È una mattina d'autunno, il freddo avvolge la città.Gli alberi, che ormai hanno perso quasi tutte le loro foglie, lasciano cadere ancora quelle ultime che n'erano rimaste, mentre il cielo, di un azzurro pallido, si riflette sui marciapiedi umidi a causa della pioggia notturna.
Il profumo della terra bagnata e delle foglie riempie l'aria, portando con sé un senso di transizione.Stamattina mi sono svegliata presto, come sempre, avvolta dal tepore del letto.
Ho preparato il caffè, una doccia rapida più mi sono vestita.
Prendo tutto ciò di cui avevo bisogno per la giornata ed esco.Essere una criminologa richiede un certo tipo di preparazione mentale.
La mia mente sveglia, pronta a tutto.Il mio ufficio, situato in un edificio antico, ha un'atmosfera particolare, i soffitti alti, le pareti rivestite di legno, e la luce tenue che entra dalle finestre, sembra essere in sintonia con l'autunno.
Una volta arrivata, cammino per i corridoi della sede del dipartimento, il rumore dei miei tacchi riecheggia nel silenzio mattutino.Mi piace arrivare prima degli altri, c'è un'aria calma che mi permette di concentrarmi meglio.
Appena varco la soglia del nostro open space, vedo Nicholas, già seduto sulla sua scrivania.Ha sempre quell'aria rilassata, quasi da ragazzo che non prende mai nulla troppo sul serio, ma so che dietro quell'aspetto c'è una mente brillante.
È vestito con una camicia azzurra, le maniche fini arrotolate ai gomiti, e il suo sguardo si illumina non appena mi vede."Sei mattiniera anche oggi eh?" dice sorridendo mentre si appoggia alla sedia.
"Qualcuno deve pure lavorare" rispondo con una punta d'ironia, lasciando la mia borsa sulla sedia "Hai novità sul caso di rapina di ieri?"
Lui si alza dalla scrivania, prende un fascicolo e lo sfoglia velocemente "Sì, sto cercando di collegare gli indizi.Il nostro sospettato principale ha un alibi, ma ci sono discrepanze nelle testimonianze.Ho dato un'occhiata al profilo psicologico del sospetto, e non quadra del tutto.C'è qualcosa che non torna".
Mi avvicino al suo lato della scrivania e guardo i documenti "Hai controllato se c'è qualche legame con le rapine precedenti?Il modus operandi è simile"
Nicholas annuisce "Esattamente quello che pensavo.Stavo per dirti di fare un'analisi comparativa più approfondita dei casi, e magari mettere in relazione i profili psicologici dei vari sospettati.Mi serve la tua mente analitica per questo".
Lo guardo con un sorriso divertito "Dici sempre che hai bisogno della mia mente.Ma forse hai solo bisogno di un caffè."
"Ah, ora che ci penso, il caffè lo offro io", dice lui alzandosi dalla sedia con uno slancio "Però prometto che dopo parliamo seriamente del caso".Mi guarda con quel suo sguardo che oscilla tra il serio e il giocoso.
È uno di quei colleghi con cui lavori bene anche quando tutto sembra così complicarsi."Va bene", rispondo.
Mentre Nicholas si allontana verso il bar della struttura, mi ritrovo a sfogliare i fascicoli che ha lasciato sulla scrivania.
Ci sono delle foto, alcune testimonianze scritte e la cronologia degli eventi del caso della rapina. La cosa che mi colpisce subito è la similitudine tra questo è un paio di casi su cui avevamo lavorato mesi fa.Stesso tipo di arma, stesso approccio nei confronti delle vittime. C'è decisamente un pattern.Nicholas torna poco dopo con due tazze fumanti, e me ne porge una "Ecco qui, caffè nero, come piace a te"
"Grazie" dico, prendendone un sorso "Ho notato alcune con incidenze piuttosto interessanti tra questo caso e i due precedenti.Potremmo essere difronte a un serial offender, o almeno qualcuno che ha studiato attentamente quei crimini".
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𝐌𝐀𝐘𝐁𝐄
Mystery / ThrillerLa protagonista è una criminologa, abituata a gestire il peso emotivo del suo lavoro, che la porta quotidianamente a confrontarsi con scene del crimine inquietanti. La sua routine cambia quando inizia a sviluppare sentimenti per Nicholas, un collega...