Nell'orfanotrofio del mio destino

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Risme di assorbenti
per arginare l'incombente rottura del vaso capillare
che irrora il tuo ricordo.
Alla corte di un branco di sanguisughe estasiate,
pronte a instillare l'ultima goccia.

Rotolo come carta igienica bagnata
dalla scala a chiocciola dei miei valori sballati.

Perché mai ho concesso precedenza alla mia vita.
E lei mi ha travolto.

Ho uno specchio legato all'orecchio
per vigilare l'embrione di me bambino.

Che piange a vedersi da adulto,
così dimenticato nell'orfanotrofio del suo destino.

Pensieri disallineati di una mente stanca e diversamente creativaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora