Isabel
Sorpresi Michael a guardarmi le tette. In pieno. Non mi salutò neanche.
Appena entrati, si era avvicinato a noi tre per parlare con Lucas, così, dopo un po', io e Juliet ci dirigemmo altrove per bere qualcosa.
Appena ci avvicinammo al tavolo degli alcolici, notai subito la vasta selezione. Bottiglie di ogni tipo, dai liquori più comuni ai cocktail esotici che sembravano promettere una notte senza fine. Juliet mi guardò con quel suo sorriso sornione, lo stesso che sfoggiava ogni volta che sapeva che stava per accadere qualcosa di interessante.
"Dai, Isabel, iniziamo con qualcosa di forte" mi disse, afferrando una bottiglia di vodka e versando un generoso quantitativo nei bicchieri.
Non mi tirai indietro. Avevo bisogno di qualcosa che mi sciogliesse un po', qualcosa che mi facesse dimenticare la tensione che si era accumulata negli ultimi giorni. E poi, Juliet sapeva come trascinarmi in queste situazioni, ed ero sempre pronta a seguirla, anche quando sapevo che sarebbe finita male.
Al primo sorso, sentii il liquido bruciarmi la gola, ma mi forzai a sorridere, cercando di mostrare la stessa disinvoltura che Juliet sembrava possedere naturalmente. Continuammo a bere, bicchiere dopo bicchiere, mentre la musica riempiva la stanza, creando un sottofondo che ci avvolgeva come una coperta.
Non passò molto tempo prima che Lucas ci raggiungesse. Comparve accanto a Juliet e si appoggiò con il braccio alla sua spalla, così lei gli porse un bicchiere già pieno, senza neppure dover chiedere. Lui accettò senza dire una parola, limitandosi a lanciare uno sguardo che sembrava essere rivolto più a lei che a me. Sapevo che tra loro c'era qualcosa, una tensione che non avevano risolto, e che probabilmente non avrebbero risolto mai. Ero lì, ma mi sentivo come un osservatore esterno, qualcuno che poteva solo guardare e non intervenire.
"Principessa, ti stai divertendo?" mi chiese Lucas, con un sorriso mezzo storto.
"Più o meno" risposi, cercando di non far trasparire quanto mi sentissi fuori posto in quel momento.
Juliet scoppiò a ridere. "Dai, Isabel, è una festa! Dovresti lasciarti andare un po'!"
Annuii, ma la verità era che non sapevo come fare. La vodka aveva iniziato a fare effetto, e sentivo la testa leggera, i pensieri che si confondevano tra loro. Vidi Juliet e Lucas ridere e scherzare, e per un attimo mi chiesi se fossi io quella strana, quella che non riusciva a godersi la serata come loro.
Continuammo a bere, e più passava il tempo, più la mia percezione della realtà cominciava a distorcersi. I colori sembravano più vividi, i suoni più intensi. Mi sentivo come se stessi fluttuando, come se la terra sotto i miei piedi si fosse dissolta, lasciandomi sospesa in un mondo fatto solo di musica, risate e alcol.
Juliet e Lucas, a quel punto, erano decisamente ubriachi, e io non ero da meno. Notai che si stavano avvicinando sempre di più, come se il resto della stanza fosse scomparso per loro. Non mi preoccupava, ma c'era una parte di me che non poteva fare a meno di sentirsi un po' esclusa.
"Ehi! Dove state andando?" chiesi, vedendoli allontanarsi.
"Torniamo subito" rispose Juliet con un sorriso che sapevo essere una bugia. Non sarebbero tornati subito.
Li guardai andare via, cercando di non pensarci troppo. Ma dopo qualche minuto, quando mi resi veramente conto che non sarebbero tornati, mi sentii sopraffatta dalla solitudine e dall'alcol che mi faceva girare la testa. Decisi di andare a cercarli, anche se non sapevo esattamente cosa avrei detto o fatto una volta che li avrei trovati.
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AMORE E CAOS A MANHATTAN
ChickLitIsabel, una giovane ragazza di provincia, si trasferisce con sua madre nella lussuosa casa del nuovo compagno di quest'ultima, nel cuore di Manhattan. La vita che Isabel conosceva cambia radicalmente, catapultandola in un mondo di ricchezza e privil...