Capriccio irreversibile

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Così incapaci di intenderci.

Ma sguaiatamente in grado di volerci.

Resteremo orbe finestre
sprangate dal livore
in un crepuscolo sempiterno,
vite appese alle grucce
di un capriccio irreversibile,
orli di uno stesso abisso
suturati dal tempo al guanciale
di un trapassato rimorto.

Nel tuo gioco perverso
sei il tesoro che mi ha cacciato. 

E ora mendichi imperfetti futuri
all'orco in stasi nel coniugare congiuntivi.

Mira la mia faccia
glassata di buio,
quella di una luna che tu chiamavi mondo. 

Mentre temperi le dita
per scriverne la fine.

Pensieri disallineati di una mente stanca e diversamente creativaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora