POV BENNY
Appena ho finito di mangiare, sono ritornata nella mia stanza così da prepararmi per l'ultimo allenamento prima dell'inizio dei giochi olimpici. Domani ci sarà la cerimonia di apertura e sono davvero emozionata, sarà l'inizio di una nuova esperienza che sicuramente rappresenterà per me un ricordo importantissimo. Dopo un po' raggiungo la piscina dove il mio allenatore mi attende con impazienza.
"Benny te la sei presa con comodo eh, dovevi essere qui 15 minuti fa" mi dice con un tono di rimprovero.
"Scusa Vito, non trovavo l'indirizzo della piscina. Comunque pensavo che oggi si allenassero un sacco di persone, invece le vasche sono vuote, è strano dato che domani iniziano le olimpiadi" rispondo.
"Gli altri atleti si sono allenati stamattina, ti ho fatto venire a quest'ora proprio per poterti allenare con serenità" afferma, per poi prendere di nuovo parola dicendo:
"Forza Benny, basta perdere tempo, entra in acqua e comincia il solito riscaldamento" e io faccio immediatamente ciò che mi dice.
Mentre mi allenavo, con la coda dell'occhio vidi all'ingresso un ragazzo pronto ad entrare in acqua, affiancato da quello che presumo fosse il suo coach.
Quando uscì dall'acqua per fare la prova tempo dei 100 rana, capì subito di chi si trattava: era Nicolò Martinenghi, il più grande ranista dell'Italia del nuoto attuale. Provo una grandissima stima per questo ragazzo, ha dei tempi record, nuota con un'eleganza e una precisione che sembrano non appartenere a questo mondo, mi incanterei per ore a guardarlo nuotare. Ricordo che a Tokyo impazzì dalla gioia quando prese la medaglia di bronzo proprio nei 100 rana, ero quasi più felice di lui anche se non ci avevo mai parlato in tutta la mia vita. Inoltre è oggettivamente un bel ragazzo e per quanto mi sforzi, la sua bellezza non mi è del tutto indifferente. Frenai subito quei pensieri per provare il mio tempo, salì sul blocco e al via di Vito partì, mettendo nel tuffo tutta la forza che avevo. In vasca, spinsi l'acqua come se fossi inseguita da uno squalo e dovessi scappare, mi impegnai al 100% mettendo ogni granello di me, d'altronde come ho sempre fatto. Appena toccai il muretto mi voltai verso il mio allenatore, che con un gran sorriso mi comunicò il mio tempo: "1:06:21, continua così Benny, avrai tante soddisfazioni".
Cominciai a ridere anche io e uscì dall'acqua, ma restai per un attimo paralizzata quando mi accorsi che, dietro il blocco di partenza, c'era proprio Martinenghi che mi porgeva la sua mano per battermi il cinque. Mimai anch'io lo stesso gesto facendogli un sorrisino, devo ammettere che ero proprio imbarazzata dato che, fino a quel momento, quel ragazzo non si era mai accorto di me.
"Complimenti, sei stata brava, penso che io e te potremmo rendere felici i fan ranisti a queste olimpiadi" mi dice.
"Speriamo di sì" rispondo, accennando a una risatina nervosa e trattenendo il respiro, fino a quando lui non rientrò in acqua continuando il suo lavoro.
In quell'istante mi accorsi che il mio coach mi stava dicendo qualcosa.
"Scusa Vito, non ho capito cosa hai detto"
"Cavolo Benny, hai appena fatto un tempo fantastico, non puoi distrarti così tanto proprio adesso. Comunque dicevo che per oggi abbiamo finito, non voglio appesantirti troppo pochi giorni prima del tuo esordio, quindi puoi fare defaticamento e andare in spogliatoio. Ci vediamo domani" mi dice, facendomi un cenno di saluto che istintivamente ricambio.
Corro verso lo spogliatoio, mi sistemo e mi incammino subito verso il villaggio olimpico. Appena arrivai in camera, notai che nessuna delle ragazze era presente, così mi buttai sul letto, presi il mio diario e cominciai a scrivere:25-07-2024
Oggi ho parlato per la prima volta con l'azzurro che stimo di più al mondo. È stato strano, il mio corpo è stato attraversato da una sensazione nuova, che non provai neppure quando incontrai la divina Federica Pellegrini. Vito mi ha rimproverata perché mi sono distratta, sarà stata colpa sua? Non lo so, so soltanto che voglio concentrarmi e pensare solo a me stessa adesso.In quel momento entrò Sara Curtis in stanza, così mi affrettai a chiudere il diario e ad assumere una posizione comoda.
"Che fai ancora qua?" mi chiede Sara.
"Nulla, perché?" dico, sentendo dentro di me una palpabile tensione.
"No, non mi riferivo a ciò stai facendo adesso, intendevo chiederti perché non vieni a mangiare, sono le 21" mi risponde ridacchiando.
"Cavolo, è già così tardi?" dico, affrettandomi ad alzarmi dal materasso e a mettermi le scarpe.
Seguì Sara e andammo al ristorante del villaggio, dove Simona e Costanza ci aspettavano, sedute ad un tavolo rettangolare. Notai subito che CC aveva fatto amicizia con la Quadarella e rimasi sorpresa, perché solitamente abbiamo entrambe le stesse impressioni sulle persone. Dopo un po', tornammo in stanza e senza perdere tempo mi buttai sul letto cercando di prendere immediatamente sonno, consapevole che il giorno seguente sarebbe stato uno dei più belli e memorabili della mia intera vita.
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PIÙ DI UN SOGNO || Nicolò Martinenghi
RomanceLe ragazze della nazionale italiana di nuoto sono determinate e hanno lavorato molto per ottenere i risultati da loro tanto sperati. Tra queste, una delle più amate e su cui ogni italiano conta è la giovane Benedetta Pilato, emergente ranista che vu...