» intervenne Gab, sentendosi quasi rimproverato da quella sua domanda; che si fosse trattato, in realtà, di una frecciatina ben camuffata?

«Li abbiamo fatti a scuola.»

Aggrottò la fronte. «Tutti?»

«Tutti, tutti!» assicurò Lucy, ma senza ricambiare il suo sguardo.

Le credeva assai poco. «Controlleremo dopo, intanto pensiamo per la cena. Lei mangia con noi, signora...?»

Non ebbe neppure il tempo di finire la domanda, che la signora in questione si batté entrambi i fianchi con stizza. «E, no, tesoro! Chiamami Martha, cara, dolcezza, ma non osare mai più darmi della signora! Fino a prova contraria, sono signorina...!»

«Vedova.» la interruppe Lucy e riuscì a guadagnarsi uno sguardo di rimprovero da parte della nonna, a cui rispose con altrettanta ostilità.

A osservarle dall'estero, mentre si punzecchiavano a quel modo, era quasi difficile comprendere chi fosse l'adolescente e chi l'adulta.

Sempre meglio...

Spostò l'attenzione su Drake, lasciando le due intente ancora a portare avanti quel loro giochino all'ultimo sangue. Drake non sembrava molto contento della situazione: strofinava le dita delle mani tra di loro con evidente insistenza, aveva le spalle tese, accentuate dall'imbottitura della giacca della divisa scolastica.

«Uomo, nella vita di una persona, ne è previsto uno solo, ma nulla toglie che si possa dare una lucidata agli arnesi, ogni tanto!» disse Martha all'improvviso, facendo sussultare Drake, mentre Lucy si lasciava andare a una fragorosa risata, troppo sguaiata, troppo piena di imbarazzo.

FIREFLY ~ Una Luce Nel BuioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora