Ibiza.

64 5 3
                                    

Dopo un volo che sembrò più breve del previsto, tra chiacchiere e risate che pian piano scioglievano le ultime tensioni, Valeria e le sue amiche atterrarono finalmente a Ibiza. Appena scese dall'aereo, furono accolte da un'aria frizzante che portava con sé il profumo del mare e un senso di libertà.
Valeria guardò attorno a sé, quasi incredula. La luce vivida e i colori vibranti dell'isola la travolsero immediatamente: il cielo ormai scuro, le palme che ondeggiavano dolcemente al vento, le risate delle persone che si mescolavano al suono della musica lontana. Tutto sembrava pulsare di vita e di energia.
Le amiche erano entusiaste, già pronte a immergersi nell'atmosfera festosa di Ibiza. "Non posso credere che siamo davvero qui!" esclamò Francesca, mentre tutte insieme si dirigevano verso l'uscita dell'aeroporto. C'erano sorrisi sui volti di ognuna, ma quello di Valeria era forse il più significativo: un sorriso timido, un po' incerto, ma sincero.
Salite sul taxi, con i finestrini abbassati e il vento che scompigliava i capelli, Valeria si lasciò finalmente andare a quella sensazione di leggerezza. Guardava fuori, affascinata dai colori dell'isola: le case bianche, le spiagge dorate.
Sembrava un sogno lontano dalla sua vita a Napoli, lontano dai ricordi di Emanuele.
Arrivate all'hotel, Valeria sentì crescere in lei una strana emozione: un misto di curiosità e speranza, come se fosse davvero all'inizio di qualcosa di nuovo. Il cuore batteva più forte mentre varcavano la soglia dell'ingresso, accolte dal sorriso gentile del receptionist e dal suono rilassante di una musica soffusa.
Le ragazze si sistemarono velocemente nelle loro stanze, eccitate di cominciare la loro avventura. Valeria si affacciò al balcone e guardò il panorama davanti a sé: il mare scintillante, le barche che solcavano le onde, il cielo immenso e senza nuvole. Era lì, in quel momento, e finalmente si sentiva pronta a vivere.
Chiuse gli occhi, respirò profondamente e si disse che forse, per la prima volta dopo tanto tempo, poteva davvero lasciarsi andare. Era arrivata a Ibiza non solo per divertirsi, ma per ritrovare se stessa, e forse, quel viaggio era il primo passo di un lungo percorso verso una nuova felicità.

Appena sistemate in hotel, le ragazze decisero di non perdere tempo e di prepararsi per la loro prima serata a Ibiza. L'eccitazione era palpabile: finalmente avevano l'opportunità di vivere appieno l'isola e dimenticare per un po' le preoccupazioni quotidiane.

Valeria, ancora carica dell'entusiasmo del viaggio, si lasciò contagiare dall'energia delle amiche. Tirò fuori dalla valigia il suo vestito preferito, quello che aveva portato con sé per un'occasione speciale, e iniziò a prepararsi. Mentre si truccava davanti allo specchio, sentì una scintilla di quella vecchia Valeria, quella che amava divertirsi e che non aveva paura di buttarsi nelle cose.

Le risate e la musica provenienti dalle altre stanze riempivano il corridoio dell'hotel, e Valeria si ritrovò a sorridere da sola, mentre sistemava gli ultimi dettagli dei suoi capelli. Francesca bussò alla sua porta, entrò con un vestito scintillante e un'espressione complice. "Stai benissimo, Vale. Questa è la nostra serata!" le disse, abbracciandola.

Le ragazze, tutte pronte e luminose, si riunirono nella hall dell'hotel. C'era un'energia contagiosa nell'aria, un senso di avventura e libertà che solo una notte a Ibiza poteva regalare. Scelsero una delle discoteche più famose dell'isola, rinomata per le sue luci abbaglianti, i DJ internazionali e l'atmosfera vibrante che prometteva ore di musica e divertimento sfrenato.

Arrivate all'ingresso, furono subito avvolte da un'esplosione di suoni e colori. Le luci pulsavano al ritmo della musica, la folla danzava come un unico corpo in movimento, e l'aria era densa di euforia e spensieratezza. Valeria si guardò intorno, colpita da quell'energia travolgente. Non aveva mai visto nulla del genere: era come entrare in un mondo parallelo dove tutto era possibile.

Le ragazze si buttarono subito nella mischia, lasciandosi trasportare dal ritmo incalzante della musica. Valeria, inizialmente un po' timida, iniziò a muoversi a tempo, lasciando andare tutte le tensioni e i pensieri negativi. Sentiva la musica scorrere attraverso di lei, le luci che cambiavano colore a ogni battito, e si accorse che, per la prima volta da tanto tempo, stava davvero vivendo il momento senza pensare a nulla.

I p'me, tu p'te. Geolier&VDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora