-sixteen-

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"Finirete per baciarvi da qui a un mese, lo so!" Esclama Susan, mentre io sono occupata ad osservare la piuma rosa.
"Susan, cosa blateri?" Mormora Heidi
"Cosa vuoi dire, Greevy?"
"Che da qui alla fine della settimana si saranno già baciati. Da qui a un mese minimo staranno insieme e aspetta che lei esca da Hogwarts e diventeremo zie!" Esclama tutta contenta, io per tutta risposta sbuffo.
Si fanno così tante idee strane, queste due, che ho perso il conto.
"Ninfadora avrà un ragazzo! Ninfadora avrà un ragazzo!" Si mette a canticchiare Susan.
"Che ragazzo?" Chiede Corin riemergendo dal bagno brandendo una spazzola nera.
"Vi rendete conto che ha tredici anni in più di me, vero?"
"Ma chissene frega!"
"Che ragazzo?" Scandisce Corin, facendomi ricordare la risposta mancata alla sua domanda.
"Lupin!" Heidi urla il suo cognome prima di lasciarsi andare ad una risata.
"Non è un pelino troppo grande per la capa viola?"
"Sia lodato Merlino!- Esclamo -una che se ne è resa conto!" Appoggio la piuma nella sua scatola e mi metto a pensare, per la miliardesima volta, a cosa regalare a lui.
"Ninfadora, andiamo! Ce ne siamo accorte tutte e tre che tu provi qualcosa per lui, e ovviamente vogliamo, anzi dobbiamo, sapere cosa, ma ora abbiamo scoperto che anche lui prova qualcosa per te, cosa strana ma vera, e quando i sentimenti sono ricambiati, beh, sai come va a finire. Ci si mette insieme, ci si bacia, si va a vivere insieme e si sfornano tanti piccoli pargoletti mezzi metamorfomagi e mezzi -abbassa notevolmente il tono di voce- lupi mannari."
Ebbene si, dopo quella sera, Susan ha condotto una specie di terzo grado sulla povera Heidi che ha rivelato la natura di quel povero essere.
"Vi ricordate che alla fine dell'anno abbiamo gli esami e che siamo già a natale, vero?" Borbotto cercando di deviare il discorso, sembrando spontanea.
"Non cambiare discorso, Ninfadora." Invano, aggiudicato.
"Non chiamarmi Ninfadora, maledizione." mormoro stufa.
"Non ti chiamo Ninfadora, tranquilla, Ninfadora." Ride, facendomi solo innervosire.
Volgo la mia attenzione al libro di Storia della magia, aprendolo a caso. Mi volto sdraiandomi a pancia sotto dando le spalle alle mie compagne di dormitorio e reggendomi sui gomiti, muovendo sia le gambe che la testa a ritmo di una canzoncina che ho in testa. Chiudo gli occhi per qualche minuto per poi sentire la porta sbattere e Susan urlare a Corin un "chiama mio fratello, se lo incontri! Digli di venire qui!" Per poi mormorare "È un caso drastico, abbiamo bisogno di uno specialista, Heidi, mio fratello è ciò di cui abbiamo bisogno."
Mi volto appena in tempo per vedere Susan saltarmi sulle gambe.
"Ma sei uscita di testa, biondina?" Esclamo mentre lei mi blocca le gambe con il suo corpo, non proprio leggerino, impedendo alla sottoscritta di muoversi, o anche solo di respirare in modo normale, soprattutto se l'altra cretina si sta preparando a saltarti sullo stomaco e a sdraiarsi sui tuoi polmoni, evitando proprio che tu possa anche solo inalare ossigeno ed espellere anidride carbonica.
"Voi due siete matte!"
"Evitiamo solo che tu te ne vada, quando poi, con il mio caro fratello, ti faremo parlare di questa magnifica cotta!" Calca la parola magnifica ed io provo a divincolarmi dalle loro prese, inutilmente.
"Ma cosa volete che vi dica? Levatevi che siete pesanti, dannazione!"
La porta si apre e Corin, con in braccio Nathan, fa il suo ingresso nel dormitorio, buttando Nathan sul primo letto a caso. Quale? Il mio, con me e le altre due sopra, ovviamente, lasciandomi morire lentamente per assenza di ossigeno, con il peso di un terzo ragazzo addosso, più pesante delle altre due messe insieme, che mi lascia solo sperare che Corin non si lanci su di me. Forse è lei che deve sperare, per la sua incolumità.
Sto ancora cercando di divincolarmi da quei tre quando la Sprite entra nel nostro dormitorio con sguardo piuttosto interrogativo, guardando prima Heidi, poi Corin, seguita da Susan e Nathan, infine poggia lo sguardo su di me, e deve notare che sono in apnea perchè mormora alle due di alzarsi e a Nathan di "filare nel suo dormitorio nell'arco di tre secondi".
Quando riprendo a respirare normalmente mi alzo e mi guardo allo specchio, sono paonazza, perfetto.
Scendiamo nella sala grande per mangiare, e li trovo Remus che mi guarda stranito e, forse notando i miei capelli ridotti malissimo, mi chiede "posso sapere cos'hai combinato?".
"Chiedilo a loro tre" mormoro alludendo alle mie amiche, accorciando i miei capelli e facendoli diventare leggermente più rosati. Mi sorride e mi passa una mano fra i capelli prima di andarsene. Quando mi volto trovo Susan, Heidi e Corin con un sorriso ebete stampato in faccia, che mi fissano.
Poi noto una cosa, Valery Vance é seduta da sola, al fondo del tavolo e non proferisce parola.
Mentre mi avvicino a lei mi ripeto che devo essere folle se sto per fare veramente ciò che ho in testa, ma cancello questi pensieri nel momento in cui mi siedo vicino a lei, consapevole di aver fatto una delle cretinate peggiori del mondo.

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