-two-

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"Dora! Svegliati!" La voce della mia migliore amica mi rimbomba nel cervello. Apro gli occhi e realizzo: devo andare da Silente.
Mi alzo dal mio letto e faccio per andare in bagno ma gli occhi di Heidi e quelli di Susan puntati su di me mi fanno fermare.
"Si?"
"Dov'è che devi andare?"
"Ti interessa davvero?"
"Non stai con Charlie, vero?"
"Susan, tutta la scuola sa che tu sei innamorata di lui e lui di te. E poi, è il mio migliore amico, non ci starei mai insieme!"
"Quindi preferisci mio fratello?"
"Oh, andiamo! Credi davvero che io mi sia fatta svegliare da quella cretina per incontrare un ragazzo?"
"Si."
"Dio, devo andare da Silente, geniaccio."
"Ah, sul serio?"
"Si."
"E allora corri!"
Esco dal dormitorio e mi lancio in una corsa sperando che Gazza non mi veda.
Arrivo davanti all'ufficio di Silente e mi fermo sentendo delle voci.
"Mi ha fatto molto piacere riverderLa." Questo è Silente.
"Anche a me ha fatto piacere tornare fra queste mura, professore."
"Suvvia, non sono più il suo preside!"
"Non saprei come rivolgermi altrimenti"
Non riconosco la seconda voce, mi sforzo ma non ricordo nessuna voce che si possa definire neanche simile a questa.
"Torni presto, signor Lupin."
"Facciamo un patto, io non la chiamo più Professore ma lei mi chiama Remus. Non sono così vecchio da esser chiamato signor Lupin."
"Non è neanche più un giovanotto. Ventotto anni non sono pochi, sa?"
"Professore, neanche i suoi centosei anni scherzano..." e ride.
Poi sento dei passi e mi butto sul muro.
Questo tipo, che deve chiamarsi Remus Lupin, a quanto ho sentito esce, mi guarda un secondo e scuote la testa sorridendo per poi incamminarsi verso l'uscita.
"Venga, signorina Tonks!"
Entro nell'ufficio e Silente è seduto tranquillamente su una sedia.
"Salve Professore. Chi era-"
"Un mio ex alunno, uno dei miei più cari, a dire la verità." Non mi da il tempo di finire che mi risponde già.
"Sono orgoglioso di averlo smistato in Grifondoro!"
Guardo con uno sguardo interrogativo il preside.
"Si, talvolta il Cappello Parlante si mette a blaterare, quando non intona qualche deliziosa canzoncina. Si sieda pure."
"Il professor Piton mi ha informato del fatto che lei ha qualche problema nel relazionarsi con Pozioni"
"Ho un problema col professore, non con le pozioni" sussurro appena appena in modo che non mi senta.
"E, dopo esser stato informato, sono giunto alla conclusione che lei possa frequentare alcune lezioni supplementari di Pozioni. Che cosa ne pensa?"
Alzo di scatto la testa.
"Penso che sia una buona idea, ma, perchè me lo sta proponendo? Non pensavo che avesse a cuore la media di tutti gli studenti."
"Infatti ho a cuore la media di coloro che aspirano a diventare Auror, signorina. E so che questo è il suo sogno, e per tanto lei ha bisogno di ottime credenziali in Pozioni. Anche se, devo ammettere, che la sua abilità in quanto Metamorfomagus potrebbe tornarle utile e compensare con la sua maldestria."
"È così evidente?"
"Abbastanza perchè un vecchio di, come mi ha ricordato il signor Lupin poco fa, centosei anni la noti."
"Ah... sapevo di essere goffa ma non pensavo fino a questo punto." Soffoco una risata amara mentre parlo.
"Signorina, che ne dice di iniziare il prossimo martedì alle venti?"
"Okay, martedì alle venti, sotterranei." Mi ripeto.
"Si sbrighi, arriverà tardi a lezione."
"Arrivederci professore." Mi alzo e faccio per uscire ma la voce di Silente mi richiama.
"E comunque, sono certo del fatto che vedrà il signor Lupin molto più spesso e che rivedrà una parte della sua famiglia. Ora, vada."
*

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