Remus.
Ha capito chi sono. Ha capito che sono il quarto malandrino.
"Remus? Ci sei?" Malocchio mi richiama.
"Oh? Ah. Si si ci sono. Mi ero incantato."
"Manca poco o è passata da poco?"
Per un secondo mi chiedo a cosa si stia riferendo poi realizzo. La luna piena.
Tanto bella quanto disastrosa. Vorrei poterla amare come gli altri. Segno di romanticismo, segno di infinito, di amore, anche, forse. I picnic, le passeggiate, le nuotate al chiaro di luna. Tutto questo posso continuare a sognarlo.
"Manca poco, Malocchio, manca poco."
"Forza e coraggio, l'hai fatto tante volte."
Ma sentilo questo. Non l'ho mai fatto circondato da alunni di Hogwarts e senza...no, Remus, basta, riprenditi.
"Quindi, ricapitoliamo, avete capito tutti quello che dovete fare?"
Non sono stato attento, è vero, ma Silente me l'ha detto un centinaio di volte.
Ninfadora.
"Dora dove stai andando?"
Ma che cavolo! Ho fatto il più silenziosamente possibile!
"Da nessuna parte; torna a dormire, Susan."
"Sono le tre del mattino dove hai intenzione di andare?" Dice mettendosi seduta nel letto.
"Ma da nessuna parte!" Sbotto poco educatamente. "Scusa" mi affretto a dire.
"Stai tranquilla. Solo...fa attenzione, Dora."
"Ciao Susan."
"Ciao Dora."
Esco dal dormitorio e mi guardo un secondo in torno, ne Gazza ne la sua stupida gatta in vista. Mi dirigo verso il parco e poi mi fermo appena fuori dalla foresta proibita, lontano da Hagrid e dal platano picchiatore, mi siedo per terra e prendo a scrutare il cielo.
"Dovresti essere a dormire, sai?" Ancora quella voce roca. Mi volto verso di lui e noto una cosa che prima non avevo visto, ovvero alcuni graffi sul suo viso.
"Ciao, Remus."
"Posso sedermi?"
"Certo" si mette affianco a me e poi decide di rompere il silenzio.
"Come hai fatto a capire che sono il quarto malandrino? O forse, per meglio dire, l'unico rimasto?"
"Quel ghigno che hai tu lo può avere solo un malandrino. E poi una frase di Corin mi ha fatto accendere la lampadina."
"Non pensavo neanche sapessi chi erano i Malandrini."
"Chi sono"
"Cosa?"
"Chi sono i Malandrini. Non si sono mai distrutti."
"Sbagli, si sono distrutti anni fa."
"No, se ci sono dentro al vostro cuore vuol dire che non si sono distrutti."
"Ninfadora-"
"Sai il mio nome?"
"E chi non lo sa? Dopo aver vissuto con Sirius direi che non sapere il tuo nome sia impossibile."
"Parlava di me?"
"Fin troppo. Ci ha fatto un resoconto completo su di te un giorno."
Sorrido ripensando a mio cugino. Dopo di che volgo il mio sguardo a Remus.
"Cosa volevi dirmi?"
"Che non dovresti girare di notte nel parco."
"Lo faccio dal primo anno."
"Non" sospira per un momento "è sicuro" aggiunge
"So trasformarmi in qualunque cosa, direi che sono piuttosto avvantaggiata."
"Si, avvantaggiata, non al sicuro."
"Parli come mio padre"
"In modo severo?"
"Alla babbana."
Scoppia a ridere e io mi incanto a guardarlo: abbassa leggermente la testa e la scuote. Si alza in piedi e mi porge una mano che afferro.
"Andiamo, ti riaccompagno al dormitorio." Mi tira su e, ancora con la sua mano nella mia, prende a camminare.
"Ti mancano? Sirius, James, Lily e Peter intendo"
"Si. Molto."
"Mi dispiace."
"Di certo la colpa non è tua." La sua voce è leggermente più dura quindi non aggiungo altro. Dopo un po' scivolo su non so cosa e lui prontamente mi afferra.
"Oh...uhm,grazie"
"Di nulla. Ho saputo che frequenterai alcune lezioni in più con Severus"
Lo guardo leggermente allibita. Severus?
"Si. E diciamo che non sprizzo gioia da tutti i pori."
"Mi spieghi perchè esci di notte?"
"Quando non riesco a dormire esco."
"Capisco..."
"Menomale."
"Siamo arrivati. Vedi di non uscire. Ciao, Ninfadora"
Lo guardo allontanarsi e poi entro nella sala comune trovando un Nathan addormentato su uno dei divani.
"Nathan..." lo chiamo
"Mhh" apre gli occhi verso lo schienale del divano
"Sono da questo lato, genio."
"Mhh? Oh, ciao, Tonks." Si alza e mi guarda negli occhi, poi sposta lo sguardo ai miei vestiti.
"Dove sei andata?"
"A fare un giro nel parco."
"Da sola?"
"Si" mento solo per metà.
"Come tuo solito, dopotutto." Sorrido a questa affermazione, apro la porta del mio dormitorio e lo saluto con un bacio sulla guancia.
"Domani mi spiegherai perchè dormivi sul divano."
"Meglio di no, fidati"
Entro e chiudo la porta, mi volto e trovo le mie tre amiche sedute ognuna sul proprio letto che mi guardano con fare indagatore e malizioso.
"Cosa?"
"È passata un'ora."
"Eravamo preoccupate!" Urla Heidi tirandomi un cuscino
"Calmati Heidi! Non- schivo un cuscino lanciato da Corin -non ero neanche da sola."
"COSA?!"
"Shh! Ho incontrato Lupin giù nel parco"
"E..." Susan mi guarda con uno sguardo malizioso e allo stesso tempo inquietante.
"E niente. Abbiamo parlato."
"Quindi niente baci rubati? Niente piccole relazioni segrete?" Dice delusa.
"Ma sei scema?"
"No, sono Susan." E stavolta sono io a prendere il cuscino e a darglielo sulla testa dando via ad una guerra alla fine della quale saremo tutte spettinate e rideremo come delle cretine.
*
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Someone
FanfictionIl quinto anno ad Hogwarts per una strega che inciampa anche nell'aria, meglio conosciuta come Ninfadora Tonks. "Grazie, Malandrino."