𝟓

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Il mattino seguente inizia presto, come ogni giorno in cui ci sono indagini importanti in corso.
La luce dell'alba filtra attraverso le tende della camera da letto, ma io sono già sveglia.
Non ho dormito bene, e non è stata solo la tensione del caso a tenermi sveglia.
I dettagli dell'autopsia e quel simbolo strano continuano a tormentarmi la mente, tanto che persino nel dormiveglia ho ripassato mentalmente ogni possibile connessione o indizio.

Nicholas, accanto a me, dorme ancora profondamente.Osservarlo così sereno per qualche istante mi dà una breve tregua dalla preoccupazione.Mi alzo lentamente dal letto, cercando di non svegliarlo, e mi dirigo in cucina per preparare un caffè forte.So già che anche questa giornata sarà lunga, avrò bisogno di energie.

Mentre il caffè scorre nella moka, il mio telefono vibra sul tavolo della cucina, lo prendo e vedo un messaggio dal capo, il Signor Collin, del dipartimento, breve e conciso, come sempre:

"Riunione alle 7:00.Novità sul simbolo, preparati ad esaminare nuovi dati"

Lo leggo velocemente, sentendo un'ondata di tensione crescere.Che cosa avranno scoperto?Molteplici domande frullano nella mia testa.

Bevo un sorso del caffè, cercando di concentrarmi, mentre inizio a prepararmi, anche se so che sono in grande anticipo.

Mezz'ora dopo, sono pronta, sono vestita e pronta per andare.
Nicholas si sveglia nel momento in cui mi infilo il cappotto.

"Così presto?Pensavo di svegliarmi io per primo" il tono è leggero.

"Mi hanno chiamata per una riunione anticipata, hanno trovato qualcosa di nuovo sul simbolo"

Nicholas si alza velocemente dal letto, la sua espressione diventa più seria.

"Dovevo aspettarmelo, pensavo che potessimo analizzarlo insieme, che ti hanno detto di preciso?"

Gli spiego brevemente il messaggio da parte del Signor Collin, mentre lui si veste e si prepara in fretta.
Non mi sorprende vederlo pronto a seguirmi anche oggi; ormai siamo un duo consolidato.
Non condividiamo solo il lavoro, ma anche il peso che ne deriva.

Ci dirigiamo al dipartimento insieme.

Una volta arrivati, troviamo il Signor Collin e altri colleghi già riuniti attorno ad un grande tavolo nella sala conferenze.
Sopra di loro, proiettata su uno schermo, c'è l'immagine del simbolo.
La stanza è sommersa da un'atmosfera cupa, tesa, quasi elettrica.

Il Capo, un uomo di mezza età con un volto solcato da anni di indagini, ci saluta con un cenno, poi inizia subito a parlare.

"Abbiamo approfondito l'analisi di quel simbolo, e sembra avere radici di un culto antico.È qualcosa che non abbiamo mai visto nei nostri casi, ma ci sono alcune tracce storiche.Il simbolo è stato associato, in passato, a riti legati alla morte e al sacrificio".

L'immagine proiettata mostra una versione più chiara del simbolo, con linee precise e definite.
Non è particolarmente complesso, ma trasmette una certa inquietudine, una combinazione di segni geometrici che evocano qualcosa di rituale, di misterioso.
il capo continua a spiegare:

"Abbiamo trovato riferimenti a un culto che operava in Europa orientale nel XVII secondo, e si diceva che in questi rituali avessero lo scopo di conferire potere a chi li seguiva.Ovviamente, potrebbe essere solo una coincidenza, ma non possiamo ignorare il fatto che il nostro assassino sembri molto preciso in quello che fa".

Il silenzio nella stanza è palpabile.Io e Nicholas ci scambiamo un'occhiata preoccupata, consapevoli che se questo fosse davvero un segno di un culto o di una qualche setta, il caso potrebbe essere molto più complesso.

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