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Mi sta suonando il telefono, e neanche il tempo di sedermi sul letto e vedere chi era che lo schermo si spegne di nuovo.
20 chiamate perse da Arthur, kimi, Charles e Carlos.
Cazzo ma che è successo?
Mi fa un male cane la testa e non sto capendo molto. Mi ricordo quasi tutto della serata, compreso quello che ho detto a Lando purtroppo, ma la mia testa non sta ragionando molto.
Cerco di alzarmi dal letto perdendo L'equilibrio e rischiando di cadere per terra, per fortuna che però la porta si apre in tempo e l'Inglese mi prende in tempo
-male la testa chiaruccia?- mi chiede aiutandomi a rimettermi in piedi.
Io annuisco cercando di fare un passo con il suo aiuto. Non mi è mai sembrato più difficile e faticoso di oggi camminare.
-Ho preparato la colazione- mi dice lasciandomi che mi sieda in una delle sedie della cucina
-devo richiamare Arthur- gli dico con un filo di voce mentre sbloccavo il telefono
-mi ha tartassato di chiamate, sia lui che gli altri- continuo a dirgli mentre mi mette un piatto di pancake davanti
-ci ho parlato io, tranquilla, ti riporto io a casa come finisci di mangiare- mi dice sorridendo mentre mi passava una forchetta
-grazie Landito- gli dico io sorridendogli
-Kie, vogliamo parlare di quello che mi hai detto ieri del fatto...-
-no- rispondo secca. Non volevo rispondergli così violenta ma, sinceramente, volevo solo dimenticare.

-cazzo Chiara- mi dice Arthur appena apro la porta
-scusami, è successa una cosa e che non volevo farti preoccupare- gli dico andandogli incontro
-mi hai fatto preoccupare a morte! Potevi dirmelo! Potevi venire da me, non andare da Lando- mi risponde lui Facendo un passo verso di me
-Arthur ti prego...- glo dico, ma non faccio in tempo a finire la frase perché mi interrompe
-Chiara ogni volta che succede qualcosa c'è Lando di mezzo, e ogni volta che uno dei due ha bisogno di qualcosa ci siete l'uno per l'altro senza neanche fiatare- mi dice lui impassibile
-ti prego-
-Kie vedo come ti guarda, e vedo come tu guardi a lui! Non mi guardi con quegl'occhi- mi dice lui con gli occhi che stavano diventando lucidi.
Non avevo la forza di rispondere, perchè alla fine so che quello che stava dicendo è vero , i miei occhi stavano diventando rossi e una lacrima scende sulla mia guancia
-Chiara io ti amo, ti amo come non ho mai amato nessuno, ma non posso andare avanti così- mi dice lui cercando di trattenere le lacrime
-Arthur ti prego- gli dico scoppiando in lacrime
-no Chiara, tanto lo so che tu lo ami e lui ama te! Si vede! Da quando vi siete visti la prima volta- mi dice passandosi una mano sulla guancia per asciugarsi la guancia
-solo uno stupido non lo direbbe- mi dice sorpassandomi e uscendo dalla porta.
Scoppio in lacrime, non riuscivo più a fermarmi e mi accascio a terra.
Mi raggiunge un cane, che non riuscivo a vedere perché avevo la vista appannata, lo riconosco dal profumo e dal pelo, Leo mi inizia a leccare la gamba.
-Kie che succede?- mi chiede raggoungendomi di corsa Charles
-io ed Arthur abbiamo rotto... Lando- dico a tratti, e non mi capisco molto nemmeno io, però almeno il monegasco ha capito
-chiamo Carlos, tu alzati da li- mi dice porgendomi una mano.

-che è successo?- mi chiede Carlos di fronte a me mentre sono seduta nel divano
-ieri ho bevuto un po' troppo e un tipo mi si è avvicinato, l'unico che mi ha trovato è Lando che poi  mi ha portato a casa sua dove ho passato la notte senza avvisare nessuno.
Stamattina mi ha detto che aveva avvisato Arthur e che mi avrebbe riportato a casa lui, e così ha fatto, però come sono entrata a casa io ed Arthur abbiamo discusso e mi ha lasciata perché secondo lui tra me e Lando c'è qualcosa- gli dico guardando il pavimento
-Chiara tra voi c'è qualcosa- mi dice Charles abbassandosi all'altezza e mie ginocchia.
Io non gli rispondo ma credo che abbiamo capito da soli che era un si.
-Kie vai da Lando, e non fare altri sbagli- mi dice Carlos
-non posso- dico con un filo di voce
-cosa vuol dire non puoi- mi chiede lo spagnolo
-ho promesso di dimenticarlo- dico senza guardare le faccie dei due
-quindi c'era già stato qualcosa- mi dice Charles, e io annuisco senza dire niente
-le collane che avete entrambi lo urlano a kilometri di distanza! Non potete dimenticarvi, Kie, guarda non riesci a non guardarlo quando siete nella stessa stanza, e lui fa lo stesso - mi dice Charles sedendosi al mio fianco
-lo so ma è troppo difficile- gli dico
-meglio se vado a prendere la mia roba, domani torno in Italia a casa dei miei che devo riniziare gli allenamenti- dico lasciando la stanza
-Chiara ascoltaci, parlane con Lando- mi dice Carlos mentre si avvicinava di un passo
-non sai quanto ci tiene a te, farebbe di tutto- continua lo spagnolo.
Io annuisco a sguardo basso e continuo verso la camera.

Cavolo io non so più che fare! L'unica cosa che voglio fare è staccare un po dalla F1 e tornare alla mia vita normale, anche se non lo sarà mai più d'ora in poi.
Mi spaparazzano manco fossi uno dei piloti, girano foto di me con Arthur, Lando e maggior parte dei ragazzi.
Ora anche in piscina e difficile non trovare qualcuno che fa foto in allenamento.
Non sarà niente come prima, ma voglio almeno un po'staccare la spina, quindi per ora niente gran premi per un po'.
C'è ne sono 2 di fila, uno in Olanda e l'altro a Monza, dove ovviamente come se non mi bastasse mia sorella ha preso i paddock pass e mi obbligherà ad andarci con lei, quindi ci sarà la pausa dell'Olanda e basta purtroppo.

It's All A Joke// Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora