20. Ti troverò, Yoichi

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⚠️ Attenzione, capitolo sensibile ⚠️
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All for One fece cadere il vassoio sul pavimento con violenza, quando notò che quel vault era vuoto.
Non aveva mai perso la calma e la lucidità così rapidamente nell'arco della sua vita fino a quel giorno, ma in quel momento ogni razionalità era venuta a mancare.
"Tu. Non. Puoi. Abbandonarmi" sibilò, a denti stretti, calciando il piatto con foga.
Ci volle parecchio tempo per sfogare la sua frustrazione e solo quelle mura ormai ammuffite poterono sentire le frasi del tiranno piene di odio, possessione e crudeltà.
Come se nulla fosse, si sistemò il colletto e sollevò le maniche di quella giacca in seta, elegantemente.
Fece un profondo respiro "Vuoi giocare a nascondino? Giochiamo a nascondino".
Non gli era mai importato di nessuno e si accorse soltanto durante un giro di perlustrazione che i suoi uomini erano stati uccisi e i cadaveri nascosti in un ripostiglio.
"Siete solo insetti insignificanti." commentò sprezzante, mentre la mano stava afferrando saldamente la maniglia della porta "Peró mio fratello è un debole. Non avrebbe mai ucciso nessuno."
Notò un foro sul corpo di una guardia robusta.
Sussurrò, guardandosi intorno, mentre allargò una mano.
Delle gocce di sangue fluttuarono in aria e formarono dei numeri "Nessun proiettile. Il colpevole è qualcuno con un quirk. Sono state uccise le guardie dell'entrata per prima. Un attacco dall'esterno. Nessuna spia."
Il sorriso svanì "Come potevano sapere? Nessuno conosceva la sua esistenza. A nessuno DEVE importare della sua esistenza. Lui è solo mio. Il suo nome. La sua identità. Il suo corpo. La sua libertà. Tutto appartiene a me. Dovevo solo ottenere i suoi ideali, cambiarli come volevo io. La sua volontà doveva essere mia. Doveva volere quello che volevo io. Desiderare il mondo che desidero io. Deve essere mio".
Per due giorni, nella sua testa iniziò a creare una lista di... piani per riottenere il suo fratellino, in un nuovo vault lontano, distante, in un'isola sperduta, senza coordinate.
"Così resterai per sempre con me. Per l'eternità, fratellino" rispose in modo inquietante, dopo aver bruciato il foglio con le coordinate "E nessuno ti preparerà da mangiare. Scommetto che quella sguattera ha notato il numero dei piatti. Fortunatamente ha pagato per le sue colpe."
Ghignò "Resterai sottoterra per sempre, fratellino mio. Un vault sotterraneo. E solo il mio quirk potrà aprire l'accesso. Già bramo il tuo sguardo disperato mentre ti trascinerò nella tua dimora. Assaggerai la mia vendetta".

Si diresse verso la zona di controllo telecamere e notò un sistema di hackeraggio particolare.
Sembrava un gioco da ragazzi scoprire la fonte... però il tutto era stato hackerato dalla torre di controllo del suo edificio.
Impossibile, non poteva esserci un traditore nel suo rango.
Non potevano neanche essere quei parassiti che si facevano chiamare "Resistenza", erano degli esseri inetti, deboli.
Insulsi, da non considerare.
Probabilmente un clan della malavita era sopravvissuto e voleva sistemare i conti con All for One, prendendo di mira il suo fratellino.
Il dittatore iniziò a grattarsi il collo con la mano destra, drigrignando i denti: non aveva mai perso nulla.
Yoichi... i quirk... il mondo...
Tutto.
Tutto quello che aveva non lo abbandonava mai. Non aveva modo di abbandonarlo!
Doveva essere più duro con la sua prima cosa che aveva ottenuto nella sua vita.
Yoichi sapeva bene quanto fosse alta quella possessione, tra gli incontri, le chiacchierate, il "speciale trattamento" che aveva avuto, il solo restare in vita.
Gli aveva pure dato un quirk rubato per fargli cambiare idea.
Per piegare la sua volontà, il suo spirito, a piacimento del fratello maggiore.
All for One avrebbe potuto eliminarlo mille volte, ma era abituato... dipendente dalla sua presenza.
La costante consapevolezza di avere il fratellino sotto il suo controllo, tra le sue mani lo soddisfava.
Questa possessione lentamente consumò il dittatore nella settimana successiva: mangiava poco, era pallido, non riusciva a dormire bene sapendo che il fratellino non urlava o piangeva disperato dietro quel vault.

Decise di apparire in televisione, davanti a tutti, mostrando un suo volto falso grazie a un quirk sul travestimento, per enunciare una taglia sulla testa del suo fratellino, che doveva essere portato vivo da lui.
Aveva sentito che la Resistenza aveva prodotto una nuova canzone e la voce ricordava troppo quella del suo amato Yoichi.
Però non poteva essere, erano troppo deboli.
E LUI non poteva avere la volontà di cantare canzoni di eroi, si era assicurato di avergliela tolta durante uno di...quegli incontri.
Però, dopo il messaggio diretto a Yoichi, si arrese per la carenza di informazioni.
Si era nascosto troppo bene.
Non poteva neanche distruggere tutta la città, se si era già allontanato dalla città?
Più il tempo passava, più il suo malumore e la sua rabbia aumentavano.
Aveva escluso anche quel probabile collegamento con la Resistenza, poiché aveva torturato uno di quei topi di fogna: era stato tempo inutile, lo sguardo vacuo di quella vittima significava che non sapeva nulla.

Light Behind Darkness [Kudoichi]. An untold hero taleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora