𝟏𝟔

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NICHOLAS POV

Mentre Natalie dorme, mi ritrovo a fissarla, incantato da quanto sia perfetta anche così, tra le pieghe del sonno, il viso rilassato e tranquillo, nonostante abbia appena rimesso anche l'anima.C'è qualcosa di speciale nel guardarla in questo momento, come se stesse vivendo in un mondo lontano dal caos e dalla fatica che la segue ogni giorno. Non prendetemi per pazzo – è che sono davvero innamorato di lei. Solo due giorni fa eravamo separati da chilometri, e ora siamo qui, sotto lo stesso tetto. È surreale, e allo stesso tempo mi sembra il posto più naturale in cui potrei essere.

Dopo un'ora circa, noto i suoi occhi che si aprono lentamente, assonnati e un po' confusi. Non appena mi vede lì, seduto accanto al letto, un sorriso spontaneo le illumina il viso, e senza pensarci due volte si alza per buttarmi le braccia al collo. È un gesto così semplice, eppure mi colpisce dritto al cuore. Ricambio l'abbraccio, ridendo piano mentre le bacio la testa.

"Buongiorno amore," mormoro con tono affettuoso.

Lei sorride, anche se ha ancora l'espressione un po' assonnata. "Ehi... Non riesco a credere che tu sia davvero qui," dice con un filo di voce, come se stesse ancora cercando di capire se è tutto reale.

"Eppure eccomi, in carne e ossa," rispondo, accarezzandole i capelli. "Non pensavo di poter sopportare l'idea di starti lontano, nemmeno per quei pochi giorni."

Mi guarda, e il suo sorriso si spegne leggermente. "Oggi devo andare al lavoro... Probabilmente fino a sera."

Le accarezzo piano la guancia, cercando di rassicurarla. "Non preoccuparti per me, Natalie.Sarò qui ad aspettarti. Il capo mi ha concesso due giorni liberi, quindi avremo tutto il tempo di stare insieme. E se dovessi avere altri giorni liberi, volerò qua in men che non si dica.Te lo prometto".

Lei sospira, sollevata, e mi stringe ancora di più. "Mi manchi troppo quando non ci sei," ammette, quasi a bassa voce, come se stesse confessando un segreto.

"Anche tu," rispondo, sentendo ogni parola fino in fondo. "Ma ora sono qui, e abbiamo questi giorni da godere insieme. Ti prometto che faremo di tutto per renderli speciali.Qualsiasi cosa tu voglia".

Natalie sorride, più rilassata, e mi bacia leggermente la guancia prima di alzarsi per prepararsi. La seguo con lo sguardo mentre si avvia verso la cucina e inizia la routine del mattino, e mi perdo ancora una volta in ogni piccolo dettaglio: il modo in cui si muove, come si concentra mentre versa il caffè, la piega delle sue labbra quando si accorge che la sto osservando.

"Ehi, smettila di guardarmi così," scherza, notando il mio sguardo.

"Non posso farne a meno," rispondo con un sorriso, alzandomi per avvicinarmi a lei, posizionandomi dietro, cingendole braccia attorno alla sua vita e affondando il viso nel suo collo, baciandolo.

Lei arrossisce leggermente e scuote la testa, ma c'è un sorriso sincero sul suo volto.

Le sorrido, avvicinandomi ancora di più mentre lei cerca di distogliere lo sguardo.

"Dai, Nicholas, finirai per farmi versare il caffè," scherza con un mezzo sorriso, ma posso vedere che non si dispiace affatto della mia presenza così vicina.

La guardo, ancora un po' inebriato dalla situazione, e non posso fare a meno di sussurrarle, "Se solo non ci fosse stato Alex." Le bacio la fronte, e lei chiude gli occhi per un istante, come se volesse imprimere quel momento nella sua mente.

Prende un sorso di caffè, guardandomi con uno sguardo che oscilla tra amore e preoccupazione. "Ma tu riesci a capire quanto io odi l'idea di dover andare a lavorare proprio ora?" sospira, poggiando la tazza sul tavolo.

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