Frantumi

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POV BENNY

"Io non ho proprio nulla da dirti"
Queste parole risuonano nella mia testa da ieri sera. Tutto questo mi sembra così assurdo: io che conosco Nicolò, noi che leghiamo, lui che mi bacia, lui che dice che non vuole saperne niente... sembra quasi uno scherzo. Quando ieri sono uscita dall'acqua, Costanza mi ha immediatamente raccontato di aver parlato con lui, inizialmente pensavo avesse capito male, mi sembrava impossibile che lui le avesse detto in quel modo dopo ciò che era successo la sera prima. Invece ha confermato tutto davanti ai miei occhi, non gli interesso, non vuole parlare con me.
Decido di dar voce ai miei pensieri prendendo il mio diario e cominciando a scrivere.

30-07-2024
Stasera ci sarà la festa a sorpresa per Nicolò e Thomas, dato che in soli due giorni hanno regalato all'Italia due medaglie d'oro.
Non ho nessuna voglia di andarci, di rivederlo, so che mi ignorerà e so anche che ci rimarrò male non appena lo farà, anche se ne sono più che consapevole. La frase che mi ha detto ieri sera mi ha davvero distrutta, sembra una cavolata ma dentro di essa c'è racchiuso tutto il suo disinteresse verso la nostra situazione. Ho paura di rivederlo perché lui mi legge l'anima e non voglio per alcun motivo che veda quanto mi hanno fatto star male le sue parole. In cuor mio spero che se ne penta, che torni da me e si scusi, ma so che non accadrà perché mi sono solamente illusa, per lui non era altro che un bacio, sono l'unica che non riesce a smettere di pensarci.

"Che stai facendooooo?" mi chiede Sara Curtis, buttandosi sul mio letto e facendomi subito posare il diario.
"Nulla, ma da quanto sei qui? Prima ero da sola in stanza" le dico.
"Sono entrata cinque minuti fa, come hai fatto a non sentirmi?" risponde ridendo.
Mi sforzo di sorridere ma il risultato è tutto tranne che naturale e spontaneo.
"Benny, ma hai gli occhi gonfi, hai pianto? Che succede?" comincia a domandarmi preoccupata.
"No no, è allergia, non è successo niente"
Dal suo sguardo capisco che non mi crede affatto, mi guarda con compassione però è davvero molto dolce.
"Se hai bisogno sai già dove trovarmi. Vado a fare la doccia" dice dirigendosi verso il bagno.
Resto di nuovo da sola nella camera, immersa tra i miei pensieri, finché circa mezz'ora dopo non fa il suo ingresso anche Costanza.
"Ma non vieni a mangiare?"
"Non ho fame" rispondo con tono disinteressato, come se avessi la testa tra le nuvole.
"Ascolta Benny, Nicolò è stato uno stronzo ma se vuoi davvero superare questa scintilla che c'è stata tra voi devi continuare a viverti la tua vita, goderti questi momenti che non torneranno più indietro, dimostragli che sei forte e vedrai che-"
"Ecco perché hai gli occhi gonfi! È colpa di Martinenghi" urla Sara, interrompendo il discorso di Costanza.
"Zitta tu" le dice CC.
Mi scappa una risatina e Costanza mi dice che devo sempre sorridere perché illumino il mondo quando lo faccio.
Non potrei essere più felice di avere loro al mio fianco, sono persone speciali e mi ritengo molto fortunata ad averle conosciute. Conosco Costanza da molto tempo e ho sempre saputo che fosse una bellissima persona, Sara invece la conosco da poco ma il suo sorriso smagliante mi ha catturata dal primo momento, inoltre è davvero una buona amica.
"Ragazze vi voglio tanto bene" dico abbracciandole.
"ANCHE IO VOGLIO UN ABBRACCIOOO" dice Simona Quadarella entrando in stanza in un baleno e buttandosi sul mio letto.
Anche lei si aggiunge all'abbraccio e cominciamo tutte a ridere come cretine, però mi sento davvero spensierata con loro.
"Forza dai andiamo a pranzare che si è fatta una certa" esclama CC.
Arrivate in mensa ci accomodiamo subito al tavolo, ma poco dopo ci raggiunge Gregorio.
"Ragazze, dopo pranzo potete venirmi a dare una mano a sistemare tutto per la festa a sorpresa di Nico e Thommy?"
Ovviamente gli rispondiamo di sì e lui ci ringrazia, per poi ritornare al suo tavolo. Al pensiero di Nicolò i miei occhi si incupiscono, smetto di parlare e nella mia mente riaffiora tutto ciò che è successo.
Le ragazze lo capiscono e cercano di distrarmi parlandomi di vari argomenti che non c'entrano nulla con la festa, ma purtroppo la malinconia ha la meglio su di me. Dopo pranzo andiamo ad aiutare Gregorio nel sistemare i palloncini e i tavoli in una stanza che a quanto pare ha preso in affitto per l'occasione.
"Certo che però è una palla una festa senza alcolici" urla Sara.
"Sei sempre la solita" le risponde Simona.
"C'è la birra analcolica" esclama Greg con entusiasmo.
"Che tristezza" ribatte la Curtis, facendoci ridere tutti.
"Vabbè è meglio di niente, no?" dice il capitano.
Il pomeriggio scorre in un baleno e in poco tempo si fanno le 18:30, il che significa che manca poco al momento in cui Nicolò e Thomas saranno qui.
"Ma siamo solo noi?" chiede Costanza.
"C'è anche Tamberi, quello che fa atletica, è uno dei più cari amici di me e Nicolò ed essendo qui anche lui per le olimpiadi mi è sembrato un bel gesto invitarlo, dovrebbe arrivare a momenti" risponde Gregorio.
"È bello?" domanda Sara curiosa.
"Sara, ha 32 anni, sei un caso perso" le dico ridendo.
"Confermo, sei sempre la solita" esclama di nuovo Simona, dando anche una pacca sulla spalla a Sara.
"Se Simo ricevesse un euro per ogni volta che mi dice che sono sempre la solita diventerebbe milionaria" esclama proprio la Curtis, facendomi sorridere.
Dopo un po' arriva Gianmarco Tamberi che si dimostra subito essere un ragazzo molto simpatico e solare.
"Piacere, io sono Benedetta Pilato" mi presento stringendogli la mano.
"So bene chi sei, piacere Gianmarco Tamberi" dice lui.
"In che senso?" domando, anche se il mio subconscio mi dice che Nicolò ha parlato di me a questo ragazzo.
"Niente niente" risponde ridacchiando sotto i baffi.
Nel frattempo sistemiamo le ultime cose e Greg va a prendere Thomas e Nicolò, che attirerà dicendogli che li vogliono per un intervista.
Appena fanno il loro ingresso nella stanza tutti urliamo: "CAMPIONI OLIMPICI!!!".
Anche se non siamo molti, dal casino che c'è sembriamo essere almeno 20 persone, Greg lancia coriandoli a non finire creando l'atmosfera di carnevale.
Nicolò sorride come un matto, a me piace tantissimo la sua risata e mi rende felice sapere che sta bene. D'un tratto i nostri sguardi si incontrano, vedo qualcosa di strano nei suoi occhi, come se stesse fingendo di essere felice.
Se ne accorge anche Gregorio, che gli domanda preoccupato: "È successo qualcosa?".
Ma Nicolò gli risponde con tono freddo di no, spezza quella connessione che c'era tra i nostri sguardi, si volta e si avvicina al tavolo per prendere delle patatine.
E in quel momento ho capito che in soli cinque giorni, qualcosa dentro di me si era rotto.

PIÙ DI UN SOGNO || Nicolò Martinenghi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora