Il secondo giorno della nostra tanto attesa vacanza inizia in modo altrettanto perfetto. Nicholas ed io siamo finalmente lontani da tutto, senza pensieri, senza il peso del lavoro che, negli ultimi mesi, sembrava non volersi mai staccare dalle nostre spalle. La neve fuori dalla baita è incantevole, e il silenzio della montagna ci avvolge in una bolla di pace. Dopo la colazione che Nicholas ha preparato con tanto amore, ci siamo avvolti in caldi maglioni, pronti per una lunga passeggiata nella neve, ma la tranquillità viene bruscamente interrotta dal suono insistente del telefono di Nicholas.
All'inizio, penso sia solo una chiamata banale, forse qualcuno della famiglia o un messaggio senza alcuna importanza. Ma poi vedo il cambiamento sul suo viso. Il suo sguardo si fa serio, concentrato, e capisco subito che quella chiamata non è quello che pensavo poco prima. Non c'è bisogno che mi dica una parola, lo so già.
"Sì, capisco," dice Nicholas al telefono, facendo cenno di avvicinarmi. "Siamo a poche ore di distanza, torneremo il prima possibile." Quando chiude la chiamata, lascia andare un lungo sospiro, incrociando il mio sguardo con un'espressione di scuse.
"È successo qualcosa, vero?" gli chiedo, già conoscendo la risposta.
Nicholas annuisce, scorrendo con le dita tra i suoi capelli biondo scuro, un gesto che fa sempre quando è teso o preoccupato. "È successo di nuovo, Natalie. Hanno trovato un altro corpo. Il capo ha bisogno di noi all'obitorio per l'analisi. È simile agli altri casi. Non possiamo farli aspettare."
Il peso della realtà si schianta addosso a me con una forza che non posso ignorare. Il senso di pace che avevamo costruito in questi due giorni svanisce rapidamente, sostituito dalla consapevolezza che il nostro lavoro non ci permette mai di essere davvero liberi. Ci sono persone là fuori che contano su di noi, e la vita di qualcun altro è stata spezzata in modo brutale. Non abbiamo altra scelta.
"Sì, dobbiamo andare," rispondo, cercando di soffocare la delusione. Parte di me vorrebbe urlare, chiedere almeno un altro giorno di tregua, ma so che non sarebbe giusto. Non davanti a una nuova vittima.
Raccogliamo velocemente le nostre cose. La piccola baita che ci aveva dato un attimo di respiro ora sembra troppo distante dalla realtà. In pochi minuti, siamo già in macchina, diretti verso New York, all'obitorio.La neve che prima sembrava così calma ora diventa solo un ulteriore ostacolo, rallentando il nostro ritorno alla "civiltà". Mentre guida, il silenzio tra noi due è carico di pensieri non detti. Entrambi sappiamo quanto sia difficile bilanciare il nostro lavoro e la nostra relazione, eppure continuiamo a farlo, giorno dopo giorno.
"Mi dispiace, Natalie," dice Nicholas dopo un lungo silenzio. "So quanto desideravi questa settimana di tranquillità, anche io non vedo l'ora di passare una settimana con te, in totale serenità".
Lo guardo per un momento, vedendo la frustrazione nei suoi occhi. "Non è colpa tua," rispondo, cercando di sorridere per tranquillizzarlo. "Lo sapevamo entrambi che prima o poi qualcosa sarebbe successo. È il nostro lavoro, e siamo bravi in quello che facciamo."
Lui annuisce, ma so che non basta a sollevargli il peso dalle spalle. La verità è che, per quanto cerchiamo di prenderci cura l'uno dell'altra, il lavoro a volte si insinua tra di noi come un'ombra che non possiamo ignorare. E questo nuovo caso, come sempre, ci richiama al dovere.
Il viaggio verso New York dura qualche ora, e quando finalmente vediamo lo skyline della città, un misto di sollievo e tensione ci pervade. Tornare significa affrontare il peso del caso, immergersi di nuovo nella cruda realtà dei nostri crimini. La neve ha iniziato a rallentare, ma il freddo pungente della città non è da meno.
Arriviamo all'obitorio con un senso di urgenza, sapendo che ogni minuto è prezioso. Ci accoglie il capo, con un'espressione grave e gli occhi stanchi di chi non dorme da troppo tempo.
STAI LEGGENDO
𝐌𝐀𝐘𝐁𝐄
Mystery / ThrillerLa protagonista è una criminologa, abituata a gestire il peso emotivo del suo lavoro, che la porta quotidianamente a confrontarsi con scene del crimine inquietanti. La sua routine cambia quando inizia a sviluppare sentimenti per Nicholas, un collega...