Isabel
Il mattino seguente mi svegliai alle nove e trenta circa. Siccome era domenica, il giorno dopo avrei iniziato le mie lezioni alla Columbia, quindi dovevo attrezzarmi per non rimanere indietro già il primo giorno. Quando andai a fare colazione, Marcus si offrì di accompagnarmi a fare compere. Mi disse anche che, se avessi voluto, mi avrebbe comprato qualche vestito. Dopo quell'offerta, mi resi conto che anche lui aveva visto che possedevo pochissimi vestiti e mi vergognai un po', ma ero sicura che lui avrebbe capito che la situazione economica di mia madre precedentemente non era delle migliori.
...
Avevamo passato ore in giro per New York, esplorando i negozi più lussuosi e concedendoci ogni tipo di sfizio. Marcus sembrava non badare a spese, e io mi ritrovavo a uscire dai negozi con borse piene di acquisti preziosi. Tra le cose che avevo scelto, c'erano delle ballerine in pelle di Chanel, stivali al ginocchio di Saint Laurent, una borsa di Goyard perfetta per l'università e un completo elegante di Dior. Non riuscivo a credere a quanta generosità mi stesse mostrando Marcus, ma al tempo stesso una parte di me non poteva fare a meno di chiedersi da dove provenisse tutta quella ricchezza. Marcus mi aveva accennato che possedeva un'azienda influente in tutto il continente, e sapevo che aveva una solida formazione scolastica, con una laurea in scienze biomediche e diversi master specialistici. Non avevo mai osato indagare oltre, ma l'idea che fosse coinvolto nell'industria farmaceutica sembrava avere senso.
Quando rientrammo a casa, intorno alle cinque del pomeriggio, mostrai contentissima i miei nuovi acquisti a mia madre. Non molto dopo, Olga, la cuoca di casa, ci informò che la cena era pronta. Ci dirigemmo verso la sala da pranzo, in cui torreggiava un lungo tavolo apparecchiato per quattro persone. Notai subito che, nonostante fossimo solo in tre, erano stati preparati quattro posti. Supposi che Olga si sarebbe unita a noi per cena, ma Marcus mi colse di sorpresa. "Scusa, Isabel", disse con un sorriso, "non ti ho informata che questa sera finalmente potrai conoscere mio figlio, Lucas. Dovrebbe tornare a breve da un weekend di svago con i suoi amici."
Quella rivelazione mi colpì. Non avevo mai incontrato Lucas prima d'ora, e l'idea di conoscerlo quella sera aggiungeva una novità a quella giornata già piena di sorprese.
Poco dopo che Marcus mi informò dell'arrivo di Lucas, sentimmo dei passi veloci e decisi provenire dal corridoio. Alzai lo sguardo e vidi entrare un ragazzo alto, con i capelli scuri leggermente scompigliati e un'aria di sfida negli occhi. Indossava un giubbotto di pelle nera che sembrava fatto su misura per il suo fisico atletico e un paio di jeans sbiaditi che completavano il suo look. Appena entrò nella sala, il suo sguardo si posò su di me, e subito gli si formò un mezzo sorriso sulle sue labbra, come se stesse già premeditando un qualche gioco mentale.
"Ah, vedo che abbiamo ospiti," disse Lucas, con un tono di voce velato di sarcasmo. Si avvicinò a me con passo lento, quasi studiato, e senza staccare gli occhi dai miei, aggiunse: "Tu devi essere Isabel, quella di cui mio padre non smette di parlare." Non sapevo se il suo commento fosse un complimento o una frecciatina, ma decisi di rispondere con la stessa moneta. "E tu devi essere Lucas, il ragazzo che si diverte a far preoccupare suo padre ogni weekend", gli feci un mezzo occhiolino. Marcus rise leggermente, rompendo la tensione che si era creata, e Olga si affrettò a servire la cena. Ci sedemmo tutti al tavolo, con Lucas di fronte a me. Mentre la cuoca serviva i piatti, Lucas mi lanciava occhiate furtive, come se stesse cercando di capire chi fossi davvero. Mi sentivo osservata, ma decisi di ignorare il suo atteggiamento provocatorio e di concentrarmi sul cibo.
La cena iniziò con una conversazione tra Marcus e me, che parlavamo dei nostri acquisti della giornata. Tuttavia, Lucas non perse l'occasione di intervenire con commenti pungenti. Quando menzionai le ballerine di Chanel, disse: "Sono sicuro che quelle scarpe saranno perfette per camminare nel fango, magari durante uno dei tuoi tanti shopping sfrenati." La sua voce era carica di sarcasmo, ma i suoi occhi brillavano di divertimento. Non volendo dargli la soddisfazione di mostrarmi infastidita, risposi con un sorriso forzato: "Sì, perché quando faccio shopping mi piace anche fare un po' di giardinaggio." La mia risposta fece ridere Marcus, ma Lucas si limitò a un sorrisetto soddisfatto.
La cena proseguì così, con Lucas che lanciava frecciatine ogni volta che poteva, mentre io cercavo di mantenere la calma e di non risultare troppo acida. Verso la fine del pasto, però, non riuscii a trattenermi. "Senti, Lucas," dissi con tono fermo, guardandolo dritto negli occhi. "Se hai qualche problema con me, possiamo parlarne apertamente. Non c'è bisogno di nascondersi dietro a battutine infantili." Per un istante, il sorriso di Lucas scomparve, sostituito da uno sguardo sorpreso e quasi rispettoso. Sembrava che non si aspettasse una risposta così diretta da parte mia. Poi, però, il suo sorriso tornò, ma questa volta era meno provocatorio e più amichevole. "Non ho alcun problema, Isabel. Mi piace solo vedere come reagisci. Sei più interessante di quanto pensassi," rispose, con un tono meno ostile.
La serata si concluse con un'atmosfera leggermente più rilassata, anche se rimaneva una tensione sottile tra di noi. Quando Marcus e mia madre si alzarono per andare a dormire, Lucas si avvicinò a me e, con un tono più serio, disse: "Sei forte, principessa. È raro che qualcuno riesca a tenermi testa." Sorrisi leggermente e risposi: "Forse perché non sono il tipo di persona che si lascia intimidire facilmente." Lucas annuì, poi fece un passo indietro e con un ultimo sguardo mi lasciò sola nella sala da pranzo. Ero confusa dai suoi comportamenti, ma una cosa era chiara: Lucas non era il tipo da farsi dimenticare facilmente.
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AMORE E CAOS A MANHATTAN
ChickLitIsabel, una giovane ragazza di provincia, si trasferisce con sua madre nella lussuosa casa del nuovo compagno di quest'ultima, nel cuore di Manhattan. La vita che Isabel conosceva cambia radicalmente, catapultandola in un mondo di ricchezza e privil...