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sono le 5.30 e sta suonando la sveglia da 10 minuti.
Sono riuscita a mettere a letto Lando non so in che modo e ci siamo addormentati subito.

abbiamo l'aere alle 6.30 e Lando non ha intenzione di alzarsi
-Lando giuro che se non ti svegli ti lascio qua- gli dico sbattendogli il cuscino sulla faccia
-va bene va bene- mi dice alzandosi per ricadere nel letto con gli occhi chiusi forte
-male la testa?- gli dico ridendo
-vieni ti do un'aspirina- continuo alzandomi dal letto e andando verso la mia borsa
-Kie... mi dispiace- mi dice con un filo di voce
-per cosa?- gli chiedo non capendo minimamente
-non ero tanto ubriaco da non rendermi conto che cosa ho fatto- mi dice evitando il mio sguardo
-Lando, ubriaco o no stai cercando di dimenticare- gli dico porgendogli la pastiglia, lui mi prende la mano con la pastiglia e mi tira a sé
-Lando ci stavi riuscendo- gli dico cercando di guardarlo negli occhi
-scusa ma è più forte di me, ogni volta che ti vedo mi dimentico di tutto e penso solo a te-
mi dice Lando nel modo più dolce che possa esistere
-ti voglio bene- gli dico abbracciandolo forte.

ovviamente come nostro solito ci addormentiamo e ci risvegliamo che sono le 6.15 e Oscar che come sempre ci vuole sfasciare la porta
-Cazzo ma c'è la fate ad essere una volta in orario- ci urla, Lando si sveglia e alza gli occhi al cielo, guarda l'orario e per poco non sviene -Cazzo Chiara, Chiara sono le 6.20- mi dice lui alzandosi -o merda- urlo io cercando qualcosa da mettere mentre Lando apre la porta per far smettere ad Oscar di bussare
-L'aereo è alle 7.15- ci dice ridendo -sapendo che siete sempre in ritardo vi ho detto un po' prima- ci dice sdraiandosi nel letto -ma vaffanculo Osc- gli dice Lando lanciandogli una maglietta.

siamo arrivati con il jet della Mclaren per l'ora di pranzo a Bologna, dove i 2 piloti dovevano restare per un po' di giorni per lavoro e poi si inizia con la pausa estiva.
-volete venire a pranzo in un bel locale?- chiedo ai due ragazzi e a Lily, che si lanciano un occhiata e poi annuiscono.
-io devo passare per forza a casa che se mia madre non mi vede da di matto- glo dico scendendo le scale del jet
-prendo una macchina e andiamo- mi dice Lando
-no tranquillo c'è mia sorella- gli dico indicando la macchina che c'è nei parcheggi, lei scende e ci raggiunge
-Oscar, Lily lei è Francesca, mia sorella, tu Lando già la conosci- dico presentandola e poggiando una mano sulla spalla di Lando.
-ci vediamo dopo e bevi acqua- dico a Lando puntandogli un dito contro il petto

-alloraaa che mi racconti di te e Lando che non ti ha staccato gli occhi di dosso- mi dice Francesca entrando in macchina
-niente di che, siamo amici- gli dico senza tanti problemi
-si certo uno sguardo da amici- mi dice mettendo in moto mentre mi guardava, io non gli rispondo perché sapevo che fosse molto palese.

-ciao- dico a mamma e papà entrando in salone
-ciao Chiara, vieni dobbiamo parlare- mi dice mamma aspettandomi con papà sul divano, lascio la valigia in un angolo e li raggiungo
-ditemi- dico sorridendo
-Chiara, noi non vogliamo che vada a nessun altro gran premio, si stanno creando troppe storie su te e molti piloti, e noi non vogliamo che questo influisca sulla tua carriera di nuoto- mi dice papà sedendosi sulla punta del divano con le mani incrociate
-ma scherzate?!- dico urlando
-Chiara capiamo tutto ma non...-
-no un cavolo, io sono libera di uscire con chiunque voglio, a prescindere che sia un pilota di F1 o uno trovato per strada- dico alzandomi e uscendo dal salone
-Chiara vieni qua- mi urla il papà
-no papà no, dimmi, se io voglio uscire con qualcuno dei piloti, tu come la prenderesti- gli chiedo avvicinandomi di nuovo, papà non risponde e guarda i piedi sul pavimento
-grazie tante di essere felici per me- dico uscendo di casa sbattendo la porta.

Mi sta squillando il telefono da 10 minuti, sono al centro di Bologna da sola con tutti gli sguardi delle persone addosso.
Giro l'angolo di un vicolo un po' inquietante e mi squilla il telefono per l'ennesima volta e decido di rispondete

-ma che cazzo volete-
-Kie sono Arthur-
-o ciao scusa, brutta giornata-
-tutto bene il viaggio?-
-sisi una discussione a casa, vuoi sapere una sorpresa?-
-dimmi-
-non posso più venire a nessuno dei gran premi-
-COSA?!-
-la discussione con i miei genitori è stato questo, non accettano che potrei stare con qualche pilota e dicono che mi potrei compromettere la mia carriera sul nuoto-
-ma scherzi?-
-tutto reale-
-e io che volevo farti una sorpresa-
-sorpresa?-
-girati-

Mi giro e mi ritrovo Arthur davanti a me
-oddio ma che ci fai qua?- gli dico abbracciandolo anche se c'erano 40°C.
all'ombra
-sono qua per primo farti una sorpresa e poi sono qua in vacanza- mi dice lui sorridendo
-ma è fantasticoo- gli dico mentre uscivamo da quel vicolo
-ma quindi è tutto serio? Quello che mi dicevi al telefono?- mi chiede cercando il mio sguardo
-purtroppo si, ma non credo che me ne freghi niente, la prossima settimana sono maggiorenne e loro non potranno più decidere dove o se posso viaggiare- glo dico guardando a terra
-la prossima settimana sei maggiorenne, e io non sapevo niente?!-
Mi dice sgranando gli occhi e mettendosi di fronte a me, io mi limito ad un sorriso.
Vedo Arthur alzare lo sguardo e guardare dietro di me, vedo che la mascella si contrae quindi mi giro di scatto e vedo Lando, Oscar e Lily venirmi incontro
-ma ciao Arthur- dice Oscar dandogli una pacca sulla spalla.
-ciao, che ci fate qua?- chiede Arthur con una voce un po' falsa
-dobbiamo restare per due giorni per lavoro poi siamo liberi per un po'- dice Oscar guardando Lando che non distogliere gli occhi dal pavimento
-dopo ti devo parlare- dico a Lando all'orecchio e lui alza lo sguardo e mi annuisce, mi giro verso Arthur che mi stava fissando e mi sorride un po' forzatamrnte.

It's All A Joke// Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora