It's All A Joke// Lando Norris

32

io mi sono vestita con un abito aderente color giallo ocra con le air Force con un trucco non troppo pesante, giusto un eye liner, mascara e una tinta labbra non troppo pesante. metre Lando si ha messo dei jeans e una maglietta larga con il logo della Mclaren sul lato.

Il locale non era tanto lontano e appena arriviamo ci travolge la gente e la musica ad alto volume.
Lando mi prende per mano e ci immergiamo nella folla sino ad arrivare da Carlos e Daniel
-ciao ragazzi- dico andando ad abbracciare i due piloti che forse avevano bevuto un po' troppo.
subito dopo mi raggiunge Arthur e da dietro mi prende e mi trasporta in pista facendomi mollare la presa della mano di Lando
-oddio- dissi ridendo. ci mettemmo a ballare per un bel po', ogni tanto mi giravo verso Lando, e ogni volta lo vedevo bere da un bicchiere chissà che bevanda.
-vado a bere- dico ad Arthur e vado verso il balcone, ordino una coca e sentì toccarmi da dietro la vita.
Ho avuto degli strani presentimenti come quello che è successo al Silverstone. Mi giro già pronta a dare un colpo a chiunque mi avesse toccato ma mi fermai in tempo
-Andrè?!- dico sorpresa girandomi verso il ragazzo che ha cominciato a ridere come uno scemo.
-ma che ci fai qua?- gli chiedo ancora sotto choc
-sorpresaa- mi dice lui non riuscendo a finire di ridere
-ho seguito tutto il GP, ci sono da venerdì e volevo farti una sorpresa in questi giorni, ma non ti trovavo mai- continua cercando di smettere di ridere
-ma sei solo?- gli chiedo e lui annuisce bevendo un sorso del suo drink.
-ciao Andre- si avvicina dopo un po' Charles con Kimi, il monegasco era abbastanza ubriaco mentre kimi sembrava ancora sobrio
-ciao André- dice Kimi dandogli una pacca sulla spalla -che ci fai qua?- chiese lui continuando
-una sorpresa uscita all'ultimo momento- dice ridendo mentre mi guardava.
-Avete visto Lando?- chiedo ai due ragazzi che avevo davanti, più a kimi che a Charles che il ragazzo era perso tra I suoi pensieri
-Mi e sembrato di vederlo andare di là con una ragazza- mi dice
-kie tutto bene- chiede Andrea come mi vede abbassare lo sguardo
-sisi tranquillo, stavo ripensando a una cosa- dico sorridendo guardando il pavimento.
Alla fine sono contenta da una parte che Lando la stia superando, però ho sempre una specie di fitta allo stomaco che mi dice che forse ho fatto la cosa sbagliata.

-Chiara, ti voglio bene- mi dice Charles abbracciandomi e mettendosi a piangere
-bene, credo che sia arrivato il momento di andare in Hotel- dico dandogli delle pacche sulle spalle -vado a cercare Lando e gli dico che sto rientrando, torno subito- dico a Kimi e ad Andrea.

Non stavo trovando Lando nella pista da ballo, sino a quando non sono andata in una parte del locale un po' più interna.
Vedo Lando che stava palesemente limonando con una ragazza, in quel momento il mio cuore è stato infilzato da un coltello, ma non ci potevo fare molto, alla fine glielo avevo detto io.
mi avvicino sperando di non dare nell'occhio
-Lando- dico un po' molto imbarazzata, lui alza lo sguardo e si nota che non esprimevano molte emozioni come facevano di solito i suoi occhi -noi stiamo andando in Hotel, Charles ha bevuto un po' molto- gli dico mettendomi all'indietro i capelli -va bene, vai con il tuo nuovo ragazzo che sicuramente sarà subito lì a soccorrere sia te sia il fratello- mi risponde acido con una faccia un po' schifata
-apparte che Arthur non so neanche dove sia e poi a casa ci sta riaccompagnando Andrea con Kimi, se fossi venuto lo avresti anche visto- rispondo con un tono alto girandomi per andarmene -finalmente ti levi dai coglioni- dice la ragazza che era con Lando che subito si riattacca a lui. come sento quelle parole mi viene il voltastomaco
-scusami- dico rivoltandomi, vedo Lando che cercava di staccarsi da lei con tono schifato
-scusa puoi ripetere quello che hai detto- gli chiedo gentilmente
-che ti devi levare dai coglioni- dice lei acida,
io torno un passo indietro e Lando si alza di scatto -Chiara andiamo- dice prendendomi una mano con una voce un po' roca e non si reggeva molto in piedi, facciamo due passo e rischia di cadere.
-ma quanto a avete bevuto tutti?- chiedo aiutandolo a reggersi in piedi
-io non tanto- mi dice ridendo e rischiando di cadere di nuovo.

usciamo fuori dal locale e troviamo Charles con Andrea, Kimi ed Elisa.
Charles stava girando intondo rischiando di cadere mentre gli altri tre sembravano sobri.
-abbiamo un altro non messo tanto bene- dico mentre kimi mi aiutava a portarlo in macchina
-andiamo tutti in una?- mi chiede, e visto che Lando e Charles non erano in condizioni di guidare ho detto di si anche se eravamo in 6
-io posso guidare, se vi serve una macchina in più io c'è l'ho- dice Andrea, mi ero dimenticata che lui avesse 19 anni e la patente ce l'avesse già da due anni
-oddio è vero, allora noi veniamo con te, mentre voi tre andate insieme- dico a Kimi sempre con Lando affianco che stava guardando per aria
-Lando? ci sei- gli chiedo passandogli una mano di fronte agli occhi
-Chiara, Chiara, Chiara ci sto provando ma è più difficile del solito! Chiara io...- non gli faccio finire la frase che gli metto una mano di fronte alla bocca
-Lando no- gli dico senza nessuna emozione con tono deciso.
-che cosa stava dicendo Kie?- mi chiede Andrea con tono curioso
-niente di che, le solite stupidaggini da ubriaco- dico guardando lando che aveva abbassato lo sguardo, mi giro verso kimi che si è messo a ridere. io non gli ho detto niente ma credo che alla fine ci si può arrivare da soli.

lasciai Lando sui sedili posteriori, dove si coricò e mentre mi stavo sedendo davanti
sento la porta dell'locale aprirsi, mi girai e mi ritrovai Arthur davanti
-Che cosa è successo?- mi chiede preoccupato
-tuo fratello è ubriaco fradicio e Lando è lo stesso, e ho paura che vomiti in macchina- gli dico indicando i sedili posteriori
-ma chi guida? tu non hai la patente- mi chiede
-c'è un mio amico che è venuto qua per il GP ma che non è riuscito a incontrarmi prima, quindi è comparso qua alla festa.- gli dico, ma lui non sembrava tanto convinto
-tutto bene mili Leclerc?- gli chiedo alzando un sopracciglio
-se vuoi ti riporto io a casa- mi dice alzando lo sguardo
-no tranquillo rimani pure qua, ci vediamo dopo. stai attento- gli dico lasciandogli un bacio sulla guancia e poi entro in macchina.