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-scusa il ritardo, mio padre mi ha bloccata- dico a Lando mentre  entravo nella sua camera in Hotel.
Si era messo una camicia sbottonata per metà con la collana che gli ricadeva a perfezione e dei jeans larghi neri. Mamma mia quanto gli stanno dioo!
-andiamo Landito?-gli chiedo prendendogli la mano e aprendo la porta. Lui si avvicina a me mi bacia sulla soglia della porta
-ragazzi queste cose altrove- dice George passando con Lewis ridendo.
-sei bellissima- mi dice Lando ignorandoli
-anche tu, ma ora andiamo- gli dico ridendo e tirandolo per un braccio

Arriviamo in centro a Monza, sempre fantastica e piena di fan, però non si fermano in tanti con Lando, si fermano ovviamente più con i Ferraristi.
Facciamo un giro di qualche locale, ma stiamo più che altro fuori a passeggiare all'aria aperta perché si moriva di caldo dentro qualunque posto
-ti piace Monza?- chiedo a Lando mentre ci sendiamo affianco a una fontana
-la più bella in assoluto, sia per il cibo, sia perché c'è qualcuno di più bello- mi dice sorridendo e avvicinandosi al mio viso
-Landito, Landito- gli dico ridendo e prendendogli il viso con le mie mani, lo avvicino a me e poggio le mie labbra sulle sue.
Sino a quando non sento qualcuno chiamarmi
-CHIARA SALI IN MACCHIANA- mi urla qualcuno da un Rang Rover.
Lo riconosco sia dalla voce sia dalla macchina
-chi è?- mi chiede Lando vedendo che alzo gli occhi
-mio padre- gli dico alzandomi, lui si alza con me e si avvicina alla macchina
-buonasera signore, sono Lando pi...-
-credo che non so chi sei? Ora lascia mia figlia e lasciala tornare a casa- dice papà urlando al ragazzo che ritira la mano spaventato
-papà!- gli urlò
-scusa è capace di rimanere qua anche tutta la notte se non salgo in macchina, ci vediamo domani al paddock- gli dico lasciandogli un bacio
-ti amo landito- gli dico aprendo la portiera
-anche io Chiaretta- mi dice lui sorridendomi tardando a lasciarmi la mano.
Sagoma in macchina e appena chiudo la portiera papà parte a tutto gas
-papà rallenta- gli dico alzando il tono della voce
-Chiara tu non uscirai mai più di casa! Hai capito signorina, prova a parlarmi un altra volta così e non uscirai neanche per andare in piscina! Hai capito? E lascia quello..-
-non azzardarti- gli dico puntandogli un dito
-sennò? Che vuoi fare?- mi chiede accelerando ancora di più
-PAPÀ RALLENTA- dico scoppiando in lacrime. Lui non mi ascolta, e appena si ferma davanti a casa apro la portiera e mi butto a terra sul marciapiede.
-entra, e la porta per uscire la vedrai solo per la piscina- mi dice chiudendo la macchina e entrando in casa.

Scoppio a piangere da sola nel marciapiede
-Chiara, Chiara, che succede?- mi chiede un ragazzo avvicinandosi di corsa a me, era Arthur che stava passando lì con Charles e Alexandra
-Chiara che succede?- mi chiede Alex prendendomi le mani
-domani non posso venire, Lando sarà distrutto come glielo dico, non posso non andare- gli dico mettendomi le mani sul viso
-CHIARA ENTRA IMMEDIATAMENTE IN CASA- mi urla mio padre dalla porta
-scusi, si può calmare? Non vede che sta male? È sua figlia porca miseria- gli urla Alexandra
-APPUNTO PERCHÈ E MIA FIGLIA DECIDO IO CHE COSA FARE, ORA SI PUÒ ANCHE TOGLIERE E FAR ENTRARE CHIARA IN CASA- urla mio padre facendo sobbalzare Charles con il tono che usa contro di Alex
-Si stia zitto e non riprovi a parlare di nuovo così alla MIA RAGAZZA! HA CAPITO?!- gli urla Charles.
Mio padre si sta zitto, non fiata per qualche secondo
-Chiara entra in casa! È l'ultimo avvertimento!- mi dice scendendo I gradini e indicando il portone d'ingresso
-devo andare, non mi farà più tornare in piscina se non entro- dico lasciando le mani ad Alexandra
-Chiara non puoi andare con lui- mi dice Arthur
-1-
-lo so, ma il nuoto è la mia vita-
-2-
-Chiara, non andare-
-3-
A quel tre lascio la presa di tutti e tre ed entrò in casa, mimando con le labbra un "mi dispisce".
I ragazzi rimangono li a fissarmi entrare in casa con le lacrime agli occhi.
Non potevo non andare non più in piscina, senza di quella non ho nessuno sfogo, non so come fare senza.
-Chiara co..- mi chiede Francesca, però non finisce la frase perché entro in camera mia sbattendo la porta.
Sono troppo arrabbiata per parlare con chiunque, compresa mia sorella, che mi è sempre stata affianco per tutto, anche con tutte le litigate che ho fatto con papà, ma questo è troppo anche per lui!

-è ottusa, non vuole ascoltarmi, lo sto facendo solo per il suo bene- sento dire attraverso la porta da mio padre
-TU LO STAI FACENDO PER IL MIO BENE!! TU! CHE STAI NEGANDO LA FELICITÀ A TUA FIGLIA, CHE STAI NEGANDO DI FAR TROVARE IL VERO AMORE A T-U-A F-I-G-L-I-A! SOLO PER PURA GELOSIA- dico spalancando la porta.
Mio padre mi stava guardando con tono di sfida, però non dice una parola
-non parlarmi più così! Non dimenticare che sono tuo padre e io posso decidere quello che voglio sulla tua vita- mi dice lui alzandosi di fronte a me
-vaffanculo papà- dico dirigendomi verso la porta d'ingresso
-se oltrepassi quella porta non tornare, e la piscina te la scorderai per sempre- mi urla papà del divano
-PAPÀ MA SCHERZI! HA 18 ANNI ED È TUA FIGLIA PORCA MISERIA È TUA FIGLIA- gli urla Francesca
- vuoi unirti a tua sorella? Almeno abbiamo due camere libere in casa- dice girandosi verso Francesca
-Ma chi mi sono sposata?- dice la mamma mettendosi una mano sulla faccia.

Mamma è l'unica che ha sempre messo in riga papà, ogni volta che alzava poco poco la voce la mamma lo faceva piccolo piccolo, come se fosse un cucciolo indifeso.

-non riprovare mai più a dire una cosa così a tue figlie! Hai capito!- gli dice la mamma
-Chiara entra- dice la mamma, e io corro ad abbracciarla.
-ma domani scordati di andare all'autodromo- dice papà indicandomi.
La mamma non lo sente purtroppo, ma Francesca si, che subito gli lancia un occhiataccia
-io da sola all'autodromo non ci vado!- dice Francesca a papà
-tu se ci vuoi andare ci vai, ma non aspettarti  che Chiara venga con te!- dice papà, e con la rabbia che mi ribollita dentro prendo la prima cosa che mi capita per mano e la lancio, in seguito vado in camera mia sbattendo la porta e mi butto sul letto in lacrime.

It's All A Joke// Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora