Prologo

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POV TETE

L'odore di cloro mi invade le narici, mentre l'ansia pian piano inizia a divorarmi. Mi soffermo a guardare per l'ennesima volta quell'enorme vasca blu e penso a tutte le speranze degli italiani di cui porto il peso sulle spalle. Manca poco, sono ad un passo dal coronare il mio sogno, è il mio momento. Oggi si vedranno i sacrifici di una vita, oggi ho la possibilità di rendere felice quel bambino che, 15 anni fa, sognava un giorno di essere alla defanse arena ed era convinto che potesse rimanere solo questo: un fottutissimo sogno. Sento l'energia scorrere nelle mie vene, l'euforia attraversare il mio corpo e la forza toccare ogni lembo della mia pelle. "Sono pronto", dico a me stesso mentre mi do carica con dei piccoli colpi sulle spalle e sulle braccia, non posso fallire, non posso permettermelo affatto. Il primo fischio mi riscuote dai miei pensieri, quando mi posiziono sul blocco di partenza mi rendo conto a pieno che ormai ci sono dentro fino al collo, ora come non mai devo stringere i denti, devo caricare a più non posso, ed è proprio quello che faccio non appena il mio corpo sfiora l'acqua.

PIÙ DI UN SOGNO || Nicolò Martinenghi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora